Una giornata di confronto e sperimentazione a Venezia
Ottanta partecipanti, imprese del territorio, rappresentanti di università, enti locali e associazioni di categoria: si è svolta con grande partecipazione giovedì 12 giugno 2025, a palazzo Badoer, la giornata dedicata a Material Exploratory, progetto di ricerca promosso dall’Università Iuav di Venezia e finanziato nell’ambito dei fondi Ricerca 2024 – Linea 2 del Dipartimento di Culture del progetto.
L’evento ha riunito attorno a un obiettivo comune designer, ricercatori, aziende e stakeholder: esplorare il potenziale progettuale dei materiali di seconda generazione – provenienti da riuso e riciclo di rifiuti e sottoprodotti – e valorizzare le filiere virtuose del contesto produttivo del Nordest.
Dopo i saluti istituzionali da parte di Raffaella Fagnoni (coordinatrice del centro studi CTRL+J(UNK) LAB), Francesco Musco (direttore della ricerca Iuav) e Alberto Bassi (presidente del cluster Made in Italy), Annapaola Vacanti, co-responsabile scientifica del progetto, ha presentato un database inedito che raccoglie oltre 100 materiali circolari, mappandone l’origine, i processi di trasformazione e gli utilizzi nel contesto territoriale.
La giornata si è articolata in due panel tematici. Il primo, moderato da Stefania Tonin, ha messo a confronto associazioni di categoria ed enti sui nodi normativi e organizzativi della sostenibilità. Sono intervenuti: Marina Spiazzi (Confindustria Veneto Est), Stefania Tesser (ARPA Veneto), Roberto Paladini (CNA Venezia), Davide Crippa (Euteknos – RIR).
Il secondo panel, guidato da Raffaella Fagnoni, ha dato voce a quattro imprese che integrano materiali di scarto nei propri processi produttivi: Alisea (Susanna Martucci), Mixcycling (Marco Vigato), Stone Italiana (Silvia Dalla Valle), Tecnica Group (Marco Meggiolaro). Dal confronto è emersa in particolare l’urgenza e la disponibilità condivisa di costruire sinergie strutturate tra aziende, istituzioni e ricerca.
In chiusura, Pietro Costa ha introdotto gli output del progetto, tra cui:
– una piattaforma digitale con il portfolio dei materiali circolari del Nord-est, contenente schede biografiche, mappature geografiche e flussi trasformativi dei materiali;
– un prototipo di materioteca immersiva in Mixed Reality, sviluppato con Metagate e Davide Anzaldi, che ha coinvolto i partecipanti in un’esperienza sensoriale interattiva basata su campioni fisici di quattro diversi materiali di seconda generazione: zantech® (Alisea), Crush® (Favini), revéro™ (rehub) ed Eco-liner by Recycle Your Boots™ (Tecnica Group).
Accanto all’esperienza immersiva, la mostra ha presentato in forma fisica le “biografie” dei materiali disponibili sulla piattaforma digitale, accompagnate da campioni di materiali e prodotti forniti dalle imprese partecipanti, e da narrazioni visuali e dati aggregati esplorabili grazie a una data visualization dinamica.
L’evento si è concluso con un momento conviviale nel giardino di palazzo Badoer, confermando il valore del progetto come spazio di incontro tra accademia e mondo produttivo.
Material Exploratory proseguirà nei prossimi mesi con nuove iniziative, grazie a un ulteriore finanziamento ottenuto attraverso i fondi di Ricerca 2025 – Linea 2 del Dipartimento di Culture del progetto. L’obiettivo è sviluppare e pubblicare online il database, portare avanti la progettazione del prototipo immersivo, e rafforzare la rete costruita, attivando nuove forme di collaborazione tra accademia, imprese e territorio.
Responsabilità scientifica e curatela: Pietro Costa, Raffaella Fagnoni, Annapaola Vacanti
Ricerca, analisi e visualizzazione dei dati: Anna Bego, Michele De Chirico
Mixed Reality: Martin Romeo, con Metagate e Davide Anzaldi
Grafica, motion e web design: Alessandro Bulegato, Carlo Turri
Allestimento: Gianfranco Vasselli
Comitato scientifico: Davide Crippa, Giuseppe Emmi, Denis Maragno, Simone Spagnol, Stefania Tonin