







Il complesso edilizio dei Tolentini, in prossimità di Piazzale Roma, è la sede storica di Iuav e ospita le strutture di governo dell’Ateneo e la Biblioteca. Il portale di ingresso, su progetto di Carlo Scarpa, è il simbolo della Scuola Iuav
Storia
Il complesso edilizio dei Tolentini si trova in prossimità di Piazzale Roma e comprende il convento della chiesa omonima e alcune aree confinanti, come l’ingresso, la casetta ex Palma (acquistata nel 1968 e restaurata nel 1977 dall’ufficio tecnico dello Iuav) e un padiglione costruito nel 1962 dal genio civile.
Il progetto complessivo della chiesa e del convento si deve a Vincenzo Scamozzi, che lavorò per i committenti padri Teatini fino al 1599; il complesso fu poi portato a termine (1602) dagli stessi Teatini.
Il convento è tipologicamente riconoscibile dagli elementi che lo compongono: chiostro con porticato su pilastri, celle su tre lati del primo piano, refettorio posto al margine del chiostro. Il secondo piano ha spazi di più ampio respiro e un raro esempio di percorso aereo cinquecentesco, forse ideato dallo Scamozzi.
Il convento fu chiuso per leggi napoleoniche nel 1810, e da allora conobbe svariati usi: caserma per tutto l’Ottocento, distretto militare dopo la Prima Guerra Mondiale, contenitore ad uso del conte Volpi durante il periodo fascista. Nel 1946 diede ospitalità agli esuli giuliano dalmati. Nel 1952 alloggiò gli alluvionati del Polesine. Nel 1958 il demanio dello stato, proprietario dell’ex convento, mise a disposizione dello Iuav l’immobile e avviò alcuni lavori (ad opera del genio civile).Le opere di ristrutturazione dell’intero complesso si svolsero tra il 1960 e il 1965, con il progetto e la direzione dei lavori dell’architetto Daniele Calabi e dell’ingegnere Mario Bacci.Nel 1985 l’area dell’ingresso, acquisita per cessione gratuita nel 1979, fu trasformata, su un progetto di massima di Carlo Scarpa, con la direzione dei lavori dell’architetto Sergio Los e il calcolo strutturale dell’ingegnere Carlo Maschietto.
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