ambito
di ricerca Internazionale di architettura sede Palazzo
Badoer San
Polo 2468 Venezia informazioni 041
257 1731/1865/1886/1787 responsabile scientifico Giuseppe
Ciorra (Università di Camerino) |
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sedi
consorziate
Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Paris-Belleville (Francia)
Technische Universiteit Delft (Olanda)
Universidad Politécnica de Madrid (Spagna)
durata: tre anni
comitato
scientifico
personale
docente e ricercatore dell’Università Iuav di Venezia
Fernanda
De Maio, Alberto
Ferlenga,
Sara
Marini
personale docente e ricercatore
di altro ateneo
Piotr Barbarewicz (Università
degli Studi di Udine), Robertino Cavallo (Technische Universiteit Delft),
Giuseppe Ciorra (Università di Camerino), Giovanni Corbellini (Politecnico di
Torino), Sergio Martín Blas (UPM), Virginie Picon-Lefebvre (Ecole
Nationale Supérieure d'Architecture de Paris-Belleville), Heidi Sohn
(Technische Universiteit Delft)
esperti
Aldo
Aymonino, Maristella Casciato, Marco De Michelis
dottorande e dottorandi
Giulia Bersani, Chiara Carrera, Giacomo De Caro, Marco De Nobili, Alessandro De Savi Riccardo Del Fabbro, Martina Dussin, Anastasiia Garasimova, Giulio Marchetti, Mariapaola Michelotto, David Naglic, Alessandra Pelizzari, Giuseppe Ricupero, Renzo Sgolacchia, Michele Tobia, Giuditta Trani, Davide Zaupa
PRESENTAZIONE
Il percorso, attivato in collaborazione con
Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Paris-Belleville (Francia) e
Universidad de Madrid (Spagna), si occupa in modo specifico di un tema che può
essere sintetizzato con la dicitura “Post-Urbanism”. In particolare,
riguarda la lettura dei fenomeni relativi all’architettura e alla città
nel contesto temporale in cui viviamo. Il programma sceglie di osservare tali
questioni in relazione al dibattito teorico e culturale contemporaneo,
all’evoluzione difficile della figura dell’architetto, agli
elementi del quadro geopolitico ed ecologico che influenzano fortemente la
teoria e la pratica dell’architettura. Le ricerche delle dottorande e dei
dottorandi dovranno analizzare questo paesaggio intellettuale analizzandone
origini, derive, intersezioni con aspetti multidisciplinari a partire
dall’assunto che l’architettura, pur nella sua autonomia
disciplinare, è un medium abile a definire nuove relazioni. Il dottorato VdH
pone anche particolare attenzione a forme e metodi della comunicazione
dell’architettura e al suo insegnamento, incoraggiando ricerche
incentrate sulla produzione editoriale e letteraria legata
all’architettura e sulla cultura espositiva e curatoriale.
Per quanto riguarda le attività didattiche e di ricerca specifiche che affiancano la formazione trasversale fornita nell’ambito di Bembo Laboratorio di scrittura, il percorso di studi dell’ambito è indicativamente strutturato come segue: il percorso Villard d’Honnecourt valuta in modo positivo e incoraggia lo sviluppo di scambi continui e diretti tra la singola dottoranda/il singolo dottorando e il comitato scientifico.
Considera centrale la riflessione teorica, il
dialogo interdisciplinare e di conseguenza anche lo scambio tra dottorande/dottorandi
ed esperte/esperti esterni alla scuola Iuav. Coerentemente con questo assunto,
il programma di lavoro offerto alle dottorande e ai dottorandi Villard
d’Honnecourt ha una doppia linea di svolgimento. La prima e più legata
all’attività continua di tutoraggio e coinvolgimento in attività
specifiche nelle singole scuole coinvolte e nel quadro dei rapporti diretti
dottoranda/o-tutor. La seconda è invece basata sull’organizzazione di 3-4
seminari collegiali da svolgersi in alternanza nelle varie sedi coinvolte (o in
sedi esterne che si candidano a ospitare seminari VdH). Ogni anno uno o due di
questi seminari vengono organizzati direttamente dalle dottorande e dai
dottorandi e includono la presenza di ospiti e lecturers esterni.
1. Primo anno: sono previsti tre seminari plenari. Nel primo coincidono sia la
valutazione del passaggio d’anno delle dottorande e dei dottorandi del
primo e secondo anno che l’accoglienza delle nuove dottorande e dei nuovi
dottorandi. Nel secondo seminario il focus è sull’impostazione delle
nuove ricerche, nel terzo, a inizio autunno, si punta soprattutto sulla
presenza di reviewers esterni.
2. Secondo anno: è prevista
l’organizzazione di quattro seminari collegiali di cui almeno uno in una
delle sedi estere, con le stesse modalità indicate per il primo anno.
3. Terzo anno: alle attività regolari del dottorato – vale a dire
l’organizzazione dei quattro seminari – si affianca un lavoro
collettivo finalizzato alla realizzazione dei successivi numeri della rivista
Villard Journal.
L’ambito di ricerca Villard d’Honnecourt incoraggia particolarmente l’internazionalizzazione e il rapporto con le istituzioni culturali non accademiche, come musei, centri di ricerca e altro. In almeno due dei tre anni di corso le dottorande e i dottorandi sono incoraggiati a trascorrere periodi di studio all’estero, possibilmente in scuole e istituzioni che non fanno parte della rete VdH
> VillardJournal, publication of the Villard de
Honnecourt PhD in design and theory