Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Horizon Europe e Open Access

 

La scienza aperta è parte integrante di Horizon Europe: è presente nei programmi di lavoro, nella valutazione delle proposte, nelle convenzioni di sovvenzione, nell’esecuzione e nel follow-up dei progetti e nella valutazione del programma.

 

In Horizon Europe l’Open Science gioca un ruolo determinante perché rientra fra i criteri di valutazione delle proposte progettuali; questa è una novità sostanziale rispetto a Horizon 2020. Per questo è necessario pianificare con anticipo, nei progetti di ricerca, gli aspetti legati all’Open Science perché vanno integrati e adattati ai singoli progetti sin dalle fasi iniziali di progettazione. L’approccio Open Science deve essere considerato come uno standard di lavoro nell’ambito dei diversi programmi di finanziamento di ricerca e innovazione europei.

 

Analogamente a quanto avveniva in Horizon 2020, anche in Horizon Europe, fra le pratiche Open Science obbligatorie per le pubblicazioni, è sempre previsto il deposito della versione peer-reviewed come primo passo. È stato invece eliminato il periodo di embargo, e bisogna fornire accesso immediato alla pubblicazione. A questo scopo, in caso di pubblicazione su una rivista tradizionale in abbonamento, è necessario assicurarsi di mantenere i diritti sulla versione postprint/accepted version.

 

L’inadempienza agli obblighi di Open Access potrebbe tradursi in una riduzione del Grant.

 

Questo non vuol dire che tutti i dati in HE debbano essere ad accesso aperto. Anche se l'obiettivo è incentivare quanto più possibile la condivisione e il riuso dei dati – secondo il principio "più aperto possibile, chiuso solo se necessario" – nel caso di dati personali, dati particolari o confidenziali, è possibile condividerli dopo averli sottoposti a appositi processi di anonimizzazione; oppure è possibile restringerne l'accesso a determinate condizioni - a patto che le ragioni di questa scelta siano esplicitate nel Data Management Plan, e che si forniscano chiare indicazioni sulle condizioni di accesso.

 

guida al programma Horizon Europe (versione febbraio 2022)

 

 

per pubblicare in Horizon Europe

 

pratiche obbligatorie

Accesso aperto immediato alle pubblicazioni con 3 opzioni:

– articoli sulla piattaforma di pubblicazione ORE-Open Research Europe, creata dalla Commissione e riservata ai beneficiari di grant UE. Soddisfa tutti i requisiti OA richiesti nel mandato. I costi sono coperti dall’UE, consente il deposito in un repository istituzionale, accesso immediato a tutte le versioni dell’articolo e peer-review aperta

– articoli su una rivista Open Access. Questa opzione prevede dei costi, si può depositare la versione pubblicata in un trusted repository. Solo i costi per le riviste OA pure sono rimborsabili, non quelli per le riviste ibride

– articoli su rivista tradizionale/ Monografie. In questo caso l’autore deve mantenere i diritti di proprietà intellettuale per poter soddisfare i requisiti per l’Accesso Aperto (clausola contrattuale che consenta il deposito in archivio istituzionale del post-print senza embargo, sotto Licenza Creative Commons CC-BY, o CC BY-NC/ND per le monografie)

 

costi di pubblicazione in Horizon Europe

Si evidenzia che in Horizon Europe non è previsto alcun rimborso in caso di pubblicazione su una rivista ibrida, ma soltanto in caso di pubblicazione su riviste interamente Open Access (Grant Agreement Annex V, art.17). Sono invece rimborsabili i costi per la pubblicazione in riviste integralmente Open Access.

Per le monografie, sono rimborsabili solo i costi per la pubblicazione online Open Access, non per l’eventuale stampa, poiché la definizione di Open Access riguarda solo testi online. Nel caso di libri/monografie/miscellanee, ovvero testi di lunghezza significativa, sono ammessi nel budget esclusivamente i costi per pubblicare la prima edizione digitale, che può prevedere più formati (html, pdf, epub, ecc.). I costi di stampa non possono essere previsti nel budget

 

pratiche raccomandate

> modalità di condivisione tempestiva della ricerca adottate durante il progetto sin dalle sue fasi iniziali, ad es. pubblicazione di preprint o pre-registrazione;

> modalità di gestione FAIR di tutti gli elementi della ricerca (come, chi, dove, quando, con quali costi sono generati, trattati, conservati e resi disponibili a lungo termine);

> misure per assicurare la riproducibilità dei risultati, condividendo e rendendo aperti software, modelli, codice, protocolli ecc. usati nella ricerca;

partecipazione alla open peer review;

> modalità di coinvolgimento nel progetto (es. co-creation, co-assessment) della società e dei potenziali stakeholders (citizen science).

