Jean François Niceron. Prospettiva, catottrica & magia artificiale
mostra a cura di Agostino De Rosa & Imago rerum in collaborazione con Ambassade de France près le Saint-Siège, Roma Le Pieux Etablissements de la France a Rome et a Lorette, Roma Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, Roma |
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22
aprile > 31 maggio 2013 Spazio
espositivo “Gino Valle” |
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La mostra affronta, per la prima volta in ambito scientifico mondiale, l’opera prospettica ed artistica del Padre minimo Jean François Niceron (1613-1646), la cui vita si espresse in un arco temporale assai breve – solo 33 anni –, ma denso di eventi politici e culturali, riflessi in opere che si offrono oggi agli occhi dell’osservatore contemporaneo come straordinarie sciarade, in biblico tra rigore matematico e gusto per il meraviglioso e lo stupefacente. Autore di due trattati (il secondo dei quali edito postumo) che sono divenuti pietre miliari negli studi sulla prospettiva seicentesca – La perspective curieuse (Parigi 1638) e il Thaumaturgus opticus (Parigi 1646) –, Niceron sviluppò sin da giovanissimo un suo mondo espressivo che si tradusse in opere dai forti connotati decettivi: anamorfosi catottriche, giochi rifrattivi e dipinti murari accelerati prospetticamente (l’unica sopravvissuto, ritraente San Giovanni Evangelista che scrive l’Apocalisse in Pathmos, è ora visibile presso il Convento della SS. Trinità dei Monti, Roma), per citarne solo alcune tipologie. La biografia dell’autore delinea una vita, sospesa tra Francia e Italia, impegnata sia nei dibattiti che si svilupparono nei più importanti circoli culturali e scientifici dei due paesi, che nelle incombenze teologiche e religiose previste dal suo Ordine religioso di afferenza. Niceron fu affascinato per tutta la sua esistenza dall’idea che nella natura si nascondesse un codice segreto divino di cui la matematica, e in primis l’ottica, potevano farsi interpreti, elaborando un lessico espressivo che attraverso la magia artificiale ne riproducesse la segreta natura configurativa, le leggi formanti del suo farsi e del suo divenire. Il suo percorso gnoseologico attraversò i sentieri del pensiero cartesiano e hobbesiano, le sue opere spesso divenendo uno specchio fedele di coeve posizioni filosofiche, pur tuttavia conservando una loro autonomia stilistica, sia nei contenuti che nella forma. La mostra ricostruisce, attraverso un’analisi molto dettagliata, tutte le immaginabili declinazioni del linguaggio niceroniano, seguendo l’affascinante esegesi degli schemi retorici presenti nelle due edizioni (in volgare e latina) del suo trattato; attraversando virtualmente il complesso dei tre corridoi pinciani che ospitano le anamorfosi ‘gemelle’ dei Padri Niceron e Maignan (nonché la meridiana catottrica delineata da quest’ultimo), e comprendendone il valore iniziatico; percorrendo i sentieri della corrispondenza romana e francese dell’autore; e infine indagando i segreti politici e ottico-geometrici dei suoi giochi, inquadrabili nella poetica del dubbio elaborata da René Descartes. Le ricostruzioni (fisiche e virtuali) raccolte in questa mostra, mai come in questo caso, mostrano come nell’etimo della parola illusione (in ludus) si nasconda una componente giocosa, esercitata da Niceron al confine tra arte e scienza
catalogo
Agostino
De Rosa
Jean François
Niceron. Prospettiva, catottrica & magia artificiale
con saggi di
Francesco Bergamo
Alessio Bortot
Cristian Boscaro
Cristina Càndito
Agostino De Rosa
Isabella Friso
Nicoletta Lanciano
Gabriella Liva
Cosimo Monteleone
Ilaria Rizzini
Elena Trevisan
Aracne editrice © Roma 2013
sonorizzazione:
Joe Frawley, Curious perspectives, Joe Frawley Music 2012
ciclo di conferenze / Venice lectures
Architectural rappresentation and the perspective hinge
relatore
Alberto
Pérez-Gómez
Saidye Rosner Bronfmanprofessor of the History of Architecture,
McGill University (Canada)