Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

 

percorso tematico

Progetto dell’innovazione d’impresa

Borse PNRR DM 352/2022

Borse PNRR DM 117/2023

 

sede

Palazzo Badoer

San Polo 2468

Venezia

 

informazioni

041 257 1731/1865/1886/1787

dottorati@iuav.it

 

responsabile scientifico

Maria Chiara Tosi

 

durata: tre anni

 

dottorandi

Letizia Artioli - UptoEarth

Gianluca Bassanese - Eurac Research

Massimiliano Cason Villa – IMQ e Ambiente

Federica Crosato – NOT-Architecture

Hadi El Hage – Fondazione ENI Enrico Mattei

Elena Franco – Associazione Confesercenti di Torino e Provincia

Pietro Legnani - Mindicity

Carmelo Leonardi - Mecc Alte

Anna Manea – 593 Studio e Provincia congregazione F.S.C – Istituti Filippin
Tommaso Moretto – Yuppies Services

Omri Revesz - Arclinea Arredamenti

Vittoria Ridolfi - Fondazione ENI Enrico Mattei

 

dottorandi titolari di borse Iuav in corsi di dottorato di interesse nazionale

Nicholas Bortolotti

percorso Design per il Made in Italy: Identità, Innovazione e Sostenibilità

Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli"

impresa co-finanziatrice Manufactures Dior S.r.l.

 

Carmen Digiorgio Giannitto

percorso Design per il Made in Italy: Identità, Innovazione e Sostenibilità

Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli"

impresa co-finanziatrice Insieme soc. coop. sociale a rl.

 

Efren Trevisan
percorso Design dei Servizi per il Settore Pubblico - “Service Design for Public Sector

Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

impresa co-finanziatrice UptoEarth Italia S.r.l.

 

 

PRESENTAZIONE

Il corso di dottorato Culture del progetto ha come obiettivo fornire la preparazione teorica e pratica necessaria ad operare nei campi dell’Architettura, dell’Urbanistica, della Pianificazione/politiche del territorio, del Design e delle Arti, mettendo in relazione tra loro approcci contigui come quelli concernenti le tecniche di progettazione e di analisi alle diverse scale, la storia, le politiche territoriali, il restauro edilizio e ambientale, le tecnologie, le tecniche artistiche e di rappresentazione, allo scopo di affrontare nel modo più incisivo l’insieme delle questioni legate alla trasformazione dello spazio antropico nelle sue diverse forme.

 

La prevalente appartenenza ad un’unica macro-area dei settori disciplinari coinvolti e l’esperienza consolidata in più di un trentennio di attività di ricerca fanno del corso di dottorato Iuav un luogo attrattivo e stimolante dove gli approfondimenti tematici sviluppati nei diversi ambiti di ricerca, assieme allo scambio e la collaborazione tra campi del sapere, favoriscono l’acquisizione di autonomia e responsabilità, oltre a rafforzare il sistema di relazioni transnazionali e internazionali con le istituzioni della ricerca, la pubblica amministrazione e il sistema produttivo.

 

La presenza di una preparazione specifica e consolidata e la possibilità di scambi e di approcci interdisciplinari, multidisciplinari e transdisciplinari su terreni comuni, che coinvolgano anche le ricerche svolte in altri ambiti Iuav, rende la preparazione fornita particolarmente adatta ad affrontare temi e questioni di frontiera che sempre più riguarderanno assetto e forma degli spazi di vita e necessiteranno di approfondimenti teorici e pratici.

 

Nell’ambito del corso, ai sensi del DM 352/2022 e DM 117/2023, sono attivati ulteriori percorsi di studio e ricerca a valere delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4, componente 2 (“Dalla Ricerca all'Impresa”), in particolare, in riferimento all’Investimento 3.3 “Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese”.

 

Nello specifico, la misura mira al potenziamento delle competenze di alto profilo, in modo particolare nelle aree delle Key Enabling Technologies, mediante l'istituzione di programmi di dottorato dedicati, con il contributo e il coinvolgimento delle imprese che hanno stipulato con l’ateneo apposita convenzione per il cofinanziamento al 50% delle borse di studio.

