Venezia futura. Venezia “distopica”
L'aggravarsi e il cronicizzarsi del fenomeno dell'acqua alta e le previsioni sull'innalzamento del medio mare pongono Venezia sul fronte dell’emergenza climatica.
Dal punto di vista della ricerca, la Laguna
offre un caso studio capace di mettere in luce le conseguenze distopiche di
tendenze la cui portata non sembra ancora adeguatamente valutata e compresa.
Sul fronte delle politiche, analogamente, importanti discontinuitā appaiono
urgenti sebbene la loro natura – progettuale, economica, gestionale –
stenti ancora a trovare una chiara fisionomia.
Venezia diviene in questo modo luogo
privilegiato di scenari estremi e di altrettanto estreme soluzioni e progetti,
di visioni radicali rese possibili dal collasso ecosistemico
e di una progettualitā dalle inedite ambizioni.
Le prospettive di ricerche che si aprono sono
molteplici:
– L'intreccio tra crisi climatica e il
modello grandi opere. Quale lo scenario futuro dell’ecosistema lagunare?
Come immaginare strumenti, politiche e investimenti adeguati al cambiamento
climatico?
– Quale il futuro produttivo per Venezia? Come ripensare un modello di
cittā sempre pių legato al turismo? Č possibile per la
cittā sfuggire a uno scenario di cittā completamente o ampiamente mercificata?
– Venezia č un segno che popola opere
d’arte, immagini commerciali, prodotti di cultura popolare. Questo segno,
da oltre un secolo, abita un doppio registro, quello dello splendore e della
ricchezza da una parte, quello della decadenza, del disfacimento, della morte,
dall'altro. Di fronte a ciō, la crisi climatica potrebbe imporre un cambio di
orizzonte: come influisce il tema del limite della biosfera sul modo in cui il
segno Venezia viene proposto tanto nelle arti quanto nei prodotti commerciali e
nella cultura pop?
– Venezia e i movimenti sociali contro
la crisi climatica. A fronte di un progressivo spopolamento del centro storico,
Venezia mantiene una vivace rete di movimenti, alcuni dei quali si riconoscono
nell’esperienza dei comitati ambientalisti. Quali mutazioni, quale
lettura teorica, quali iniziative concrete questi movimenti stanno mettendo in
campo di fronte alla crisi climatica? Possono rappresentare un caso importante
a livello nazionale ed internazionale?
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