collezioni

Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Arrigo Rudi. L’architetto in opera

 

 

Università Iuav di Venezia

SBD - Archivio Progetti

 

Alma Mater Studiorum, Università di Bologna

Dipartimento di Architettura

Sede di Cesena

 

 

 

 

inaugurazione

4 aprile 2013

ore 17.30

 

 

 

4 aprile > 19 maggio 2013

 

Chiesa dello Spirito Santo

Cesena, Via Milani

orario

 

lunedì > venerdì

16.30 > 19.30

sabato e domenica

10.00 > 13.00 – 16.30 > 19.30

ingresso libero

 

 

interverranno

Giovanni Leoni, Direttore Dipartimento di Architettura, ALMA MATER STUDIORUM – Università di Bologna

Gino Malacarne, Vicepresidente della Scuola di Ingegneria e Architettura – sede di Cesena, ALMA MATER STUDIORUM – Università di Bologna

Serena Maffioletti, Responsabile scientifico Archivio Progetti, Università IUAV di Venezia

Simone Barnaba Rudi, Architetto

 

 

Ci sono mostre che riescono a rendere l'anima del loro protagonista: non solo il suo fare, ma il suo stesso essere. Dedicata all'architetto veronese Arrigo Rudi (1929-2007), è riproposta a Cesena, dal Dipartimento di Architettura dell'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, la mostra veronese promossa dall'Università Iuav di Venezia – Sistema Bibliotecario e Documentale – Archivio Progetti curata da Valeriano Pastor, Sergio Los e Umberto Tubini con la collaborazione di Luigi Pavan, con il sostegno della Fondazione Cariverona, inaugurata a Verona nel marzo dello scorso anno nella sede museale di Castelvecchio.

La mostra si presenta integrata e riallestita da Simone Barnaba Rudi con Daniele Balzanelli, Agnese Fantini, Giovanni Poletti, Paolo Porcu, Giuseppe Risegato, Andrea Venturini e Sergio Gallina rispetto all'originaria curatela e all'allestimento veronese del 2012.

 

Arrigo Rudi ha insegnato a Venezia allo Iuav; allievo di Carlo Scarpa e poi suo collaboratore nel restauro e nel riordino museale di Castelvecchio (1958-1964) e nel complesso progetto per la sede della Banca Popolare (1974-1978), che porterà a termine dopo la prematura scomparsa di Scarpa nel 1978, è stato attento e puntuale osservatore dei fatti veronesi, polemista stimato (e temuto), non solo in ambito locale. In cinquant'anni di attività, tra interventi urbanistici, nuovi edifici, restauri, sistemazioni di musei, allestimenti ha realizzato ben oltre 200 opere. Soprattutto fu erede di Scarpa nell'allestire musei: per ricordarne solamente alcuni, il Lapidario Maffeiano in Bra a Verona, il Palazzo Farnese a Piacenza e il Castello di Malcesine. Ecco allora intrecciarsi, in mostra, il lavoro compiuto con Carlo Scarpa, i progetti per gli allestimenti espositivi e museali, le mostre alla Gran Guardia e a Castelvecchio, l'Expo di Siviglia, le sistemazioni museali, tra cui quelle per Santa Giulia a Brescia e per il museo Estense a Modena; i progetti per edifici pubblici e privati, il restauro di complessi monumentali. Per raccontare l'eclettico Rudi - «era un attore nato», ha rivelato il regista e fraterno amico Augusto Tretti – scorrono in mostra anche filmati tratti dalle sue personali interpretazioni nei film dell'amico regista. Non è facile che una mostra di architettura sia leggibile a tutti: questa lo è. Nella curatela della mostra si avverte la forte presenza del figlio Simone Barnaba Rudi - assieme ad alcuni dei tanti studenti-collaboratori che negli anni hanno frequentato lo studio veronese del Professore. La mostra onora l'ingegno di un uomo che cercava il dialogo e testimonia principalmente il suo personale percorso volto alla ricerca più di un modello nuovo dell’architetto prima ancora che dell’architettura stessa. In questo l'impegno di Arrigo Rudi in diverse tematiche disciplinari risulta di una chiarezza esemplare e dimostra la capacità di incarnare un nuovo ruolo dell’architetto nella società contemporanea.

La sua esperienza costituisce una pagina dell’architettura italiana, una pagina significativa e illuminante, sia per il rigore che per la coerenza dimostrata nella sua professione.Il suo intendere larchitettura è stato profondo e sempre lontano dal clamore mediatico. Le sue idee, le sue costruzioni, che non solo testimoniano le sue acute intuizioni e le sue soluzioni chiarificatrici, attestano la profonda sensibilità verso il mondo dell’arte e soprattutto una grande capacità nel trasmettere le conoscenze dell’architettura, capacità esercitata nella sua instancabile attività di professore all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.

 

La mostra, che vuole anche essere un'occasione per una più ampia riflessione sull'architettura, è stata sostenuta, oltre che col contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena e con la collaborazione di Ser.In.Ar., dallo straordinario contributo di Romagna Iniziative.

 

 

 

Contatti

Tel.: +39 0547 338311

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e-mail: facarc.mostre@unibo.it