Chiara Davino
Parole chiave
Processi immunitari, crisi, pratiche di resistenza, abitare, piattaforme digitali.
Progetto di ricerca
La relazione tra crisi congiunturali,
organiche, strutturali ed epocali dei sistemi globali e egemonici odierni emerge
con evidenza durante la pandemia SARS-CoV-2. COVID-19 è un sensore che
visualizza nitidamente il paesaggio emergenziale natural-culturale diffusamente
distribuito a livello globale; ed è un’alterità invisibile che,
insediandosi nei corpi politici e sociali, consolida ulteriormente, e alle
diverse scale, politiche socio-spaziali preventive, esclusive e militari.
A partire dall’interpretazione della società moderna e contemporanea come
“prodotto di meccanismi immunitari” (Esposito, 2002) – agiti contro
un’alterità intesa sempre in chiave antagonistica e portatrice di rischio
–, il progetto di ricerca si propone come lettura interdisciplinare dei
meccanismi immunitari che trasformano le forme collettive dell’abitare
contemporaneo. Il progetto lega alle operazioni di rappresentazione, e di
assunzione di posizione che ne derivano, l’indagine analitica urbana e
sociologica dei processi politici osservabili alla scala territoriale.
Eterogenee forme di visualizzione (displaying) dell’alterità in
chiave antagonistica vengono veicolate nei paesaggi mediali analogici e
digitali sotto forma di mitologie immunitarie (distorsioni concettuali
per specifici fini politici) prodotte e riprodotte dalla macchina mitologica
(Jesi, 1976). Tali visualizzazioni e mitologie trovano corrisponenza spaziale,
alla scala territoriale e urbana, nei processi di bordering (nei
quali rientra la militarizzazione non solo delle frontiere nazionali e
transnazionali ma anche della società civile in generale); alla scala sociale,
ne deriva l’atomizzazione delle forme di alleanza dei corpi e la negazione
dell’apparizione di questi attraverso cui lo spazio comune politico viene
abitato. Vengono analizzate, a partire da diversi casi, forme comunitarie di
pratiche di resistenza tanto nello spazio fisico quanto in quello digitale.
Metodologia adottata ed articolazione del lavoro
In continuità con l’avvio di questo studio, discusso nel marzo 2019 presso l’Università Iuav di Venezia (tesi di laurea magistrale in Architettura e Culture del progetto: Panico. Letture di campi post 11 settembre, relatrice: Laura Fregolent; correlatore: Pierluigi Musarò), la ricerca approfondisce, da un punto di vista teorico e analitico, la lettura degli stati di eccezione e di emergenza che trasformano le forme dell’abitare contemporaneo (arco temporale di riferimento 2001-2020). E amplia, al contempo, le modalità di indagine della sua prima parte attraverso una fase di sperimentazione e di confronto diretto con realtà presenti nel territorio italiano (attraverso la collaborazione con ASDI Associazione Dimore Storiche Italiane).
Dopo aver assunto, nel precedente lavoro, il punto di vista dell’istituzione per leggere le trasformazioni urbane e territoriali in chiave securitaria, in questa fase della ricerca si è adottato il punto di vista delle realtà comunitarie, focalizzandosi sulle odierne forme e pratiche di resistenza ad un ordine securitario, esclusivo e immunitario (tra le realtà investigate, il progetto europeo Atlas of Transition).
Si sono indagati il concetto di alterità, nelle sue forme di concettualizzazione umana e non-umana e di rappresentazione-displaying, nonché i processi di costruzione e diffusione di mitologie immunitarie nei paesaggi mediali – indispensabili al consolidamento del contesto emergenziale europeo negli ultimi due decenni.
Una raccolta di dati trasversale ha permesso di argomentare gli assunti teorici e produrre un apparato grafico di supporto alla lettura dei processi immunitari lungo le frontiere europee (progressivo incremento dei provvedimenti di notifica all’Aquis di Schengen per la reintroduzione dei controlli alle frontiere; progressivo incremento del carattere militare delle operazioni europee e internazionali di difesa della “frontiera Mediterraneo”). Parallelamente, sono stati studiati processi partecipativi comunitari di reazione e di resistenza a tale condizione di crisi che abitano, o hanno abitato, la dimensione esclusivamente fisica o digitale, o entrambe.
