collezioni

Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Arrigo Rudi. L’architetto in opera

 

 

Università Iuav di Venezia

SBD - Archivio Progetti

 

con il supporto di

Comune di Verona

Assessorato alla Cultura

Musei D’Arte e Monumenti

 

con il sostegno di

FONDAZIONE Cariverona

 

 

progetto e cura di

Valeriano Pastor, Sergio Los e Umberto Tubini

 

con la collaborazione di

Luigi Pavan

 

allestimento

Studio Rudi

 

 

inaugurazione

30 marzo 2012

ore 18

Sala Boggian

 

 

 

31 marzo > 24 giugno 2012

 

Museo di Castelvecchio

Sala Boggian

Verona, Corso Castelvecchio

orario

 

8.30 > 19.30

lunedì 13.30 > 19.30

 

 

 

 

seminario

17 aprile 2012

ore 14.30, Auditorium

intervengono Francesco Amendolaggine,

Andrea Emiliani, Sergio Los, Valeriano Pastor,

Antonio Piva e Umberto Tubini

Università Iuav di Venezia

Venezia, Dorsoduro 2196

 

giornata ICOM

18 maggio 2012

ore 18

Musei tra cultura di massa e un

nuovo sogno

conferenza di Antonio Piva

Circolo Ufficiali dell’Esercito

Verona, Corso Castelvecchio 4

 

 

 

 

La mostra che l’Università Iuav di Venezia propone, con il supporto del Comune di Verona - Assessorato alla Cultura, Museo di Castelvecchio, è un prologo, inizio di studi per introdursi nell’arte di un architetto che ha molto amato la sua città.

 

Arrigo Rudi (1929-2007) è personalità complessa: eminente nel mondo universitario per il valore degli studi; ricercato referente nel dibattito sulle arti figurative; noto allievo e collaboratore di Carlo Scarpa; rispettato osservatore dei fatti urbani veronesi; stimato (temuto) polemista. Ma, invero, poco conosciuto nella sua architettura.

La mostra è parte di un programma che intende promuoverne la conoscenza attraverso alcuni momenti fondamentali del suo intenso operare come architetto, come cultore e studioso delle arti in genere, come cittadino e amante di Verona: nutrito dall’interesse di conoscenza sui modi di vivere, gestire e costruire la città oggi.

 

L’esposizione documenta principalmente il suo modo di progettare: schizzi di studio, iniziali e no (ogni opera ha tanti cominciamenti), stati di avanzamento con varianti e dettagli esecutivi, per constatare che talune decisioni, in certi casi, sono prese assistendo all’esecuzione: luogo necessario per ogni meditazione architettonica, per sapere come un’opera si fa.

Ecco allora intrecciarsi il lavoro compiuto con Carlo Scarpa (con il Maestro ha collaborato al restauro e alla sistemazione museale di Castelvecchio, 1958-1964, e all’ampliamento del Banco Popolare di Verona, 1974-78), con le numerose occasioni di interventi nel campo delle opere pubbliche (specie nelle operazioni di restauro) e, in particolare, della museografia, con le operazioni di allestimento, spesso condotte in profonda sintonia con gli artisti interessati.

Di più, una vocazione inaspettata: quella dell’attore – il regista Augusto Tretti, che gli ha affidato parti in alcuni film, ottenendo consigli di sceneggiatura e regia, lo giudica attore nato – vocazione che non va considerata un di più, un’eccedenza da dilettante.

Questi sono i motivi della mostra, della scelta delle opere, del modo di presentarle e rappresentare la multiformità dell’ingegno.

Le architetture sono presentate e raggruppate secondo temi che spiccano nell’ambito della sua produzione che, a partire dalla fine degli anni sessanta copre un quarantennio: i progetti per gli allestimenti espositivi e museali – le mostre allestite con continuità alla Gran Guardia e a Castelvecchio, l’Expo di Siviglia (1991-1992), le sistemazioni museali per Santa Giulia a Brescia (1979-1999), per palazzo Farnese a Piacenza (1982-1983) e per palazzo Trinci Deli a Foligno (1986), per Giazza e ancora per i musei lapidari Maffeiano a Verona (1976-1982) ed Estense a Modena (1982-1983 e 2000-2003); i progetti per edifici pubblici e il restauro di complessi monumentali – la sede storica della Banca Popolare a Verona (1979-1984), il restauro dell’Ospizio dei Malaspina a Verona (1968-1975) la biblioteca di Foligno (1998-2000); e ancora i progetti per abitazioni private, tra queste le case-laboratorio realizzate per amici artisti e collezionisti veronesi.

Disegni e foto sono raccolti su due gruppi di cavalletti – gli stessi che Arrigo Rudi ha disegnato nel 1982 per esporre i disegni di Carlo Scarpa per il progetto museale di Castelvecchio, che il museo ha rigorosamente conservato – e su una serie di pannelli a muro che insieme formano, per così dire, le proposizioni base ed i complementi, i quali ricevono addizioni di spicco da grandi foto retro-illuminate. Vi è favorito un girovagare in mostra tra proposizioni e complementi anche per la presenza di straordinari pezzi scultorei degli artisti-amici Pino Castagna e Novello Finotti, alcuni con supporti progettati dallo stesso Rudi, ma soprattutto memento della solidarietà artistica. Al girovagare si intercalano effetti sonori e cinematici: le proiezioni dei film, divertimento integrato, e fotomontaggi a interpretazione di due momenti museali: il Lapidario Maffeiano e il complesso di Foligno.

 

Nel 2011, è stato pubblicato il volume Arrigo Rudi. Architettura, restauro e allestimento, Marsilio 2011. A questo primo risultato, fanno seguito oltre alla mostra qui presentata, una giornata di studio, che si terrà all’Università Iuav di Venezia il 17 aprile alle ore 14,30, con interventi di Francesco Amendolagine, Sergio Los, Valeriano Pastor, Antonio Piva, Umberto Tubini, e una conferenza, nella giornata ICOM, dell’architetto Antonio Piva che avrà luogo al Circolo Ufficiali dell’Esercito a Verona il 18 maggio alle 18.00.

 

 

contatti

Archivio Progetti

Tel. 0039 041 257 1011

archivioprogetti@iuav.it

www.iuav.it/archivioprogetti

 

Museo di Castelvecchio

tel. 0039 045 8062611

castelvecchio@comune.verona.it

www.comune.verona.it