 

Il deposito in servizi commerciali quali ResearchGate o Academia.edu è espressamente definito come “non conforme” nelle Linee Guida per i fondi ERC. In Horizon Europe c’è l’obbligo di depositare in “trusted repositories”, le cui caratteristiche non corrispondono affatto a social network accademici come ResearchGate o Academia.edu.

 

In Horizon Europe, l’open peer review è una delle pratiche Open Science raccomandate, che vengono valutate positivamente nella proposta di progetto. La piattaforma Open Research Europe (ORE) la prevede come modalità standard.

Rendere i dati FAIR è un obiettivo che va tenuto presente fin dall’inizio della produzione dei dati stessi; è quindi buona norma avviare un Data Management Plan fin dalle fasi iniziali della ricerca, mantenerlo come strumento cardine di riferimento, e aggiornarlo costantemente.

 

approfondimento su Horizon Europe

I beneficiari dei finanziamenti Horizon Europe devono ottemperare a 5 passaggi:

1. depositare in formato ricercabile (non immagine) la versione peer reviewed in un “trusted repository”. Sono quindi ammesse la versione pubblicata (Version of Record) o quella accettata (Author’s Accepted Manuscript) per la pubblicazione. Non sono ammessi i preprint, quindi ad es. il preprint in arXiv non è sufficiente

2. dare accesso immediato al momento della pubblicazione (non è più ammesso embargo). Occorre mantenere i diritti per poterlo fare (Rights Retention Strategy)

3. applicare alla versione depositata una licenza Creative Commons BY o equivalente (per le monografie e le miscellanee sono ammesse anche le licenze CC BY-NC/CC BY-ND o equivalenti).

4. fornire informazioni su ogni materiale o strumento utile a validare le conclusioni della pubblicazione

5. associare i metadati dettagliati, in formato standardizzato, disponibili in pubblico dominio con licenza CC 0 (l’autore rinuncia ai diritti sull’opera che può essere utilizzata da tutti e diventa di dominio pubblico) o equivalente, comprendendo informazioni su gli altri risultati della ricerca e gli strumenti utili a validare i risultati. I metadati devono essere machine-readable (la macchina riesce, cioè, a estrarre e processare informazioni permettendo il cross linking tra i diversi risultati della medesima ricerca, ad es. testo peer-reviewed, data set, software etc) e FAIR. Devono contenere l’acronimo, il grant number e gli identificativi persistenti degli autori

 

I beneficiari possono pubblicare nella sede editoriale di preferenza, ma devono ottemperare all’obbligo di fornire accesso immediato al loro lavoro. Ci sono sostanzialmente 3 opzioni:

> pubblicare su Open Research Europe (ORE), la piattaforma di pubblicazione messa a disposizione gratuitamente dalla Commissione europea per i beneficiari Horizon 2020 e Horizon Europe. Su ORE viene pubblicato il preprint, sottoposto a open peer review, e i dati alla base dell’articolo. Questa modalità di pubblicazione è conforme con gli obblighi contrattuali del grant agreement. ORE è gratuito e non sarà quindi necessario prevedere spese di pubblicazione nel budget del progetto. I costi, infatti, sono coperti a monte dalla Commissione e, per trasparenza, il prezzo stabilito nella gara d’appalto è di 780 euro per articolo

 

> pubblicare in Open Access, le riviste integralmente Open Access sono elencate su Directory of Open Access Journals (DOAJ). Per queste riviste è previsto il rimborso delle eventuali spese di pubblicazione (richieste dal 29% delle riviste in DOAJ), che vanno imputate al budget del progetto. La pubblicazione Open della singola pubblicazione in una rivista ibrida (rivista in abbonamento che offre una Open Choice, ovvero la possibilità di rendere un singolo articolo Open dietro pagamento delle Article Processing Charges, APC) è possibile, ma bisogna essere consapevoli che le spese di pubblicazione in caso di pubblicazioni su riviste ibride non sono rimborsabili in Horizon Europe (verificare compatibilità con wiley). Anche se si pubblica su una rivista Open, è necessario depositare in un trusted repository per motivi di conservazione e per abilitare il text mining. In questo caso si potrà depositare la published version/version of record