 

Sono proposti prioritariamente temi di ricerca coerenti con i fabbisogni del Paese e dei territori regionali interessati dal programma, in particolare per quanto attiene alla sostenibilità in tutte le sue accezioni.

 

imprese partecipanti e temi di ricerca

 

Mecc Alte Spa (Creazzo, Vicenza)

tema di ricerca: Transizione energetica ibrida; nuovi valori, comportamenti e progettualità

 

La condizione contemporanea si confronta con le necessità imposte dall’emergenza ambientale, in particolare con la questione della transizione energetica verso risorse rinnovabili e sostenibili.

Un percorso di trasformazione integrale e integrato - esito del contributo di differenti competenze disciplinari e di confronto con il sistema delle risorse economiche, scientifiche e di conoscenza - può utilmente far dialogare le imprese con il mondo della ricerca e della formazione, allo scopo di fornire risposte ad un emergente nuovo sistema valoriale attraverso progettualità e concrete realizzazioni, sia nella dimensione materiale di prodotti, sistemi e servizi che in quella immateriale della conoscenza e dei comportamenti.

 

UptoEarth GmbH (Darmstadt, Germania)

tema di ricerca: Digital twins, design dell'interazione per l'innovazione dei processi produttivi e di commercializzazione

 

I Digital Twin (DT), o gemelli digitali, sono rappresentazioni virtuali di sistemi reali più o meno complessi. Versioni digitali di organismi viventi e non viventi, come cellule, piante, ecosistemi, e oggetti inanimati come catene produttive e filiere.

I DT possono essere utilizzati per descrivere, analizzare e simulare processi attraverso l'integrazione dei dati, l'intelligenza artificiale (AI) e l'apprendimento automatico. Il DT non solo ci permette di comprendere lo stato reale dei sistemi, ma anche di prevedere con maggiore precisione il futuro degli stessi.

Il dottorando affronterà in particolare i problemi del design dell’interazione fra l’Uomo e i gemelli digitali. Come accedere all’informazione contenuta nei DT per poter prendere decisioni, sia in termini generali che in particolare per quanto riguarda i temi dell’ecologia, del monitoraggio della biodiversità e della mitigazione dei conflitti tra uomo e cambiamenti climatici. Durante il dottorato si andranno a sviluppare e testare modelli (Digital Twins) che facilitano il monitoraggio continuo del contesto ambientale, traducendo le osservazioni ambientali (dati) in informazioni fruibili (intelligence) per i gestori dei siti, i responsabili politici e il pubblico in generale.

 

Arclinea Arredamenti S.p.A. (Caldogno, Vicenza)

tema di ricerca: Gli spazi dell’abitare e del condividere il cibo: nuovi valori, comportamenti e progettualità

 

La condizione contemporanea della progettazione e fruizione di differenti tipi di spazi, privati e pubblici, è profondamente mutata in relazione a un nuovo sistema valoriale, a comportamenti e stili di vita sollecitati dal confronto con la rivoluzione digitale, una dimensione culturale globale e multiculturale. Dentro questo scenario e in relazione allo spazio socio-culturale e morfologico identitario della preparazione e assunzione del cibo, si colloca la possibilità di una ricerca scientifica-culturale orientata dalla dimensione del design, volta anche ad aprire nuovi scenari di progetto, modalità fruitiva e relativa agli utilizzatori e al mercato del consumo.

 

Mindicity S.r.l. S.B. (Casalmaggiore, Cremona)

tema di ricerca: Innovazione e digitalizzazione per le città

 

Il tema che si propone di indagare riguarda l’innovazione e digitalizzazione per le città, quali l’utilizzo di tecnologie digitali (i.e. machine learning, intelligenza artificiale, open data, piattaforme di interoperabilità ed altre) per la pianificazione urbana resiliente, la transizione ambientale, neutralità climatica e la mobilità sostenibile. L’obiettivo della ricerca sarà individuare prodotti software nel mercato della Urban Intelligence, al fine di sviluppare e ingegnerizzare piattaforme di intelligenza artificiale e big data, sfruttando competenze e tecnologie IoT, Data Science e Reti Neurali per creare analisi predittive, simulazioni, indici di performance e dashboard.

