Rappresentazioni alle soglie del vuoto: estetiche della sparizione
Scuola di Dottorato Iuav dottorato in Composizione Architettonica indirizzo: Rappresentazione seminario internazionale di studi a cura di Agostino De Rosa e Giuseppe D’Acunto, Università Iuav di Venezia & Imago rerum |
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22
aprile 2013 Badoer,
aula Tafuri |
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programma delle conferenze
Rappresentazioni alle soglie del vuoto
Il tema dell’immagine nella cultura occidentale si palesa come centrale sin da epoche remote: il cardine prospettico – come lo ha definito Alberto Pérez-Gómez - e l’esigenza del realismo visivo hanno permeato di sé secoli di produzione iconografica, stabilendo un canone cui l’artista e, più in generale, colui che rappresenta si è sentito vicariamente vincolato. Ma l’immagine così costruita riesce ad assumere, nel complesso arco della storia della rappresentazione, un particolare significato obliquo allorquando si pone in una condizione liminare, in cui non sempre appare chiaramente il suo significato: scatenando meccanismi associativi, suscitando rimandi all’altro da sé, essa riesce a condurci in prossimità di una soglia oltre la quale compare epifanicamente il perturbante. Fruizioni stenopeiche, deformazioni improvvise, viraggi cromatici o semplicemente riduzioni ‘ad arte’ di alcuni elementi di riconoscibilità ottica, stravolgono la narrazione lineare e continua, associabile criticamente alla prospettiva, introducendo uno iato fruitivo e percettivo che consente di scardinarne il senso. Su questo gap semantico, presente tanto nelle espressioni figurative del passato che in quelle contemporanee, si misureranno gli interventi previsti per il Seminario interdisciplinare intitolato Rappresentazioni alle soglie del vuoto: da osservatori disciplinari diversificati, i relatori inviatati offriranno spunti di riflessione che spazieranno dall’uso della prospettiva nell’opera di Duchamp (Pérez-Gómez), alla dimensione immaginativa e percettiva dell’immagine (Spinicci); dal ruolo che assenza e ombra giocano, come elementi attivi nell’opera di Jorge Oteiza e di Claudio Parmiggiani (Bocchi), all’estetica della sparizione nella land art contemporanea (de Barañano); dall’idea di percorso mistico nella luce (D’Acunto), per concludersi con un esame critico sullo statuto delle depravazioni prospettiche (De Rosa) e sulla natura liminale del vuoto nella cultura estremo-orientale (Gian Giuseppe Filippi).
Programma
22 aprile 2013
ore 10
Alberto Ferlenga, Direttore della Scuola di Dottorato, Iuav
Benvenuto
ore 10.15
Agostino De Rosa, Università Iuav di Venezia
Introduzione
mattina
10.30
Alberto Pérez-Gómez, Saidye Rosner Bronfman, professor, McGill University (Canada)
Phenomenological Depth and Representation
in the works of Lequeu and Duchamp
11.00
Paolo Spinicci, Università degli studi di Milano
I limiti
dell'immagine. L'anamorfosi e il nesso figurativo
11.30
Angela Vettese, Università Iuav di Venezia
L'incapacità
dell'opera di sparire - tra poetiche concettuali e permamenza
del desiderio di immagini
12.00
Renato Bocchi, Università Iuav di Venezia
La
materia del vuoto. Dalle “disoccupazioni” di Jorge
Oteiza alle “delocazioni”
di Claudio Parmiggiani, verso una fenomenologia dello
spazio architettonico
pausa pranzo/buffet
pomeriggio
15.00
Kosme María de Barañano, Facultad de BBAA de Alte, Spagna
Relaciones de luz y de silencio,espacios sonoros
15.30
Agostino De Rosa, Università Iuav di Venezia
Danzando
sul baratro: prospettiva come scacco della visione
16.00
Gian Giuseppe Filippi, Università Ca’ Foscari, Venezia
Dal mandala allo yantra:
la via verso il vuoto
16.30
Giuseppe D’Acunto, Università Iuav di Venezia
Un
percorso di luce