Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

RIR–Reti Innovative Regionali

 

Le Reti Regionali Innovative (RIR) della Regione Veneto sono aggregazioni di imprese e di soggetti pubblici e privati, presenti in ambito regionale ma non necessariamente territorialmente contigui, che operano anche in settori diversi e sono in grado di sviluppare un insieme coerente di iniziative e progetti rilevanti per l’economia regionale.

Si contraddistinguono per la loro multisettorialità e per la loro forte propensione all’innovazione, in uno dei quattro ambiti di specializzazione intelligenti previsti dalla Strategia RIS3 Veneto e dal Piano Strategico Regionale per la Ricerca Scientifica e lo Sviluppo Tecnologico e l’Innovazione: Smart Agrifood, Smart Manufacturing, Sustainable Living, Creative Industries.

 

Le RIR sono state istituite dalla legge regionale 30 maggio 2014 n. 13, “Disciplina dei distretti industriali, delle reti innovative regionali e delle aggregazioni di imprese”, che richiede per il riconoscimento la presenza di almeno tre tra i seguenti requisiti: la dimensione della rete innovativa regionale espressa in termini quantitativi di imprese rappresentate; la rilevanza del settore o dei settori che partecipano alla rete innovativa regionale; i contenuti innovativi dell'ambito in cui opera la rete e le potenzialità di sviluppo anche occupazionale; un eventuale riconoscimento a livello europeo.

 

A marzo 2020 erano state riconosciute dalla Regione Veneto venti RIR.

Iuav ha aderito a sette di esse, in tutti e quattro gli ambiti di specializzazione intelligente:

 

Smart Agrifood

Cluster biologico Veneto >>

Cluster Biologico Veneto è rete innovativa regionale che comprende diversi soggetti che rappresentano i produttori, le imprese di trasformazione e distribuzione, i fornitori di mezzi tecnici, i biodistretti territoriali, gli enti di ricerca /sistema di istruzione, e gli enti pubblici, rappresentativi della filiera legata al biologico regionale. Mira nella sua strategia a dare slancio al comparto dell'agricoltura biologica, ambito che pur presentando una forte crescita della domanda vede ancora una scarsa presenza di operatori sul lato dell’offerta. La rete innovativa regionale intende perciò concentrarsi, da una parte, sulla rimozione delle barriere informative e tecniche che frenano il comparto e, dall’altra, sull'avvio di progettualità mirate alla ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose per i produttori (aumento della produttività) e compatibili con la normativa sul biologico (ad esempio, ricerca su nuove sementi, fertilizzanti, gestione fitosanitaria e delle malerbe).

 

 

Smart Manufacturing

Veneto Green Cluster >>

Veneto Green Cluster è strutturalmente una rete intersettoriale e multisettoriale, capace di valorizzare i rifiuti, sottoprodotti e materie prime seconde (end of waste) originati prevalentemente da processi produttivi. Vuole aggregare le migliori eccellenze nell’ambito della valorizzazione dei rifiuti, coinvolgendo settori industriali orientati alla fornitura di beni e servizi ambientali (green business) e imprese impegnate a ridurre l’impatto ambientale dei propri processi produttivi e dei propri prodotti (green production). Questo secondo aspetto sostiene una transizione verde (greening) del sistema economico nel suo complesso.

 

M3 Net >>

La RIR “M3-NET Meccanica di precisione, Micro-tecnologie e Manifattura additiva” è un’aggregazione nata su impulso dell’Università di Padova e di Confindustria Venezia Rovigo che al momento conta una cinquantina di soggetti tra aziende, enti, associazioni ed enti di ricerca con competenze altamente specialistiche nello studio, progettazione, realizzazione e applicazione di Tecnologie avanzate nel campo della Precision Manufacturing Engineering. Il dominio tecnologico di riferimento è focalizzato su tecnologie ed i sistemi per la realizzazione di prodotti su scala micro e nano, fabbricazione additiva (materiali, processi e sistemi) e relative process-chains, lavorazioni tramite laser e processi di lavorazione di tipo ibrido, fabbricazione con materiali innovativi, ecc. Si rivolge pertanto ai comparti industriali più vari, in primis meccanica di precisione, meccanica strumentale, meccatronica, medicale e biomedicale, aerospaziale, packaging.