Gli strumenti che si andranno a sviluppare terranno in considerazione delle nuove normative comunitarie legate al Recovery and Resilience Facility Fund quali il Do Not Significant Harm e la nuova Tassonomia Comunitaria. La ricerca avrà poi l’obiettivo di identificare gli indicatori di resilienza e neutralità climatica da utilizzare come KPI per gli impatti ed il monitoraggio urbanistico, ambientale e della mobilità. Un ultimo aspetto della ricerca riguarderà anche le modalità di formazione per gli utenti finali degli strumenti.

 

Eurac Research (Bolzano)

tema di ricerca: Pianificazione urbana guidata dai dati per città climaticamente neutrali

 

La direzione tracciata dalla commissione europea negli ultimi anni vede le città impegnate nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030 con l’attivazione di azioni che vanno dalla mitigazione all’adattamento al cambiamento climatico. Il raggiungimento di questi obiettivi è subordinato all’attivazione di strumenti innovativi di piano, che siano multisettore, orizzontali e condivisi sia all’interno delle amministrazioni, che nel più ampio esteso gruppo di stakeholders privati chiave.

Un aspetto critico della trasformazione verso la neutralità climatica, deriva dalla conoscenza dello stato dell’arte e dalla disponibilità di dati a supporto della definizione delle azioni da intraprendere ed il monitoraggio della loro efficacia. L’ipotesi della ricerca finanziata é che giá esistano consistenti basi di dati, spazializzati e non, pubblici e privati, giá potenzialmente disponibili a supporto di questa transizione, ma che siano di difficile accesso perché disgregate, chiuse, non armonizzate, non validate e non sistematizzate.

La ricerca si pone come obiettivo l’analisi dello stato dell’arte e la catalogazione delle basi di dati disponibili, la proposta di modalità per una loro messa a disposizione e utilizzo da parte delle pubbliche amministrazioni anche attraverso un nuovo set di indicatori, proxies e nuove forme di governo dei dati, oltre allo sviluppo di ipotesi di strumenti di planning e monitoraggio basati sui dati, funzionali al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica nelle città.

 

– Associazione Confesercenti di Torino e Provincia (Torino)

tema di ricerca: Distretti del commercio ed economie di prossimità per la rigenerazione urbana e territoriale

 

Coesione sociale, sviluppo locale e sostenibilità ambientale sono i pilastri di riferimento anche per la definizione delle strategie di sviluppo dei Distretti del Commercio, strumenti ormai consolidati nel panorama nazionale per rispondere alla rapida trasformazione delle città e dei territori dovuta agli impatti del digitale e all’emergere del capitalismo delle reti e delle piattaforme digitali, come principali attori delle economie terziarie.

 

Partendo dall’analisi delle politiche distrettuali in Piemonte, Lombardia e Veneto, la ricerca si focalizzerà sui principali temi emergenti (desertificazione commerciale, uso dello spazio pubblico, impatti e governo della logistica, commercio come infrastruttura sociale, ecc.), indagando alcune delle soluzioni individuate a livello nazionale e internazionale – gestionali e programmatorie, e urbanistiche – per la definizione di linee guida di intervento utili a supportare la transizione dei Distretti del Commercio verso i Distretti delle economie di prossimità.

