Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Vesper No. 1 | Supervenice | Autunno-inverno 2019

 

 

Fernando Quesada

Il super labirinto della comunità in esilio

 

Il ghetto nuovo di Venezia è una struttura architettonica di eccezionale chiarezza formale all’interno di un sistema complessivo di tre ghetti: vecchio, nuovo e novissimo. L’impianto planimetrico del ghetto nuovo è rimasto inalterato dalla sua fondazione a oggi, così si è prestato e si presta ancora a evocare l’alterità di una comunità sociale più o meno armoniosa. Ogni notte, per trecento anni, il ghetto è stato chiuso e sorvegliato dalla milizia marina nel canale che lo delimita. Presenta molte similitudini con altre zone residenziali della città costruite intorno a un campo: è un complesso molto compatto di abitazioni, sviluppato in verticale su un vuoto centrale. Tuttavia, ha sempre rappresentato un’anomalia nel tessuto urbano di Venezia a causa dell’altezza della cortina di edifici che lo definisce e della suddivisione interna degli spazi. Ciò ha reso il ghetto nuovo oggetto di desiderio per viaggiatori, cronisti e persino per i veneziani.

Il saggio supera l’apparente condizione caotica, spontanea, esotica e pittoresca del ghetto nuovo per leggerlo come una struttura architettonica altamente normata, densa di contraddizioni e rappresentativa del nomadismo che ha storicamente caratterizzato la cultura ebraica. Il ghetto nuovo si esprime in forma di super labirinto e si mostra al contempo anti-città e anti-architettura dell’esilio, rigido contenitore architettonico che permette di ordire complessi parametri alternativi di inclusione ed esclusione, cittadinanza ed esilio, significato sociale e forma architettonica.

 

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