Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

ricerche

 

Alessio Bortot

Stereotomia digitale: analisi storica e nuovi sviluppi della progettazione contemporanea

L’attività di ricerca presenta un duplice approccio, di tipo sia analitico-critico che proto-progettuale. Il focus della ricerca è il sapere stereotomico, ovvero quella serie di procedure e tecniche configurative della forma costruita, sviluppatesi in contesti corporativi fino al XVI secolo, e poi articolatesi nei trattati di architettura e costruzione, a partire dall’opera a stampa di Philibert de l’Orme. Più nel dettaglio, il progetto di ricerca intende interrogarsi sull’attualità della stereotomia, e di come gli approcci digitali alla progettazione contemporanea possano essere arricchiti da una conoscenza antica e sapienziale di natura fortemente tettonica. Il progetto di ricerca si avvierà con l’analisi geometrico-morfologica di due casi studio estrapolati dal repertorio di manufatti stereotomici e caratterizzati da congiunti lapidei opportunamente sbozzati per garantire la solidità strutturale dell’opera, grazie al mutuo contrasto dei conci che la compongono: la volta del vestibolo dell’Hôtel de Ville di Arles, realizzata nel 1676 da Jules Hardouin-Mansart (1646-1708), e la Vie de Saint-Gilles, costruita nel XII secolo, rispettivamente un elemento di copertura voltato ed un elemento di collegamento verticale. Le analisi geometrico-configurativa e statico-strutturale svolte su questi due casi costituiranno una sorta di protocollo interpretativo estendibile a tutti i monumenti rubricabili come stereotomici, impiegabile per la loro catalogazione, il loro studio e la loro conservazione. La seconda fase di ricerca indagherà la possibile reinterpretazione, in chiave contemporanea, del sapere stereotomico, capace di offrire, grazie alle nuove tecnologie CAD-Cam e alla modellazione parametrica, innovativi scenari in ambito progettuale. In particolare, si prevede lo sviluppo di algoritmi capaci di ottimizzare il processo costruttivo stereotomico, attraverso la creazione di modelli digitali informativi (modellazione H-BIM, acronimo di Heritage Building Information Model) incentrati sulle conoscenze acquisite grazie alla fase di ricerca storica di cui si è detto in exergo.

 

Francesco Bergamo

HODIE (Heritage Oriented Design of Integrated Environments)

Il progetto propone di indagare il ruolo, le tecniche e i metodi del disegno e della rappresentazione in relazione alle

nuove modalità di raccolta, produzione, elaborazione e stratificazione dei dati digitali, con particolare attenzione a quelli che interessano la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Se da una parte non si può prescindere da modelli teorici di frontiera, provenienti da diversi ambiti del sapere che si intersecano nel territorio ibrido delle digital humanities, dall’altra si intende metterli a confronto con gli attuali metodi della rappresentazione, a partire dal rilievo fino alla produzione di “mappe multidimensionali”, passando per la costruzione di database e impiegando le tecnologie più aggiornate, dalla fase di acquisizione a quella del progetto di rappresentazione, in sinergia con gli obiettivi e con le attività di IR.IDE.

Il caso studio che si propone di adottare come “laboratorio” per sperimentare, verificare e rendere accessibile un database integrato e interattivo esplorabile su più livelli (dalle mappature geografica, storica e tipologica sino alla fruizione immersiva di alcuni singoli oggetti) è quello delle prospettive architettoniche negli affreschi degli edifici veneziani: si tratta di un insieme dalle caratteristiche locali ma dalle strette relazioni col contesto italiano, solo parzialmente catalogato (cfr. per esempio i cataloghi sugli affreschi delle Ville Venete), che offre inedite possibilità di esplorazione delle nuove teorie e tecnologie al servizio dell’heritage.

 

 

 

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