– 593 Studio S.r.l. Società benefit (Riese Pio X, Treviso) e Provincia congregazione F.S.C – Istituti Filippin (Roma)

tema di ricerca: Il ruolo socio-urbano dei complessi architettonici in capo ad enti religiosi nella messa in atto di processi di welfare urbano sostenibili e resilienti nel territorio italiano

 

Il territorio italiano, nei molteplici contesti urbani e paesaggistici che lo compongono, ha trovato nel corso della storia un equilibrio dinamico con l’articolazione di varie categorie di portatori d’interesse, che hanno definito concretamente la loro presenza ed influenza attraverso la costruzione di manufatti architettonici.

 

Un ruolo distintivo è stato rivestito dagli ordini religiosi, dalle congregazioni, dalle comunità ricomprese nell’alveo dei soggetti che fanno capo alle confessioni di matrice cristiano-cattolica. Conventi, eremi, complessi monastici, ma anche oratori, centri culturali, spazi polifunzionali, oltre chiaramente ai luoghi di culto: innumerevoli oggetti, spesso in luoghi cruciali sotto il profilo urbanistico-territoriale, di dimensioni rilevanti in rapporto al tessuto circostante, nati con il preciso scopo di fungere da attrattori sia per un messaggio pastorale sia per un progetto sociale e socio-urbano.

 

Gli enti religiosi non hanno gli strumenti di controllo dei beni che a loro fanno capo, sia in termini di  gestione della crescente complessità tecnico-amministrativa necessaria per garantire la fruibilità e la sostenibilità economica, sia in termini di riduzione drastica delle dinamiche di partecipazione attiva alle proposte religiose, culturali, sociali da parte delle comunità locali (fattore primario sotto il profilo confessionale).

 

Ci si domanda, quindi, se in questo contesto sia possibile identificare un insieme di componenti che hanno messo particolarmente in crisi gli enti religiosi nella gestione socio-urbana del loro patrimonio immobiliare, attorno al quale le comunità si sono storicamente riconosciute e che è servito da coefficiente di sviluppo delle stesse in ogni ambito relazionale, civile e chiaramente confessionale.

 

Una volta identificati, questi fattori possono costituire la base per una nuova riflessione in grado di indicare direzioni di collaborazione tra sfera pubblica ed ambiti confessionali nella valorizzazione condivisa, partecipata, sostenibile dei rispettivi patrimoni immobiliari? Quale ruolo per le comunità locali di riferimento in un orizzonte come quello sopra descritto?

 

– Fondazione Eni Enrico MatteiFEEM (Milano)

tema di ricerca: Adattamento al cambiamento climatico delle aree costiere

 

Il progetto di ricerca è calibrato alle attuali sfide della post-sostenibilità e del cambiamento climatico, le condizioni attuali sono esito di fattori, impatti e pressioni che determinano una complessità così elevata e di difficile lettura che gli studi delle mono-discipline tradizionali non sono più sufficienti a controllare, progettare e gestire inattese nuove situazioni e condizioni. Emerge quindi con forza l’esigenza di un nuovo approccio sistemico, oltre-disciplinare, project oriented, basato sulla commistione tra saperi, una forma di nuovo sapere politecnico adatto all’era delle grandi scelte, quella della post-sostenibilità.

 

La prospettiva entro cui inserire le ricerche è quella di riconsiderare il pianeta blu, di una nuova immagine di Blue Marble, all’interno del Secolo Blu, ponendo l’Italia in posizione di avanguardia nella Corsa al Mare, considerando le grandi prospettive aperte della Crescita Blu, della Sustainable Blue Economy. Le aree costiere e il mare hanno oggi un'importanza strategica enorme: il valore odierno dello spazio marittimo è legato alla sua funzionalità commerciale e alla sua natura di provider di risorse. Il progetto di ricerca si propone di pensare e progettare lo spazio marittimo come il "motore primo" di tutto ciò che accade nello spazio terrestre e nel punto di contatto terra-mare. Si tratta di costruire un modello applicativo nel quale caratteristiche, potenzialità e vulnerabilità dell'uno e degli altri si sovrappongono e si compenetrino. Il Mare è visto come l’ultimo “global common” dell’Umanità e, proprio per questo, come spazio da proteggere e organizzare per evitare che diventi il luogo della competizione globale.

