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Open Access: diritto d’autore e licenze d’uso

 

I diritti d’autore si acquisiscono nel momento in cui l’opera viene creata, senza bisogno di alcuna registrazione. La modalità con cui un lavoro scientifico viene disseminato non ha alcuna influenza sulla tutela dei diritti d’autore.

 

Contratto di edizione: è un accordo scritto fra editore e autore che definisce le regole secondo le quali l’opera dell’autore verrà pubblicata. Il suo scopo principale è quello di definire quali diritti l’autore cede all’editore. In esso l’autore dà all’editore garanzie rispetto all’autenticità e originalità dell’opera, definisce quali sono i diritti che intende trasferire all’editore e se questi verranno ceduti in via esclusiva o non esclusiva. A sua volta, l’editore specifica le condizioni sotto le quali l’opera verrà pubblicata.

 

Per potere riutilizzare il proprio lavoro o pubblicare in Open Access è necessario essere a conoscenza dei termini del contratto di edizione e dei diritti che sono stati ceduti all’editore.

 

L’autore, nel caso volesse mantenere il diritto a diffondere e riusare liberamente il proprio lavoro intellettuale e non cedere tutti i diritti all’editore, può avvalersi delle seguenti due modalità, da applicare al preprint o alla versione finale peer reviewed:

– la prior license, con cui l’autore associa al momento della submission una clausola al suo lavoro asserendo il suo diritto ad associare alla versione finale che scaturirà dalla peer review una licenza Creative Commons BY che consenta deposito e accesso immediato

– la prior obligation, con cui al momento della submission informa l’editore di un obbligo prioritario con il proprio finanziatore, che obbliga all’accesso immediato sulla versione finale peer reviewed con licenza Creative Commons BY (come, ad esempio, nel caso di partecipazione al programma Horizon Europe).

 

L’autore può anche proporre all’editore una clausola al contratto tradizionale (addendum [l’addendum tende a ritagliare a favore dell’autore alcuni diritti di sfruttamento economico della propria opera che, altrimenti, secondo lo schema di contratto elaborato dall’editore, sarebbero riservati all’editore stesso o a mantenere diritti di ripubblicazione. L’Addendum corregge un eventuale contratto di edizione già stipulato in precedenza, permettendo, ad esempio, il deposito della pubblicazione nell’archivio istituzionale. Accettato da editori internazionali] al contratto editoriale) in cui l’autore si riserva una serie di utilizzi per fini didattici e di ricerca. In particolare sarebbe importante che il ricercatore conservasse il diritto di fare una copia del lavoro per gli studenti o pubblicarlo sul proprio sito web, utilizzare parti in lavori successivi e la possibilità di pubblicare i prodotti nel catalogo della ricerca AirIuav.

 

vedi fac simile suggerito dalla Crui - pag. 10

 

N.B.: se si decide di pubblicare in una rivista tradizionale nell’ambito di Horizon Europe è obbligatorio aggiungere la clausola dell’addendum al momento della submission perché è necessario mantenere i diritti per poter depositare e dare accesso immediato.

 

 

Creative Commons

 

Nella logica dell’Open Access l’istituzione, o il finanziatore, sopportano i costi della pubblicazione del ricercatore, il quale ritiene alcuni diritti e ne cede altri, mediante licenze come le Creative Commons (CC). Questo può permettere al pubblico di fruire liberamente (ovvero, senza restrizioni di prezzo o tecnologiche) della pubblicazione. L’autore che associa al proprio lavoro una licenza Creative Commons, mantiene comunque tutti i diritti sulla propria opera ma allo stesso tempo offre alla comunità, a determinate condizioni, alcuni dei diritti esclusivi che la legge sul diritto d'autore gli riconosce.

Le CC permettono all'autore di scegliere le modalità di utilizzo (per esempio concedere solo un uso non commerciale di una determinata opera) e concedono all’utente alcuni diritti, purché siano rispettate le condizioni specificate nella licenza.

