Progetto Torri
problemi e strategie di riciclo e riuso di un quartiere di edilizia residenziale a Trento
2012-2022 mostra 28 febbraio > 12 marzo 2014 Cotonificio, sala Gino Valle lun > ven ore 9 > 19 a cura di Claudia Battaino e Luca Zecchin referente Iuav Gundula Rakowitz seminario "Re-cycle Trento. Le Torri di Madonna Bianca come
laboratorio di Rigenerazione Urbana Sostenibile" 28 febbraio 2014 Cotonificio, sala Gino Valle ore 10.30 |
Il seminario
e la mostra ad esso collegato hanno come obiettivo la divulgazione
dell’attività di ricerca e progetto, promossa dall’ITEA, Istituto
Trentino Edilizia Abitativa, e coordinata dall’Università di Trento,
laboratorio di architettura, per affrontare il tema della rigenerazione di un
contesto architettonico di spiccata rilevanza e riconoscibilità della città di
Trento.
I quartieri
residenziali di Madonna Bianca e Villazzano Tre, realizzati tra il 1973 e il
1982 su progetto degli architetti M. Armani, E. Ferrari, ing. L. Perini,
costituiscono un ampio tassello di città pubblica attuato attraverso un PEEP,
Piano Edilizia Economica Popolare (1967/68) da GESCAL e IACP.
A
quarant’anni dalla sua realizzazione, il valore di questo complesso
residenziale emerge oggi, attraverso una molteplicità di spunti analitici che
possono essere ricondotti ad almeno due macro-elementi significativi. In primo
luogo esso costituisce una fotografia straordinaria di un momento storico di
particolare rilievo per la Provincia di Trento, nell’ambito del contesto
più generale di natura politico-istituzionale legato al PUP, Piano Urbanistico
Provinciale (1964/67) voluto da B. Kessler, che ha interessato la progettualità
dell’abitare sociale. Da un secondo punto di vista, di carattere urbano,
appare di particolare interesse il chiaro riferimento ai principi del
“quartiere e dell’abitazione razionale” riscontrabili nelle
regole morfologiche d’impianto delle nuove residenze e sviluppati già nei
CIAM, Congressi Internazionali di Architettura Moderna (1930/59).
A partire da
questi macro-elementi, in relazione al programma RI.U.SO., Rigenerazione Urbana
Sostenibile, avviato e promosso sul territorio italiano dal CNA, Consiglio
Nazionale Architetti, e dalla ricerca nazionale PRIN RE-CYCLE ITALY,
coordinatore prof. R. Bocchi, la mostra – proveniente dal Palazzo della
Regione “Adalberto Libera” a Trento dove è stata esposta lo scorso
novembre – apre ad una riflessione generale sulle problematiche legate ai
“territori fragili” dell’edilizia sociale, affrontate in
maniera multiscalare e multidisciplinare, e propone un progetto di
riciclo-rigenerazione del quartiere in termini di vivibilità e di connessioni.
Lo spazio pubblico, il “vuoto” che rappresenta oggi la vera
distanza tra le persone, è l’elemento che più si offre alla progettazione
ed è individuato come riserva potenziale per le nuove dinamiche, urbane e
sociali, di mediazione tra il quartiere, la città, il fiume.