 

> pubblicare in una rivista tradizionale in abbonamento., in questo caso sarà necessario mantenere i diritti per poter provvedere al deposito e dare accesso immediato. Si parla quindi di Rights retention strategy, che prevede l’aggiunta una clausola al momento della submission con la quale si avverte l’editore di una prior obligation nei confronti dell’ente finanziatore, che richiede il deposito e l’accesso immediato. In questo caso la versione da depositare sarà il postprint/accepted manuscript

 

 

il Data Management Plan

 

Il Data management Plan (DMP) è un documento che progetta l’intero ciclo di vita dei dati di un progetto di ricerca e può essere continuamente aggiornato. Il DMP assicura che i dati della ricerca siano accessibili, tracciabili, disponibili, autentici, citabili e che rispondano a requisiti legali definiti con chiarezza e a misure appropriate di sicurezza in relazione al loro riutilizzo. Nella loro forma ideale i DMP saranno in un formato machine actionable.

Practical guide to the international alignment of research data management – extended edition

 

Il Data Management Plan è obbligatorio in Horizon Europe: un’anticipazione in forma di schema dovrà essere inserito nella proposta di progetto (e costituisce uno degli elementi di valutazione della proposta stessa) mentre la prima versione del Data Management Plan integrale va consegnata entro il mese 6 dall’inizio del progetto.

 

Il Data Management Plan (DMP) deve essere pensato come un documento “in itinere”, da aggiornare ogni qualvolta si verifichino cambiamenti significativi nel caso in cui differenti set di dati richiedano trattamenti molto diversi.

 

In Horizon Europe le ragioni ammesse per giustificare la chiusura dei dati si trovano nell’Annotated Model Grant Agreement, Annex V, art.17 e sono:

– la tutela degli interessi legittimi dei beneficiari

– le norme sulla protezione dei dati (GDPR)

– la riservatezza

– i segreti commerciali

– gli interessi dell’Unione Europea

– le norme di sicurezza

– i diritti di proprietà intellettuali

 

Per adempiere agli obblighi europei, anche nel caso in cui il testo venga pubblicato in una sede editoriale Open Access, è sempre necessario il deposito in un “trusted repository” (ad esempio AirIuav).

 

flusso dei risultati di ricerca >>

fonte:“S-LÉGAMI! Open Access - Manuale d’uso per ricercatori”, a cura di Matteo Di Rosa, Claudia Iasillo et al., 2022, APREquaderni – pag. 60

 

Rientrano tra i repository “trusted”:

– gli archivi certificati o riconosciuti a livello internazionale all’interno della comunità di ricerca di una specifica disciplina (ad es. Europe PMC, arXiv, ecc.)

– gli archivi generalisti (che raccolgono tipologie diverse di risultati della ricerca prodotti da ricercatori afferenti e non a istituzioni di ricerca, ad es. Zenodo) o istituzionali (che conservano i risultati della ricerca di una determinata organizzazione, ad es. IRIS) solo se presentano una precisa policy e determinate caratteristiche: garantiscono l’integrità l’autenticità, la sicurezza e la conservazione a lungo termine dei contenuti, facilitano il riuso e offrono l’accesso aperto ai contenuti nei limiti del diritto d’autore e del codice etico dell’organizzazione, assegnano un identificativo persistente,

assicurano metadati dettagliati, leggibili dalle macchine e standardizzati (ed. Dublin Core).

I siti personali e quelli degli editori, così come i servizi di cloud (Dropbox, Google drive, ecc.) e i social accademici (Academia.edu, ResearchGate) non sono considerati “trusted repository”.

