Vesper No. 3 | Nella selva | Autunno-inverno 2020
Barbara
Boifava
Il
selvatico come arte
Negli studi sull’idea di natura che permea la cultura americana
dei primi anni Settanta del secolo scorso, Halprin viene spesso definito come
pioniere per la sua capacitą di rendere palpabili i processi della natura e di
accogliere l’estetica della wilderness nel progetto di paesaggio.
Il suo intervento all’ottava conferenza biennale dedicata alla wilderness,
tenuta a San Francisco (California) nel marzo 1963, introduce una nuova
concezione ambientale e una inedita percezione creativa della natura tradotte
nella progettazione dello spazio urbano, ma soprattutto esplicita la profonda
convinzione che la conservazione della natura incontaminata possa essere
garantita solo da un’accorta pianificazione delle cittą. La questione
urbana si arricchisce di una nuova poetica della natura che promuove una
crescita armoniosa della dimensione metropolitana, fondata su un riconosciuto
paradigma ecologico e su un’estetica funzionale che permettono di
conferire un rinnovato e pił efficace significato allo spazio aperto nella
forma propria di spazio pubblico.
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