Antonia Anna Ferrante
Č titolare di un assegno di ricerca in culture del progetto per sviluppare una ricerca intitolata “Chthulucene. L’arte di abitare la Terra dannata”. Il progetto mira a sviluppare una compostiera pratica e teorica in cui ripensare le Environmental Humanities con i contributi dei gender, queer and postcolonial studies. Ha un dottorato di ricerca in Studi Culturali e Postcoloniali all’Universitā L’Orientale di Napoli, č membro del comitato scientifico del Centro di Studi Postcoloniali e di Genere, tra le fondatrici della “Technocultures Research Unit” e parte del network “Ecologie Politiche del Presente”. Ha pubblicato la sua monografia intitolata “Pelle Queer Maschere Straight. Il regime di visibilitā omonormativo oltre la televisione” e ha curato il volume collettivo “Femminismi Futuri. Teorie, Poetiche, Figurazioni”.
She holds a postdoc
fellowship in cultures of the project to develop a research entitled
“Chthulucene. The art of living on the wretched Earth ". The project
aims to develop a practical and theoretical compost pile in order to implement
Environmental Humanities with contributions from gender, queer and postcolonial
studies. She was awarded a PhD in Cultural and Postcolonial Studies at
L’Orientale University of Napoli; she is a member of the scientific
committee of the Center for Postcolonial and Gender Studies, and one of the
founders of the Technocultures Research Unit, and part of the Political Ecology
of the Present network. She has published her essay entitled “Pelle Queer
Maschere Straight. The homonormative regime of visibility beyond television
” and co-edited the collective volume“ Future Feminisms. Theories,
Poetics, Figurations".
pubblicazioni
Curti, Lidia, Ferrante, Antonia Anna e Vitale Marina (a cura di) (2019) Femminismi futuri. Teorie poetiche fabulazioni, Roma: Iacobelli editore.
Ferrante, Antonia Anna (2019) “Sesto sento transfemminista. Di telepatia in questo mondo nei guai”, Curti, Lidia, Ferrante, Antonia Anna e Vitale Marina (a cura di) (forth) Femminismi futuri. Teorie poetiche fabulazioni, Roma: Iacobelli editore.
Ferrante, Antonia Anna (2020) “Cruising Sense8. La frocianza non č ancora qui” in Caruso A., QueerGaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno Milano: Asterisco edizioni.
Ferrante, Antonia Anna (2020) “King Kong spas 'o balcon. Oppure del prendersi gioco dei generi” in Bono P. e Crispino A. M., Comiche Roma: Iacobelli editore.
Ferrante Antonia Anna (2019) “Biopower is the New Black: Gender Refractions and Reflections Between Panopticon and Television” in Iperstoria. Journal of American and English Studies. Issue 14 – Fall/Winter
Ferrante, Antonia Anna (2019) postfazione “Le promesse delle divinitā ctonie. Farsi compost in questo mondo nei guai” in Haraway D., Le promesse dei mostri. Roma.
Ferrante, Antonia Anna (2019) Pelli queer maschere straight Milano: Mimesis.
Ferrante, Antonia Anna (2018) “SCUM, la pratica per cogliere il bersaglio” in Fabiani A. Arcara S. Soggetti Situati. Pisa: Edizioni ETS.
Ferrante Antonia Anna (2017) “Biopower is the new black, again. Queer bodies beyond bars” in Van Puymboeck, Journal of Diversity and Gender Studies. DiGeSt Volume 4 Issue 1 & 2
Ferrante Antonia Anna, Terracciano Roberto (2017) “S.Kins. Tecnologie Affetti e Noi” in Chambers, Curti, Quadraro, Ritorni Critici. Milano: Mimesis.
Ferrante, Antonia Anna (2017) “Super Troopers. The Homonormative Regime of Visibility in RuPaul’s Drag Race”. In Brennan N., Guedelunas D., RuPaul’s Drag Race: Shifting the Visibility of Drag Culture and the Boundaries of Reality TV, London: Palgrave Macmillan.
Acquistapace, Alessia, Arfini, Elisa, De Vivo, Barbara, Ferrante, Antonia Anna, Polizzi, Goffredo (2016) “Tempo di essere incivili. Una riflessione terrona sull'omonazionalismo in Italia ai tempi dell'austerity” in Il genere tra il neoliberismo e il neofondamentalismo, Verona: Ombrecorte.