 

AIR Aerospace Innovation and Research >>

AIR Rete Innovativa per la ricerca e l'innovazione nel campo aerospaziale, riconosciuta dalla Regione del Veneto a marzo 2020, attua una visione basata sulla multidisciplinarietà culturale dell’ambito aerospaziale, inteso come un hub di competenze e tecnologie in grado di valorizzare ambiti molteplici dell’economia.

In particolare, interpreta l’aerospazio come insieme di opportunità per le imprese e la società, in quanto driver di innovazione per le telecomunicazioni, la navigazione, l’osservazione della Terra e la meteorologia, adatto a stimolare nuovi percorsi di sviluppo tecnologico, a favorire applicazioni innovative orientate al mercato, sfruttando le ampie possibilità di impiego in chiave multisettoriale delle conoscenze e delle soluzioni generate, anche in settori completamente diversi.

 

Ri_VELO

La Rete Innovativa RIVELO, vuole creare un sistema integrato tra imprese, enti ed Università che sia in grado di ottimizzare i processi di logistica industriale e di supply chain migliorando sensibilmente i flussi di materiali e di informazioni non solo all’interno delle Aziende, ma anche tra Aziende e interlocutori esterni. La logistica è uno dei settori strategici sui quali puntare per lo sviluppo della competitività nazionale e internazionale, operando in chiave di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Velocità di scambi e di informazioni, di adattamento alle esigenze di un mercato in continua evoluzione attraverso il miglioramento dei tempi, della flessibilità produttiva, della customizzazione dei prodotti, sono temi centrali per lo sviluppo di un territorio e per consentire di innovarsi e adattarsi alle esigenze richieste nell’era della quarta rivoluzione industriale. Partendo da un’analisi della situazione esistente e dalle interconnessioni tipiche che il settore logistico crea, attraverso questa Rete Innovativa si vuole promuovere un monitoraggio continuo dello sviluppo degli standard internazionali sulle tecnologie legate ai trasporti e sistemi logistici. A tal proposito attraverso la Rete si rafforzerà la rappresentatività e le competenze innovative e tecnologiche in modo tale da diffonderle a livello internazionale ed elevare il ruolo del Veneto come territorio chiave per la crescita del mondo logistico.

 

IMPROVENET - ICT for Smart Manufacturing

La mission di IMPROVENET è quella di aumentare la penetrazione delle tecnologie ICT nel tessuto industriale regionale, per permettere alle aziende di essere più competitive, produttive e reattive alle necessità del mercato, arricchendo i processi e i prodotti strumentali di servizi, per garantire la massima efficienza e qualità produttiva. A tale fine, i partecipanti alla rete costituiscono un ecosistema di competenze e strutture, all’interno del quale si possono sviluppare attività congiunte, proponendo nuove modalità di interazione tra le varie componenti del sistema, che potranno poi essere replicate e diffuse, garantendo ampio impatto sul territorio. La necessità di innovare il sistema manifatturiero in un’ottica di crescita della sua “intelligenza” sta assumendo sempre più importanza, stante l'affermarsi (soprattutto a livello europeo) del paradigma della Industria 4.0, che mira ad implementare un modello di produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa. Le nuove tecnologie digitali avranno un impatto profondo su questo processo. IMPROVENET è costituita da un gruppo di aziende produttive, fornitori di servizi ad alto contenuto di conoscenza e soggetti della ricerca che intendono affrontare assieme questo percorso di innovazione investendo sulle tecnologie dell’informazione (ICT – Information & Communication Technologies).

