ambito
di ricerca Pianificazione territoriale (fino al ciclo XXXIX denominato
Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio) sede Palazzo
Badoer S.
Polo 2468 30125
Venezia informazioni 041
257 1731/1865/1886/1787 responsabile scientifica |
|
comitato
scientifico
personale
docente e ricercatore dell’Università Iuav di Venezia
Matteo
Basso, Guido
Borelli, Laura
Fregolent, Francesca
Gelli, Giovanna
Marconi, Anna
Marson, Francesco
Musco, Elena
Ostanel, Giuseppe
Piperata, Carla
Tedesco, Stefania
Tonin
personale
docente e ricercatore di altro ateneo
Giovanni
Allegretti (Università di Coimbra), Francesca Cognetti De Martiis (Politecnico
di Milano), Marco Cremaschi (Università di Roma Tre) Daniel Cefaï (EHESS-Ecole
des hautes études en sciences sociales), Giovanni Laino (Università Federico II
di Napoli), Patrick Le-Gales (Université Sciences Po), Francesc Munoz (AUB,
Universidad Autonoma de Barcelona), Gabriele Pasqui (Politecnico di Milano),
Andreas Philippopoulos-Mihalopoulos (University of Westminster), Gilles Pinson
(Université Sciences Po), Brigida Proto (EHESS-Ecole des hautes études en
sciences sociales)
esperte ed
esperti di alta qualificazione
Pier Luigi Crosta, Giulio Ernesti, Liliana Padovani, Domenico Patassini, Margherita Turvani
dottorande
e dottorandi
Gianluca Bassanese, Fabio Carella, Elisabetta Carboni, Gianmarco
Di Giustino, Hadi El Hage, Abel Estifanos Eyob, Amedeo Fadini, Elena Ferraioli,
Medea Ferrigno, Filippo Maria Faini, Cosimo Ferrigolo, Elena Franco, Francesco
Galli, Carlotta Giordani, Anna Giusti, Pietro Legnani, Giovanni Litt,
Alessandra Longo, Stefania Marini, Nicolò Molinari, Jorge Geovanny Mosquera
Suarez, Giovanna Muzzi, Mersida Ndrevataj, Erika Palmieri, Naomi Pedri Stocco, Vittoria
Ridolfi, Sabrina Righi, Valentina Romero Silva, Luca Ruali, Federico Sartori, Silvia
Sivo, Eugenia Spinelli, Francesco Ulivi
PRESENTAZIONE
La
ricerca scientifica in tale ambito promuove una solida padronanza degli
apparati teorico-metodologici e lo sviluppo originale dell’”approccio
di politiche” applicato ai diversi dispositivi dell’azione urbana e
territoriale (piani, programmi, progetti, azioni più o meno integrate). Questo
approccio, caratterizzato dall’attenzione ai processi (politici,
amministrativi, tecnici, sociali) di definizione dei problemi che le politiche
si propongono di trattare, di (ri)definizione del carattere "di pubblico
interesse" delle questioni trattate, d'interazione tra i diversi attori
che si mobilitano e/o sono coinvolti nella costruzione e nell'implementazione
delle politiche, e agli esiti intenzionali e non delle diverse politiche
attivate, è in particolare approfondito in relazione a:
-
teoria e la pratica della progettazione, implementazione e valutazione delle
politiche pubbliche e dei piani, alle varie scale e in relazione a differenti
tematizzazioni (dalle diverse politiche urbane al patrimonio territoriale e al
paesaggio, dallo sviluppo locale alla gestione dei processi di cambiamento alla
scala globale;
-
la partecipazione dei cittadini alla costruzione delle politiche, e il
trattamento dei conflitti;
-
le pratiche d’uso del territorio, la produzione dei beni comuni e la loro
regolazione.
La
trasversalità richiesta da questi campi d’azione rispetto agli ambiti
disciplinari tradizionali è supportata da un orientamento alle pratiche di
ricerca interdisciplinare.
Per
quanto riguarda le attività didattiche e di ricerca specifiche che affiancano
la formazione trasversale fornita da Bembo Laboratorio di scrittura, il
percorso di studi delle dottorande e dei dottorandi dell’ambito
Pianificazione e politiche urbane e territoriali è indicativamente strutturato
come segue:
1.
primo anno: programma di lezioni e seminari, da gennaio a luglio, che comprende
un modulo sulle teorie, uno sulle metodologie e un terzo di
presentazione/discussione di ricerche; Negli incontri dedicati alla
“domanda di ricerca” si chiarisce come definire una domanda di
ricerca non significhi scegliere un tema, ma una chiave di trattazione che si
rivelerà decisiva per il percorso di tesi, e si danno indicazioni relative ai
vari passaggi utili a verificarne la solidità. Alcuni incontri specifici sono
dedicati al saggio bibliografico richiesto per il passaggio d’anno,
discutendo esemplificazioni diverse di come si possa esplorare un tema
utilizzando le diverse risorse bibliografiche a disposizione.
Per l’ammissione all’anno successivo: presentazione a fine anno da
parte delle dottorande e dei dottorandi di un saggio bibliografico (stato
dell’arte) su tema concordato con il comitato scientifico d’ambito.
2. secondo anno: le dottorande e i dottorandi sono generalmente impegnati nella
impostazione e avanzamento della ricerca di tesi, che in molti casi comprende
un soggiorno all’estero; è prevista la discussione degli stati
d’avanzamento interagendo su temi, metodi e questioni puntuali con il
comitato scientifico, e ove utile l’organizzazione di seminari dedicati a
trattare specifiche questioni pertinenti rispetto al programma di lavoro.
Per l’ammissione all’anno successivo è richiesto uno stato
d’avanzamento della tesi in cui sia chiaramente argomentata la domanda di
ricerca, la/le metodologie adottate per trattarla, il programma di lavoro per
arrivare a concludere la tesi.
3. terzo anno: le dottorande e i dottorandi si dedicano alla conclusione della
ricerca e alla scrittura della tesi. È previsto almeno un incontro dedicato
alla discussione intermedia dello stato d’avanzamento della tesi, che a
fine anno deve essere consegnata in forma di bozza completa in tutte le sue
parti al comitato scientifico d’ambito è supportata da un orientamento
alle pratiche di ricerca interdisciplinare.