Ferrante Antonia Anna (2016) “Elena e Modesta oltre l’ambivalenza.: un esercizio di lettura contra-sessuale” in Crispino A.M., Vitale M. Dell'ambivalenza. Dinamiche della narrazione in Elena Ferrante e Goliarda Sapienza, Roma: Iacobelli editore.
Ferrante, Antonia Anna (2015) “In Drag We Trust: Queer Bonds and Normative Drives in RuPaul’s Drag Race” in Stanimir Panayotov and Ana Koncul (Eds.), Proceedings from the Summer School for Sexualities, Cultures and Politics 2014, Belgrade: IPAK.Center.
Ferrante, Antonia Anna (2014) “Homo Skin, Hetero Masks. A Representation
of Italian Homonationalism”. LES Online, Vol. 6, No 1.
responsabili scientifici
assegno
Annalisa Sacchi e Gabriele Monti
titolo tema della call
titolo progetto assegno
Chthulucene. L’arte di abitare la Terra dannata.
Chthulucene. The art of living
on the wretched Earth
abstract progetto
Il Progetto mira a produrre una “compost box” nella quale porre i contributi pratici e teorici che ricostruiscono la partecipazione e l’innovazione delle epistemologie queer e femministe nella negoziazione di nuove socio-ecologe, cosė come si stanno sviluppando nel campo transdisciplinare delle Environmental Humanities e produrre pensiero e pratiche trasformative sulla relazione tra corpi, ambiente e tecnologie. Nel suo Libro seminale per le Environmental Humanities, Staying with the trouble Haraway supera le sue stesse teorie sul postumano proponendo il compost come frattura epistemologica. Inter-penetrare questo assemblaggio č necessario per non riprodurre binomi quali condizioni biologiche e discorsi tecnoscientifici, natura/cultura, scienza/poesia, ma per provare a comprendere l’organizzazione stratificazione di materie, relazioni, culture ed economia. Cosa significa farsi compost? Qual č il valore ermeneutico di tale proposta? Come puō essere utile in processi di policy making? Cosa produce la pratica dello scarto? Come possiamo disegnare nuove mappe relazionali con l’umano il non umano, il vivente e il macchinico? Come queste relazioni cambiano l’ambiente? I contributi raccolti saranno raccolti e fermenteranno in una compostiera online, su di una piattaforma virtuale, dove contributi che si esprimono attraverso diversi linguaggi – saggi, racconti, podcast, arte visuale, registrazioni di performance – saranno resi disponibili in un archivio fluido. Grazie a piattaforme specifiche, persone interessate non solo per la ricerca, potranno consultare, interagire e muoversi nell’archivio in un viaggio non lineare, rompendo la stratificazione del sistema disciplinare, la gerarchia dei linguaggi, esattamente come un verme si muove in una vera compostiera.
The project aims to produce
a “compost box” in which to settle theoretical and practical
contributions to reconstruct the participation and innovation of feminist and
queer epistemologies to the negotiation of new socio-ecologies, as they are
developed in the transdisciplinary field of Enviromental Humanities and to
produce transformative speculation and practices about the relationship between
bodies, environment and technologies.
In her seminal book for
Environmental Humanities, Staying with the trouble Haraway overcomes posthuman
theories proposing “compost” as epistemological fracture.
Inter-penetrating these assemblages is necessary not to reproduce the dichotomy
between biological conditions and techno-scientific discourses, or
culture/nature, science/poetry, but to try to understand the
organization/stratification of matter, relationships, culture, economy.
What does it mean becoming
compost? What is the hermeneutic value of this proposal? How it can be useful
in policy making? What does the scraps’ practice produce? How may
we draw "new relationship maps" with human, non-human, living and
machinic? How does these relationships change the environment? These
contributions will be “collected” and will ferment on an online
compost box, a virtual platform, where different languages – essays,
fiction, podcasts, visual art, performance records – will be available in
a fluid archive. Thanks to specific technologies, the researcher, stakeholders
and publics will consult, interact and move in the archive in a non-linear
journey breaking the startifications of disciplinary system and languages, as a
worm proceed in an actual compost box.
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