A questa parte di ricerca teorica e analitica, si è affiancata una sperimentazione pratica che ha attivamente coinvolto l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI), che ha tra i suoi scopi prioritari la diffusione della cultura dell’abitare legata al patrimonio architettonico, artistico e paesaggistico delle dimore e dei siti storici in Italia. Oggetto della collaborazione è stata la progettazione della piattaforma digitale ADSI, articolata in diverse fasi: realizzazione del wireframe e del mockup, studio di fattibilità, stima dei costi di realizzazione e di gestione, individuazione dei professionisti necessari per la realizzazione. Tale progetto ha permesso di ampliare, attraverso una sperimentazione diretta, gli assunti teorici legati alle possibilità dell’abitare comunitario nello spazio digitale e ha inoltre permesso di ripensare il concetto stesso di abitare, proprio dell’Associazione, riconcettualizzandolo anche come agire collettivo attraverso la proposta di una rete di collaborazioni tra l’Associazione e altre realtà presenti nel territorio.
Per approfondire ulteriormente il tema
dell’azione collettiva e delle pratiche di resistenza agli eterogenei
processi di immunizzazione in atto, ho partecipato all’International
Summer School Performing resistance.
Dialogues on arts, migrations,
inclusive cities
(16-20 giugno 2020) del progetto europeo “Atlas of Transition. New
Geographies for a Cross-Cultural Europe” (Emilia Romagna Teatro
Fondazione, Dipartimento di Sociologia e diritto dell’Economia
dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, Cantieri Meticci).
Nel febbraio 2020 sono inoltre risultata vincitrice di una posizione per l’European
Training Course Erasmus+
Citizenship Reloaded: digital citizenship (and tools) for a new
European citizenship (16-21 marzo 2020, Roma), che è tuttavia
stato riformulato in formato digitale e rimandato (14-19 dicembre 2020). Il
programma è finalizzato all’acquisizione di conoscenze e abilità relative
agli ambienti digitali e all’impatto sulle dinamiche sociali e politiche
di questi – aspetti perfettamente in linea con alcuni degli assunti del
progetto di ricerca.
Parallelamente alle diverse attività, la disseminazione in itinere dell’indagine
e delle sue principali tematiche (stato di emergenza in Europa; uso delle
piattaforme digitali durante stati di crisi; consolidamento dell’on-life
nell’emergenza COVID-19; pratiche di resistenza ai processi securitari) ha
permesso il confronto con eterogenei comitati scientifici e accademici,
nazionali e internazionali.
Gli aspetti teorici formulati nella ricerca confluiranno all’interno di una
pubblicazione alla quale hanno contribuito docenti e dottorandi di diversi
atenei e settori scientifico-disciplinari. Nel volume sono affrontati, a
livello teorico e analitico, i processi di immunizzazione spaziale e sociale, in
Europa e in Italia negli ultimi due decenni, con particolare focus sull’emergenza
SARS-CoV-2. Attraverso il confronto diretto con due diverse realtà comunitarie
si sono indagate le possibilità di abitare lo spazio sociale come forma di resistenza
allo stato di crisi contemporaneo.
Risultati
Un nuovo percorso di lettura delle teorie del linguaggio visivo, politico e culturale relative alle forme contemporanee dell’abitare la condizione di crisi e di emergenza, ha preso forma nella ricerca attraverso un approccio interdisciplinare che ha visto coinvolti soggetti e realtà diverse, accademiche e non (docenti, associazioni, collettivi, gruppi di ricerca interni a programmi europei), delineando un sistema composito di centri di conoscenza. Tali collaborazioni, estremamente puntali circa i temi investigati, hanno aumentato la qualità dei risultati attesi.
L’indagine sulle forme di rappresentazione-displaying dell’alterità – e del virus COVID-19 nello specifico – permette di indagare il piano delle responsabilità, proprio di ciascuna disciplina, relativo alle modalità di codifica (e di de-codifica) dei linguaggi visuali e degli approcci figurativo-narrativi adottati per veicolare determinati significati.
La lettura multilivello e inter-scalare, che
spazia dalla dimensione individuale a quella collettiva, del concetto di immunità
(le sue concettualizzazioni, rappresentazioni e spazializzazioni) e delle
implicazioni che i processi immunitari hanno nel trasformare la cultura
dell’abitare, ha permesso di articolare una riflessione che, a partire dalle
sue prime forme di visualizzazione e di spazializzazione nel contesto sociale e
urbano del XVIII secolo, arriva a quelle proprie del mondo contemporaneo. In
tal senso, il virus (o l’alterità, in generale) è letto come
entità natural-culturale che si inscrive nei corpi umani, nel corpo politico
collettivo e in quello della città e del territorio attraverso rappresentazioni
ed immagini tecniche, teoriche, culturali e anche progettuali che permettono di
rilevare le trasformazioni contemporanee in atto.
