Collezione Daniele Calabi

Collezione Daniele Calabi

 

 

 

 

Daniele Calabi (Verona 1906 – Venezia 1964). Nel 1929 si laurea in ingegneria a Padova, presso la cui università è assistente di Architettura tecnica. Dopo aver sostenuto nel 1933 a Milano gli esami integrativi per conseguire la laurea in architettura e aver trascorso un periodo formativo a Parigi durante il quale collabora alla Cité de la Muette a Drancy (1932), lavora tra Venezia e Padova, realizzando diverse opere pubbliche, tra le quali la Colonia marina Principi di Piemonte al Lido (1936) e l’Osservatorio astrofisico dell’Università di Padova ad Asiago (1938). A causa della promulgazione delle leggi razziali emigra a San Paolo del Brasile, dove stringe amicizia con Rino Levi e lavora per l'impresa Costrutora Moderna. Come libero professionista realizza alcune opere, tra le quali la tipografia Scheliga, il Predio Autogeral, la fabbrica del Rayon Seda e le belle ville del Pacaembù, commissionate da alcuni parenti ed amici. Rientrato in Italia, conduce una qualificata attività professionale, aprendo studi a Milano, Padova e Venezia. A Milano progetta l’ampliamento degli Istituti di zoologia e genetica e la nuova sede dell’Istituto di Geologia (1950). La Clinica pediatrica di Padova (Premio regionale IN/ARCH per il Veneto–Friuli nel 1961) inaugura un percorso costante nell’ambito dell'edilizia universitaria e ospedaliera (Ferrara, Catania, Caldaro, Bologna, Parma, Trieste). A Padova realizza i pregevoli edifici di via Vescovado, via Alicorno, via Ospedale. Tre opere costruite la Casa di riposo di Gorizia riceve il Premio internazionale di Architettura "Andrea Palladio" (1960) e il Reparto pediatrico e servizi generali dell'ospedale di Catania il Premio regionale IN/ARCH per la Sicilia (1969); collabora alla realizzazione del Villaggio San Marco a Mestre. Accurato costruttore e restauratore, progetta e dirige gli interventi per la Biblioteca nel Palazzo Connestabile a Perugia e il Convento dei Tolentini come sede dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.

In questo ateneo diviene libero docente di Igiene edilizia (1957), professore incaricato di Estimo (1958-1959) e di Elementi costruttivi (1960).

 

I documenti donati da Donatella Calabi all’Archivio Progetti compongono una corposa collezione, consultabile dal nostro catalogo online.

 

Per approfondimenti si rinvia a:

Ivana Riggi, Ricordando Daniele Calabi. Conversazione con Donatella Calabi, su archimagazine.com (URL consultato il 22 marzo 2015).

C. Bianchi, V. Dal Piaz, E. Pietrogrande, Daniele Calabi, Progetti per Padova 1951-1959, Editoriale Programma, Padova 1988.

Guido Zucconi, Daniele Calabi, Architetture e progetti. 1932-1964, Marsilio, Venezia 1992.

 

Per maggiori informazioni, contattare l’Archivio Progetti via emai: archivio.progetti@iuav.it.