Archivio Ferrante Gorian

Archivio Ferrante Gorian

 

 

L’Archivio Progetti ha ricevuto in dono l'archivio di Ferrante Gorian (Gorizia, 1913 – Treviso, 1995), il quale è stato tra i primi architetti paesaggisti italiani del Novecento.

Nasce a Gorizia da una famiglia di noti vivaisti e floricoltori sin dalla fine dell’Ottocento. Gorian frequenta il liceo classico di Gorizia, ma interrompe gli studi a causa della morte prematura del padre Raimondo avvenuta nel 1930; decide così di raggiungere a Firenze la sorella maggiore Bruna, dove s’iscrive alla Scuola Regia Agraria di Firenze (ex scuola di Pomologia), per studiare orticoltura e giardinaggio, diventando anche allievo del giovane architetto Pietro Porcinai, e diplomandosi nel 1933. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, apre un piccolo vivaio a Grassina e parallelamente collabora con Pietro Porcinai (1946-48), ma il desiderio di nuove esperienze lo portano a trasferirsi nel 1948 con la famiglia in Uruguay, dove inaugura una nuova società di costruzione di parchi e giardini privati. Negli anni ’50 a Montevideo Gorian entra in contatto con Roberto Burle Marx, Lucio Costa e altri architetti internazionali ed è funzionario tecnico della Direcciòn de Paseos Pùblicos di Montevideo (1948-60). La sua passione per l’architettura del paesaggio lo porta a conseguire nel 1957 il diploma alla scuola di Apeldoorn in Olanda.

Le influenze e la vivacità culturale dell’esperienza sudamericana nutrono i suoi successivi progetti una volta rientrato in Italia nel 1961. Dopo una breve collaborazione a Firenze con Pietro Porcinai, stabilisce il proprio studio di architettura del paesaggio a Treviso e diviene consulente paesaggista con numerosi vivai veneti e friulani (van den Borre, Priola e San Michele del Tagliamento). In ambito pubblico riceve numerosi incarichi: è consulente per il verde del Comune di Gorizia (1968-78); progettista del verde per il Comune di Vicenza nell’ambito del Peep (1968); progetta e costruisce il Parco San Giuliano a Venezia (1980); progetta la Camera di Commercio (1972) e il Cimitero di Gorizia (1992).

Opera per conto di una committenza privata illuminata, progettando giardini residenziali, prevalentemente nell’Italia settentrionale, in Svizzera e in Spagna. Inoltre Gorian stabilisce un affiatato sodalizio di collaborazione con gli architetti trevigiani, in particolare con Giuseppe Davanzo e Luciano Gemin. Ad evidenza del suo attivismo in difesa del verde, del paesaggio e del giardino nel suo archivio sono presenti numerosi documenti con Italia Nostra, l’Associazione italiana architetti del paesaggio (AIAPP) e l’International Federation of Landscape Architects (IFLA) delle quali è membro attivo. Muore a Treviso il 9 dicembre 1995.

 

Archivio è stato inventariato ed è a disposizione degli studiosi. Per maggiori informazioni, contattare l’Archivio Progetti via email archivio.progetti@iuav.it.