Venezia, 19 aprile 2013
COMUNICATO STAMPA
Jean François Niceron. |
mostra
a cura di Agostino De Rosa & Imago Rerum
Università Iuav di Venezia
22 aprile > 31 maggio 2013
Spazio espositivo “Gino Valle”
cotonificio veneziano
Dorsoduro 2196 Venezia
inaugurazione: lunedì 22 aprile
alle ore 18 visita guidata alla
mostra, a cura del prof. Agostino De Rosa
COMUNICATO
STAMPA
La mostra affronta, per la prima volta in
ambito scientifico mondiale, l’opera prospettica e artistica del Padre
minimo Jean François Niceron (1613-1646), le cui opere si offrono oggi come
straordinarie sciarade: in biblico tra rigore matematico e gusto per il
meraviglioso e lo stupefacente.
Autore di due trattati divenuti pietre miliari negli studi sulla prospettiva
seicentesca (La perspective curieuse
e il Thaumaturgus opticus), impegnato
nei dibattiti dei più importanti circoli culturali e scientifici tra Francia e
Italia, Niceron fu affascinato per tutta la sua esistenza dall’idea che
nella natura si nascondesse un codice segreto divino di cui la matematica, e in
primo luogo l’ottica, potevano farsi interpreti,
La mostra ricostruisce, attraverso un’analisi molto dettagliata, il mondo
espressivo di Niceron, seguendo l’affascinante interpretazione degli
schemi retorici presenti nel suo trattato; attraversa virtualmente il complesso
degli spazi che ospitano le anamorfosi "gemelle" dei Padri Niceron e
Maignan e ne comprende il valore iniziatico; percorre i sentieri della
corrispondenza romana e francese dell’autore; e infine indaga i segreti
politici e ottico-geometrici dei suoi giochi, inquadrabili nella poetica del
dubbio elaborata da René Descartes.
Le ricostruzioni (fisiche e virtuali) raccolte in questa mostra, mai come in
questo caso, mostrano come nella parola illusione
(in ludus) si nasconda una componente giocosa, esercitata da Niceron al confine
tra arte e scienza.
per
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La mostra è preceduta, il mattino, dal seminario
internazionale
Rappresentazioni alle soglie del vuoto:
estetiche della sparizione
lunedì 22 aprile, ore 10
Palazzo Badoer, aula Tafuri
a cura di Agostino De Rosa e
Giuseppe D’Acunto
Università Iuav di Venezia & Imago
rerum
intervengono:
Alberto Ferlenga, Direttore della
Scuola di Dottorato Iuav
Alberto Pérez-Gómez, McGill
University
Phenomenological Depth and Representation in the works of Lequeu and Duchamp
Paolo
Spinicci, Università degli studi di Milano
I limiti dell'immagine. L'anamorfosi e il nesso figurativo
Angela Vettese, Università Iuav di
Venezia
L'incapacità dell'opera di sparire - tra poetiche concettuali e permamenza del
desiderio di immagini
Renato Bocchi, Università Iuav di
Venezia
La materia del vuoto. Dalle “disoccupazioni” di Jorge Oteiza alle
“delocazioni” di Claudio Parmiggiani, verso una fenomenologia dello
spazio architettonico
Kosme María de Barañano, Facultad de
BBAA de Alte, Spagna
Relaciones de luz y de silencio,espacios sonoros
Agostino De Rosa, Università Iuav di Venezia
Danzando sul baratro: prospettiva come scacco della visione
Gian Giuseppe Filippi, Università Ca’ Foscari, Venezia
Dal mandala allo yantra: la via verso il vuoto
Giuseppe
D’Acunto, Università Iuav di Venezia
Un percorso di luce
Ufficio stampa Iuav
tel 041.257.1826 / 1414 /
1856