 

Sostanzialmente le CC rendono chiaro ai lettori quali diritti l’autore concede loro. Le licenze CC sono importanti perché rendono espliciti gli usi permessi su una determinata opera ma non sono la fonte per la tutela dei diritti d’autore che in Italia resta comunque la legge 633/1941 e successive modifiche ed integrazioni.

 

Le licenze Creative Commons (CC) si compongono a partire da quattro elementi:

– BY: attribuzione, che è sempre presente - permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano copie dell'opera e dei lavori derivati da questa a patto che venga indicato l'autore dell'opera, con le modalità da questi specificate. Ad esempio, potrebbe essere richiesto a chi cita un'opera di indicare oltre all'autore anche il link al sito web dell'opera o dell'autore;

– NC: permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano copie dell'opera e lavori derivati da essa o sue rielaborazioni, solo per scopi non commerciali;

– SA: permette che altri distribuiscano lavori derivati dall'opera solo con una licenza identica (non maggiormente restrittiva) o compatibile con quella concessa con l'opera originale;

– ND: permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano soltanto copie identiche dell'opera; non sono ammesse opere derivate o sue rielaborazioni.

 

La licenza CC BY è quella più “aperta”, permette la massima diffusione ma anche il massimo riutilizzo dell’opera da parte di chiunque, purché venga correttamente attribuita la paternità dell’opera

 

La licenza più restrittiva è la CC BY NC ND che impedisce sia l’utilizzo commerciale di un’opera sia la creazione di opere derivate.

 

L’autore può scegliere quale licenza applicare al proprio lavoro (ad esempio nel catalogo AirIuav al momento di caricare il fulltext è possibile scegliere la policy di accesso: Open Access, tipologia di licenza: Creative Commons e relative opzioni).

 

Le licenze Creative Commons abbinano, allo specifico diritto, un’immagine.

 

licenze Creative Commons >>

 

 

approfondimento Horizon Europe

 

I ricercatori finanziati in Horizon Europe che desiderano pubblicare su riviste in abbonamento, sono invitati a rispettare i seguenti passaggi:

– informare l’editore, al momento della submission, del finanziamento Horizon Europe e del conseguente obbligo di depositare la versione accettata e di dare accesso immediato alla pubblicazione

– aggiungere al manoscritto, al momento della submission, la clausola suggerita dalla guida al programma: ”This work was funded by the Εuropean Union under the Horizon Europe grant [grant number]. As set out in the Grant Agreement, beneficiaries must ensure that at the latest at the time of publication, Open Access is provided via a trusted repository to the published version or the final peer-reviewed manuscript accepted for publication under the latest available version of the Creative Commons Attribution International Public Licence (CC BY) or a licence with equivalent rights.” In caso di una monografia, si può modificare il testo inserendo la licenza CC BY NC (non uso Commerciale), o una CC BY NC ND (Non uso commerciale - Non opere derivate) o una CC BY ND (Non opere derivate). In caso l’editore si rifiuti, è consigliato cambiare sede editoriale.

 

Inoltre si richiede:

– che gli articoli siano rilasciati con una licenza CC-BY o equivalente. Le licenze che impediscono i riusi a fini commerciali o le opere derivate (CC BY-NC, CC BY-ND) sono ammesse solo per le monografie

– che venga data ogni informazione utile (e se possibile l’accesso) a qualsiasi altro risultato della ricerca o strumento necessario per validare il risultato presentato nell’articolo - e questa costituisce una delle pratiche obbligatorie

– che gli autori mantengano i diritti d'autore sufficienti per soddisfare questi requisiti, incluso l’accesso immediato.

I dati aperti devono essere rilasciati sotto le licenze Creative Commons CC BY o CC 0, o equivalenti.

 

 

quali licenze usare per la pubblicazione dei dati

 

Per capire quali licenze usare per la pubblicazione dei dati è pussibile consultare i seguenti link:

How do I license my research data (di OpenAIRE)

zenodo.org/