Vesper No. 3 | Nella selva | Autunno-inverno 2020
Sara Marini
Nella
selva
La selva torna sia come immagine, capace di riassumere i caratteri dei
luoghi e le modalitā di attraversamento degli stessi, sia come realtā:
l’avanzata dei boschi in alcuni territori e la presenza di aree selvagge
e selvatiche in città sono fatti concreti e in continua espansione.
I due piani di lettura della selva, quello che la assume come
figurazione per interpretare il reale e quello che la analizza come spazio
evidente, chiedono la codifica di strumenti e modi per abitare questo luogo
ignoto.
Il ritorno della selva segna il ritorno di un nuovo senso
dell’“arcaico”, di una ennesima commistione tra
l’architettura e la terra, un connubio consapevole del conflitto tra
ragione e perturbante, tra avventura e comfort, tra memorie di città e
modalitā di vita proprie del bosco. Il termine “selva” connota
precise e concrete realtā e molteplici immaginari ma indica anche la possibile
traiettoria del tempo futuro quanto il rivolgimento verso un passato
lontanissimo: è una freccia la cui direzione stabilisce i connotati di un
nuovo possibile contrat naturel.
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