Dallo sviluppo della ricerca emerge una riconcettualizzazione
dell’immunità che supera le deformazioni odierne in chiave aggressiva e
militare, per leggerla come punto di tangenza tra il sé e l’altro e come
presupposto per articolare nuove inclusioni e nuove forme di coabitazione,
anche nello spazio digitale. Indispensabile, in tal senso, è stata l’analisi
sperimentale che ha tenuto insieme i nuovi media digitali e i paradigmi sociali
e politici propri della società contemporanea condotta in collaborazione con
l’Associazione Dimore Storiche Italiane.
Pubblicazioni
Pubblicazioni di atti di convegno (double-blind peer review)
– Davino, C., Villani, L., “State
of Emergency. A reading of social space in Europe”, in Annals of XII
SIIU Seminário Internacional de Investigação em Urbanismo Lisboa-São Paulo 2020,
12, 2020 (in corso di pubblicazione, ISBN …).
Comitato scientifico: Universidade de Lisboa; CiAUD Centro de Investigação am
Arquitectura, Urbanismo e Design; Universitat Politècnica de Catalunya; Escola
Tècnica Superior d’Arquitectura de Barcelona; ANPARQ Assocação Naciolanl
de Pesquisa e Pòs-graduação em Arquitectura e Urbanismo.
Capitoli di libri (double-blind peer review)
– Davino, C., Villani, L., “The immune space. Surveillance and
emergency readings”, in Gonçalves, L. (a cura di), Oliveira, L. (a cura
di), Tajariol, F. (a cura di), Digital Services in Crisis, Disaster, and
Emergency Situations, IGI Global, Hershey 2021. ISBN: 9781799867050.
Comitato scientifico: Digimedia-Digital Media and Interaction Research Centre -
University of Aveiro; ELLIADD Laboratory – University Bourgogne
Franche-Comté.
Articoli in rivista (double-blind peer review)
– Davino, C., Villani, L., “La società del controllo. Letture di
spazi e fatti urbani attraverso il paradigma della trasparenza (The society
of control. Readings of spaces and urban facts through the paradigm of
transparency)”, in Elephant&Castle, 22, 2020. ISSN:
1826-6118.
Comitato scientifico: Centro Arti Visive a cura dei ricercatori dei
Dipartitmenti di Lettere, Filosofia, Comunicazione e di Lingue, letterature e
culture straniere dell’Università di Bergamo, in collaborazione con corso
di dottorato in Studi umanistici e interculturali e del dottorato europeo
Cultural Studies in Literary Interzones.
– Davino, C., Villani, L., “Rifugio
in-sicurezza. Nuove configurazioni nell’epoca delle emergenze globali (In-security
refuge. New configurations in the age of global emergencies)”, in OFFICINA,
28, 2020. ISSN: 2532-1218.
Comitato scientifico: Università Iuav di Venezia.
Articoli in rivista
– Davino, C., Villani, L., “Net-self. Digital persona in times of
emergency”, in Trans Magazine, 37, 2020. ISBN: 9783856764104.
Rivista scientifica e semestrale del Dipartimento di architettura
dell’ETH di Zurigo.
– Davino, C., Villani, L., “The rhetoric of progress. A
contradictory reading of facts and urban spaces”, in Chiavi, E. (a cura
di), Girão, M. (a cura di), Moura Veiga, F. (a cura di), Ordòñez, R. (a cura
di), CARTHA – The possible progress, Park Book, Zurich 2020 (in
corso di pubblicazione).
Rivista indipendente con sede a Basilea.
Articoli online
– “Migrazioni,
arti performative, città e forme di resistenza”, in Voci Globali
– 5 giugno 2020
Articolo inerente l’International Summer School – Performing
resistance.
Dialogues on arts,
migrations, inclusive cities
del progetto europeo
“Atlas of Transition. New Geographies for a Cross-Cultural Europe”
(Emilia Romagna Teatro Fondazione, Dipartimento di Sociologia e diritto
dell’Economia dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum,
Cantieri Meticci)
Co-finanziamento
Associazione Dimore
Storiche Italiane – A.D.S.I., “Ricerca: call 2019 assegni di ricerca”