 

Sustainable Living

ForestaOroVeneta >>

ForestaOroVeneto è una rete multisettoriale che attraverso la gestione multifunzionale delle risorse forestali intende accelerare azioni imprenditoriali che superino la contrapposizione fra le esigenze di conservazione e le necessità di produzione. Oltre alla partecipazione delle imprese che rappresentano le filiere forestali e della trasformazione del legno, sono presenti soggetti che operano nei seguenti settori collegati: ricerca, servizi avanzati, energia, bioedilizia, cosmesi, alimentazione, turismo, servizi pubblici. Ha come mission la valorizzazione del patrimonio veneto forestale, che dal bosco evolve verso il prodotto legno, i derivati secondari, i beni e i servizi ecosistemici, la fruizione turistico ricreativa e la filiera energetica, coinvolgendo competenze scientifiche, tecnologiche, industriali, mercantili e culturali, attinenti a precisi ambiti biologici, selvicolturali e agronomici, ecologici e tecnologici (caratteristiche qualitative e comportamentali del legno, tecnologie innovative, nuovi materiali, macchine e utensili, ecc.).

 

Venetian green building cluster

Venetian Green Building Cluster aggrega gli operatori veneti appartenenti alla filiera dell’edilizia e delle costruzioni ed ha lo scopo di accelerare la trasformazione green dell’intero settore, sostenendo processi virtuosi di rigenerazione urbana ed edilizia sostenibile, di contenimento del consumo di suolo, di configurazione di nuovi modelli di business connessi allo sviluppo delle città intelligenti, alla trasformazione del mercato immobiliare, e all’industria 4.0, con il fine ultimo di influenzare la qualità della vita e dell’abitare delle generazioni attuali e future nelle aree urbane. Tale azione farà leva su un generale innalzamento delle conoscenze e delle competenze, condizione indispensabile per consolidare quei processi e quelle metodologie innovative che stanno alla base della trasformazione green, ovvero favorendo l’aumento della domanda di quartieri e edifici ad alte prestazioni energetiche e ambientali, sia da parte dei privati sia nelle gare pubbliche. Determinante sarà la capacità degli operatori a rispondere con un’offerta ampia e di elevata qualità, sostenuta da un percorso di innovazione e certificazione dei propri prodotti e delle proprie competenze. La sfida della lotta ai cambiamenti climatici è globale, e impone al settore un enorme sforzo per adattare i milioni di edifici esistenti e trasformarli in “net zero energy buildings” entro il 2050. La rete contribuirà quindi a qualificare gli operatori veneti e a diffondere il loro valore a livello globale, mediante la partecipazione aggregata ai principali eventi internazionali.

 

ICT for Smart and Sustainable Living

La rete ICT for Smart and Sustainable Living, ponendo l'ambiente e la persona al centro dei processi di design e di sviluppo tecnologico, mira alla creazione di ambienti intelligenti e sostenibili nei quali la vita acquisti qualità, sicurezza e benessere. Tali luoghi includono principalmente la casa, l’ambiente urbano, il luogo di lavoro che grazie all’effetto abilitante delle ICT (reti e sensori, tecnologie mobili, automazione e domotica, intelligenza artificiale e machine learning) verranno interconnessi e resi capaci di supportare autonomamente le persone, in particolare quelle più fragili (anziani e disabili), nelle diverse attività quotidiane. Sostenibilità ambientale ed energetica, nei processi di sviluppo e nel prodotto, sostenibilità sociale, cognitiva e fisica dei servizi e delle funzionalità offerte sono quindi il denominatore comune per la rete dello smart and sustainable living. La proposta si inserisce nell'ambito del Sustainable Living, ma ha interessanti potenziali collegamenti ai temi delle Creative Industries e dello Smart Manufacturing. Il tema degli ambienti di vita sostenibili viene affrontato nella sua complessità. L'approccio è quello della progettazione centrata sull'utente e la strategia quella di immaginare sistemi tecnologici distribuiti interconnessi e capaci di dialogare e di rendersi utili reciprocamente. Si vogliono creare azioni di progettazione e sviluppo di nuovi prodotti "living" attivando sinergie comuni di ricerca industriale e di innovazione di sistema partendo dal tessuto imprenditoriale di eccellenza presente.

