Archivio Giuseppe e Alberto Samonā

Archivio Giuseppe e Alberto Samonā

 

 

 

 

 


Il fondo archivistico di Giuseppe e Alberto Samonā č stato depositato all'Archivio Progetti nel 1998, con un secondo versamento integrativo nel 2022, da Andrea Samonā e Livia Toccafondi.

 

Giuseppe Samonā (1898-1983) si laurea in ingegneria civile a Palermo nel 1922 e dal 1927 č assistente, a Messina, alla cattedra di "Disegno d'ornato e architettura elementare". Ispettore onorario per la tutela degli oggetti d'arte medievale e moderna della Sicilia Orientale, si trasferisce a Napoli dove fino al 1936 insegna "Geometria descrittiva", poi "Elementi di architettura", "Disegno architettonico e rilievo dei monumenti" e "Composizione architettonica". Vince i concorsi per la Palazzata di Messina e l'ufficio postale nel quartiere Appio a Roma. Dal 1936 insegna "Disegno architettonico e rilievo dei monumenti" al Regio Istituto Superiore di Architettura di Venezia e nel 1940 diviene professore ordinario di "Elementi di architettura e rilievo dei monumenti". Nel 1943 assume la direzione dell'istituto, carica che conserverā fino al 1972. Lavora ai progetti per il quartiere San Giuliano a Mestre (1951) e per quelli INA-casa di Sciacca e Palma di Montechiaro (1952). Collabora alla redazione del "Codice dell'urbanistica" e opera dal 1962 nella commissione ministeriale per la revisione della legge urbanistica (1962). Dal 1959 conduce lo studio di Roma assieme al figlio Alberto, con cui elabora i progetti di concorso per il Piano regolatore di Messina (1960), il centro direzionale di Torino (1962), la nuova isola del Tronchetto a Venezia (1964), gli uffici e la biblioteca della Camera dei deputati (1967), la Banca d'Italia a Padova (dal 1968) e il ponte sullo stretto di Messina (1969). Progettano inoltre gli uffici ENEL a Palermo e la centrale idroelettrica di Termini Imerese, il piano di sistemazione urbanistica di Cammordino a Sciacca, il Piano programma per il centro storico di Palermo (dal 1979) e il nuovo municipio, la revisione del PRG e vari altri interventi per Cadoneghe (PD).

Il figlio Alberto Samonā (1932-93), dopo la laurea in Architettura a Roma nel 1958, č assistente di Ignazio Gardella a Venezia dal 1960, professore incaricato di "Progettazione architettonica" a Palermo dal 1966 e dal 1970 professore ordinario. Dal 1971 promuove i seminari annuali di Gibilmanna, incontri di riflessione sui modi e i ruoli del fare architettonico. Dopo la morte del padre, la sua attivitā professionale prosegue fra l'altro con la partecipazione al concorso per il teatro di Rimini (1985), la redazione dei piani regolatori di Volterra e Grosseto e, infine, col progetto per il parco archeologico di Orvieto (1989-91). Nel 1985 si trasferisce alla facoltā di ingegneria di Roma, dove insegna fino alla morte.


L'archivio raccoglie prevalentemente la documentazione professionale e accademica prodotta congiuntamente da Giuseppe, docente direttore dello Iuav, e dal figlio Alberto a partire dalla fine degli anni Cinquanta. Vi si conservano disegni, fascicoli di carte e materiale fotografico che documentano l’attivitā progettuale, scientifica e didattica dei due architetti.

 

La collezione č stata inventariata ed č a disposizione degli studiosi. Per maggiori informazioni, contattare l’Archivio Progetti.