The exposed body

Il XXI secolo si connota come il tempo in cui il corpo viene reso visibile come mai prima nella storia. Attraverso la presenza fisica, la fotografia, i film, mezzi elettronici e realtà virtuale, le maniere in cui la persona risulta esposta sono sempre più numerose e talvolta invadenti. Una vasta letteratura filosofica ha iniziato da tempo a riflettere sulla corporeità, ma non ancora in modo approfondito sul “corpo esposto”.

Le arti registrano questo cambiamento e ci propongono quantomeno delle domande: la fisicità in carne e ossa deve o può essere recuperata, magari attraverso interventi performativi anche radicali?

Questa massiccia dose di visibilità fisica, anche se attraverso mezzi virtuali, cambia il nostro modo di essere rendendoci più sensibili al nostro modo di apparire?

Dovremmo forse recuperare un uso critico della fisicità e della sensorialità, per esempio attraverso lo sviluppo di opere sonore o di interventi tesi alla relazione interpersonale?

La giornata di studi intende essere l'inizio di una riflessione su questi temi, che prevede uno sviluppo futuro da concretizzarsi in un volume, e che nella sua parte di lectures e incontri è diretto agli studenti della Scuola di Dottorato dell'Università Iuav, in particolare a quelli del nuovo ambito di Arti Performative, Visive e Moda. 

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