 

– IMQ e Ambiente srl (Venezia)

tema di ricerca: Sostenibilità dei prodotti


La ricerca di dottorato potrà essere sviluppata sull’analisi del ciclo di vita di prodotti di alcune filiere produttive, al fine di valutare l’impatto dei Critical Materials e processi di ecodesign più sostenibili. Nello scenario attuale le Imprese produttive di tutte le filiere devono rendicontare le proprie prestazioni energetiche, di emissioni di gas climalteranti ed anche la disponibilità delle materie prime. Diventa quindi fondamentale l’analisi dell’intero sistema dei processi produttivi dalla fase di approvvigionamento, a quella del processo industriale fino all’imballaggio e distribuzione, talvolta anche prevedendo il recupero al fine vita del prodotto. L’Europa ha emanato varie direttive in settori specialistici, che indirizzano le scelte produttive. Inoltre la stessa Finanza oggi chiede nel rilascio di credito o nella fase di acquisizione quote aziendali, dati certi sulla filiera produttiva. L’interesse dunque è sviluppare già in fase di progettazione scelte alternative ma più sostenibili. In tale percorso di studio, il dato diventa la parte fondamentale del processo, per cui la digitalizzazione e la trasparenza dello stesso permette di analizzare scenari e fare proposte concrete di ecodesign. Il dottorato vuole approfondire le opportunità di metodi che possano andare oltre gli attuali modelli di valutazione LCA di filiere specifiche, con applicazioni puntuali che portino a reali miglioramenti di prodotto

 

NOT-Architecture S.t.p. S.r.l. (Conegliano, Treviso)

tema di ricerca: Generative design e AI

 

Il Generative design utilizza algoritmi e modelli per generare soluzioni progettuali ottimali, consente di esplorare un'ampia gamma di possibilità e di risparmiare tempo offrendo garanzie in merito al soddisfacimento di standard di prodotto o di sistema, di requisiti e vincoli. La progettazione tecnologica dell’architettura e la produzione e gestione dell’ambiente costruito tramite questo processo si aprono quindi ad un vasto numero di possibilità e sviluppi. Il dottorato di ricerca lavorerà a processi di progettazione generativa su un ciclo iterativo: utilizzo del Visual Programming Language (V.P.L.), definizione di parametri di progettazione, di requisiti e vincoli del sistema, alimentazione di algoritmi di generazione e esplorazione di configurazioni possibili. AI per l’ottimizzazione topologica, l'apprendimento automatico e l'evoluzione guidata. Analisi e valutazione delle soluzioni progettuali. Modifica dei parametri di progettazione o dei requisiti e iterazione del processo di generazione. Il dottorato svilupperà questo iter di progettazione generativa per la gestione della sostenibilità, della resilienza e della sicurezza del patrimonio costruito.

 

– Yuppies Servives srl (Modena)

tema di ricerca: I materiali e le tecniche per il restauro. Orizzonti teorici e pratiche operative per il progetto nei Beni Culturali

 

Il progetto di conservazione per i beni culturali pone al centro le problematiche relative al rapporto tra efficacia dell’intervento - anche in relazione ai coefficienti prestazionali siano essi di tipo statico o energetico o inerenti ai temi della inclusività e accessibilità - e la compatibilità di quest’ultimo con i valori culturali (tangibili e intangibili) per cui il bene è dichiarato di notevole interesse culturale. Questa polarità - a volte conflittuale - rappresenta un nodo importante, nonché una sfida, nella pratica operativa e nell’esplorazione delle teorie di restauro e conservazione ponendo al centro le relazioni tra sapere costruttivo e sapere teorico. Il confronto costante con l’impresa durante la ricerca ne costituirà il punto centrale poiché porterà a formalizzare una sintesi operativa del concetto di conservazione, così come espresso nel codice dei Beni Culturali all’art. 29 quale “coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro” e ad applicarlo su casi di studio selezionati dalla impresa stessa.