 

Creative Industries

EUTEKNOS

La RIR fa riferimento ad un comparto artistico tradizionale, composto da imprese piccole e artigianali, con l'obiettivo di accrescere la dimensione creativa e di operare nell'industria artistica e nei mestieri d'arte veneti che sono l'espressione del made in Italy sui mercati internazionali. Si propone di promuovere e sviluppare il connubio tra rilevanza storica e culturale propria delle produzioni artistiche odierne e quelle forme d'innovazione che affrontano l'aggiornamento estetico-funzionale dei manufatti, l'integrazione nei processi tradizionali delle tecnologie digitali, l'esplorazione di nuovi ambiti merceologici, la creazione di reti produttive, informative e commerciali, al fine di rilanciare l'applicazione delle forme dell'arte agli oggetti d'uso comune o alle strutture moderne, per valorizzare il “Prodotto Italiano” ed innescare un processo sistemico di rinnovamento integrato a strategie di place branding.

 

FACE Design

La Rete FACE Design – Fashion Creative and Design Driven Industries intende contribuire al potenziamento di imprese appartenenti a settori e ambiti ascrivibili al Made in Italy, dal tessile e abbigliamento, calzatura all’arredamento, illuminazione e design in senso lato.

Sarà utilizzato un duplice approccio:

a) pluri settoriale e trasversale, al fine di elaborare nuovi processi progettuali, produttivi, comunicativi e distributivi capaci di far agire le imprese in una dimensione internazionale;

b) Verticale, rispetto alle diverse filiere che compongono l’aggregazione e investendo su ricerca e sviluppo, tecnologie, innovazione e capitale umano, utilizzando le tecnologie digitali quali abilitatori di nuove value chain e modelli di business.

 

SMARTLAND - Smart Destinations in the Land of Venice, Mission 2026

La rete innovativa regionale “SMARTLAND – Smart Destinations in the Land of Venice, Mission 2026” intende catalizzare e abilitare un “ecosistema digitale di business” in Veneto (EDBV) per innovare la capacità delle imprese e del territorio di generare e distribuire il valore. Opererà a livello multisettoriale per la valorizzazione del territorio veneto, a partire dal comparto turistico che rappresenta una base dinamica e trasversale per sviluppare i modelli di valorizzazione dell’offerta. Dalle imprese agroalimentari, manifatturiere, artigianali e del commercio, agli operatori della cultura, del turismo ricettivo, d’intermediazione, sino ai trasporti, ai servizi informatici e formativi, di marketing, i servizi bancari e finanziari, gli incubatori di impresa, sono tutti operatori comunque interessati ed orientati a processi di innovazione strategica, in chiave di sistema, per proporre a un mercato ampio e articolato esperienze e servizi nuovi e innovativi per segmenti di consumatori, che non sono più solamente meri fruitori, ma diventano veri e propri co-creatori dell’offerta. La rivoluzione digitale, accelerata dalla pervasività del mobile e dalla elaborazione dei Big Data, porta a una rapida evoluzione delle aspettative del cliente, sempre più interessato a personalizzazioni e configurazioni “dinamiche”, rispetto a scelte “obbligate” all’interno di un’offerta di prodotti/servizi “statica”. In un contesto, dunque, largamente interconnesso, gli scenari competitivi possono essere efficacemente governati dall’elaborazione dei dati focalizzata sui bisogni degli utenti e dei potenziali clienti.

 

CENTRI INTERUNIVERSITARI DI RICERCA

CeSPitA centro interuniversitario di ricerca Centro Studi sulla Pittura Antica

Iuav ha aderito nel 2017 alla istituzione del centro interuniversitario di ricerca Centro Studi Sulla Pittura Antica (CeSPita) tra le Università di Bologna, e le Università di Modena e Reggio Emilia, di Parma, di Torino, di Trieste, Iuav di Venezia, di Firenze, di Napoli L’Orientale e Napoli Federico II, al fine di promuovere, coordinare, attuare e valorizzare ricerche e studi sulla pittura antica, nonché iniziative, permanenti o temporanee, volte alla migliore fruizione del patrimonio culturale ad essa pertinente, con particolare attenzione per la creazione di reti di collaborazione interdisciplinari e alla promozione di attività di alta formazione, nonché di stabilire ed alimentare un costruttivo dialogo fra archeologi, storici, storici dell’arte, archeometri, restauratori ed esperti di documentazione e comunicazione.

 

 

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