 

Horizon Europe: pratiche Open Science obbligatorie

 

In Horizon Europe, per quanto riguarda le pubblicazioni e i dati, sono stabilite delle pratiche Open Science obbligatorie:

1. non è più permesso alcun periodo di embargo prima di fornire l’accesso alle pubblicazioni: la pubblicazione peer reviewed deve essere sempre depositata in un “trusted repository” e resa immediatamente disponibile ad accesso aperto nella versione consentita (Accepted version se pubblicato in rivista tradizionale, Published version se pubblicato in rivista Open). Gli autori devono mantenere i diritti per poter dare accesso immediato. Come già in Horizon 2020, il preprint (submitted version) non è considerato valido per ottemperare alle richieste europee

 

2. la licenza consentita per gli articoli su rivista è la CC BY o equivalente; per le monografie e le miscellanee sono ammesse anche le licenze CC BY-NC/CC BY-ND o equivalenti

 

3. anche nel caso di pubblicazioni Open Access, la versione pubblicata va depositata ad accesso aperto in un “trusted repository” con licenza adeguata a seconda della tipologia di pubblicazione

 

4. i costi per la pubblicazione in sedi editoriali ibride non sono più rimborsabili, mentre sono rimborsabili esclusivamente i costi per la pubblicazione in riviste integralmente Open Access. Per le monografie, sono rimborsabili solo i costi per la pubblicazione online Open Access, non per l’eventuale stampa

 

5. devono essere fornite le informazioni sugli altri risultati della ricerca e gli strumenti usati per convalidare le conclusioni della pubblicazione stessa (es. data set, software, algoritmi, codice, protocolli, ecc.). Nei metadati va fornito l’identificativo per ognuno di questi elementi

 

6. i dati vanno gestiti in modo responsabile secondo i principi FAIR. Le modalità vanno dettagliate entro il sesto mese dalla firma del Grant Agreement nel Data Management Plan (DMP) (come in Horizon 2020). In Horizon Europe, però, il DMP va aggiornato ogni volta che si renda necessario

 

7. i dati devono essere depositati il prima possibile (al più tardi entro il termine stabilito nel DMP o la fine del progetto finanziato) in un “trusted repository”

 

8. i dati devono essere aperti secondo il principio “as open as possible, as closed as necessary”: nel caso in cui si scelga di mantenere l’accesso chiuso ai dati, è necessario motivare la scelta nel DMP. Tra le ragioni possibili, ci sono l’interesse legittimo del beneficiario (sfruttamento commerciale), la tutela della privacy, la sicurezza pubblica e il segreto commerciale

9. è necessario fornire tutte le informazioni e gli identificativi (nei metadati) sugli altri risultati della ricerca e gli strumenti usati per convalidare i dati e favorirne il riuso (es. software, algoritmi, codice, protocolli, ecc.)

 

10. ai data set ad accesso aperto va applicata o la licenza CC 0 o CC BY o equivalenti

 

11. i metadati devono essere: conformi ai principi FAIR, machine-readable, in formato standardizzato e disponibili in pubblico dominio secondo la licenza CC 0 o equivalente

 

12. i dataset, gli autori e, se possibile, le istituzioni coinvolte devono essere dotati di identificatori persistenti

 

la piattaforma ORE

 

Open Research Europe (ORE) è una piattaforma messa a disposizione dalla Commissione europea per la pubblicazione in Open Access di risultati derivati da progetti finanziati in ambito Horizon 2020 e Horizon Europe, in qualsiasi area di studio. Pubblicare in ORE è gratuito per i ricercatori e rappresenta una nuova opzione, in alternativa all’editoria tradizionale. Gli articoli “submitted” sulla piattaforma sono immediatamente disponibili prima che inizi la peer review (preprints). ORE utilizza un sistema di versioning che permette di rendere disponibili le versioni successive di uno stesso articolo.

La peer review è aperta e trasparente in quanto sia i nomi che i commenti dei revisori vengono pubblicati accanto all’articolo. La peer review aperta è una delle pratiche Open raccomandate in Horizon Europe. Non si è obbligati a pubblicare su Open Research Europe (ORE), ci sono altre opzioni. Open Research Europe (ORE) accetta ricerche originali che non siano state pubblicate prima; una volta “submitted”, e disponibili come preprint, non possono essere proposti per la pubblicazione in altre riviste. ORE non ha un Impact Factor ma include comunque alcuni indicatori tradizionali quali il numero di citazioni dell’articolo e dei dati che lo accompagnano, il numero di visualizzazioni, di downloads e le condivisioni sui social media. Gli articoli sono visibili su Google Scholar e verranno indicizzati nei principali database bibliografici.

 

pdf UE sull’Open Science >>

 

la piattaforma ORE >>

fonte: open-science.it