Archivio Franco Zagari

Archivio Franco Zagari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Archivio Progetti ha ricevuto in dono l'archivio dell’architetto, studioso e teorico del paesaggista del giardino italiano Franco Zagari (Roma, 16 gennaio 1945 – Roma, 21 giugno 2023).

 

Nato a Roma nel 1945, Franco Zagari si laurea in architettura nel 1971 avendo come relatori Ludovico Quaroni e Antonio Quistelli. Assistente ordinario in Composizione Architettonica nel 1975 a Reggio Calabria, diviene Professore associato a La Sapienza nel 1981 e nel 1983 assume la cattedra di Arte dei Giardini. Nel 1995 č nominato professore ordinario di Architettura del Paesaggio a Reggio Calabria, dove fonda e per sei anni dirige il Dipartimento Oasi e per dodici anni coordina il dottorato in Parchi, giardini ed assetto del paesaggio. Accosta all’intensa attivitą di docente una vasta attivitą progettuale, prevalentemente dedicata al progetto dello spazio aperto – giardini, parchi, piazze ed infrastrutture –, elaborando pił di 100 progetti e realizzando numerose opere in Italia, Francia, Giappone, Georgia e Scozia.

Dalla vasta opera costruita di possono citare all’estero: Fontana, Barcellona (1988); Giardino Italiano, Glasgow (1988); Giardino italiano all’Expo Universale di Osaka (1990); Giardino Dna al Festival International des Jardins, Francia (1992); Jardin de M. Hulot, Francia (1993, con B. Lassus); Centro di accoglienza delle Grotte preistoriche, Niaux Francia (1994, con M. Fuksas); Abords de la Basilique de Saint-Denis (2005-07); Complesso amministrativo di Avlabari, Tbilisi Georgia 2005-08; Landscape, Expo’ di Milano 2015. Tra i principali giardini a Roma: a Villa Leopardi (1992); a Villa Lante al Gianicolo (2000); all’Eur (2004-2007); Parco dell’Auditorium Parco della Musica (2002, con R. Piano) e alla IX Biennale di Venezia il Piccolo Cosmo in quattro movimenti. Tra le molte realizzazioni di ridisegno di piazze si menzionano: Piazza Montecitorio (1998, con P. Castiglioni).

 

Per la sua vasta attivitą progettuale e di studioso si pone come fondamentale figura di riferimento nella scuola italiana di paesaggio e come interlocutore essenziale nel dibattito internazionale. Dagli anni Ottanta si dedica all’architettura del paesaggio, divenendo un riferimento nazionale e internazionale di questa disciplina, attraverso un’impegnata attivitą di ricerca e divulgativa, che annovera pił di venti monografie e innumerevoli saggi, diversi documentari prodotti dalla Rai, oltre all’organizzazione di eventi in Italia e all’estero.

 

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