Sono contratti di collaborazione attribuiti attraverso una selezione comparativa, per titoli e colloquio, a giovani studiose e studiosi in possesso di titolo di laurea magistrale e/o dottorato di ricerca, e di un curriculum idoneo a svolgere progetti di ricerca.
L'attività di ricerca si svolge con la supervisione di un responsabile scientifico.
Gli assegni di ricerca sono previsti dall'art. 22 della Legge 240/2010 e normati dal Regolamento interno per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca (decreto rettorale 6 ottobre 2022 n. 579).

La durata minima per un incarico di assegnista di ricerca è di un anno. La durata complessiva, compresi gli eventuali rinnovi, non può comunque essere superiore a 6 anni, a esclusione del periodo in cui l’assegno è stato fruito in coincidenza con il dottorato di ricerca, nel limite massimo della durata legale del corso.

Lo schema di bando definisce i contenuti dell’attività di ricerca, il docente responsabile della ricerca stessa, la durata dell’assegno e l’eventuale possibilità di rinnovo.
I criteri di valutazione e gli indicatori sono presi dai bandi finora pubblicati, e possono essere utilizzati come indicazione di base.