Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Marco Scotti

 

 

Parole chiave

archivi del design, storia del design, Digital Humanities, cultura materiale/immateriale, accessibilità

 

 

Progetto di ricerca

In questo anno di lavoro la ricerca si è concentrata, nonostante le difficoltà di accesso ai materiali e alle fonti a causa della grave emergenza sanitaria internazionale, principalmente sull’analisi dei materiali dell’Archivio Ettore Sottsass Jr. conservati presso la Fondazione Giorgio Cini – co-finanziatrice dell’assegno – e di sulla ricostruzione storica condotte accedendo, prima anche fisicamente poi solo virtualmente, agli archivi e alle fonti bibliografiche dedicati al progettista.

La ricerca si inserisce infatti in un progetto pluriennale della Fondazione Cini per la digitalizzazione e inventariazione degli oltre 100 mila pezzi dell’Archivio Sottsass Jr. donati nel 2018 dalla moglie Barbara Radice: un fondo consistente comprendente dossier e materiale progettuali, pubblicazioni ed edizioni che va a coprire l’intero percorso professionale dell’architetto e designer presentando molti materiali ad oggi completamente inediti. L’obiettivo della Fondazione Cini, attraverso l’attività che sta svolgendo il suo Centro ARCHiVe - Analysis and Recording of Cultural Heritage in Venice è di renderlo accessibile a un pubblico allargato attraverso la sezione “Archivi digitali” del sito web della Fondazione (e su richiesta la versione materiale).

A partire dal confronto tra la prospettiva storica e trasversale e le competenze digitali, tecnologiche e archivistiche sviluppate dalla collaborazione con questa struttura di conservazione e valorizzazione dei patrimoni storici, il progetto di ricerca vuole arrivare a garantire una fruizione dell’archivio ottimale, e al tempo stesso integrare pratiche curatoriali e contenuti per animare l’archivio attraverso connessioni e strategie, esplicitabili per mezzo della pubblicazione online dell’Inventario e del Regesto dell’attività riguardante il design e la grafica.

 

 

Metodologia adottata ed articolazione del lavoro

Il primo anno di lavoro ha visto la ricerca procedere su diverse linee.

Una grande attenzione è stata riservata al processo di spoglio dell’archivio Sottsass allo scopo di individuare con precisione i materiali oggetto di studio.

Gli inventari, già compilati e consegnati al momento della donazione, e la struttura dell’archivio – il progettista stesso in vita ha mantenuto l’archivio ordinato secondo un modello tipologico e cronologico – sono stati in questa fase il riferimento più importante per impostare la ricerca.

Dalla loro analisi e dalla successiva consultazione dei materiali, e con la collaborazione del personale del Centro ARCHiVe – che si stava occupando della digitalizzazione –, si è arrivati a definire come primo campo di indagine le attività di graphic design all’interno della pratica di Sottsass. La scelta è stata dovuta principalmente al contributo che lo studio di questi materiali, in gran parte ancora oggi poco affrontati o inediti, si ritiene possa portare all’interno del dibattito in corso intorno alla figura di Sottsass, e alle potenzialità che molti di questi progetti hanno di andare a definire meglio la pratica di questo grande architetto, anche in relazione a suoi lavori più conosciuti e indagati.

Dalla valutazione dello spoglio dei materiali e considerando le potenzialità offerte proprio dalla digitalizzazione è emersa la possibilità di procedere a un parallelo confronto con i principali fondi conosciuti che conservano documenti e progetti dell’architetto e designer, in modo da ricostruire le relazioni fra gli stessi progetti o fra gli inventari. Finora questo lavoro è stato svolto presso i fondi conservati allo CSAC Università di Parma (dopo la donazione dello stesso Sottsass del 1979) e alla Biblioteca Kandinsky del Centre Pompidou di Parigi (quest’ultimo per ora solo consultato attraverso le risorse digitali), ma anche all’Archivio di Stato di Firenze, all’Archivio Casa Mollino di Torino e all’Archivio Cardazzo.

A questo è stata affiancata la ricostruzione di una bibliografia ragionata dedicata ai singoli progetti, partendo da quelli meno conosciuti e pubblicati: per questo lavoro una risorsa fondamentale è stata anche la collezione di volumi e periodici dedicati al lavoro di Sottsass che fanno parte della donazione.

Coerentemente con i contenuti della ricerca il rapporto con il Centro ARCHiVe si è esplicitato anche seguendo diverse attività di formazione, in primis dedicate alle pratiche e alle tecniche di digitalizzazione e all’uso della piattaforma di gestione documentale xDams, funzionali anche a una collaborazione con le attività di digitalizzazione in corso sull’archivio Sottsass, al momento purtroppo sospese a causa dell’emergenza sanitaria.

Purtroppo la chiusura a inizio marzo del Centro ARCHiVe dovuta all’emergenza sanitaria per il Covid19 ha determinato una sospensione del lavoro, portato avanti fino a settembre esclusivamente in modalità remota, concentrandosi solo sui materiali già digitalizzati e resi disponibili on-line e sulle bibliografie e i riferimenti raccolti nei primi mesi di lavoro. Oltre che dall’interruzione del completamento della vera e propria digitalizzazione dei documenti, la ricerca è stata ulteriormente rallentata dalla chiusura totale di altri importanti archivi e biblioteche e dall’impossibilità di effettuare spostamenti. Sono tuttavia già stati avviati contatti e confronti con lo CSAC Università di Parma e l’Associazione Archivio Storico Olivetti per la consultazione dei materiali, lo scambio di competenze e informazioni e la collaborazione per un progetto di ricerca che possa restituire la complessità progettuale della figura di Sottsass Jr.

Durante questi mesi il lavoro si è di conseguenza concentrato sull’impostazione di un modello di integrazione degli inventari esistenti con bibliografie, riferimenti ad altri fondi archivistici e informazioni specifiche relative alle singole voci. Questo lavoro fondamentale viene portato avanti, a fianco dello studio delle fonti disponibili e in attesa di poter proseguire con verifiche dirette, tramite lo spoglio e il confronto con i materiali.

La forzata attività a distanza priva di accesso alle risorse – in primis l’archivio stesso – ha determinato anche la scelta di limitare l’indagine all’attività di Sottsass Jr. legata alla progettazione grafica, lasciando quella sul design, inizialmente programmata, a un approfondimento successivo. La scelta dell’ambito corrisponde alla volontà di arricchire il dibattito in corso a partire da materiali in gran parte ancora oggi poco studiati o inediti, ricostruendo di volta in volta la sua attività a partire dai dati biografici e privati per arrivare alle collaborazioni e i rapporti con partner, committenti e aziende. Sono state pertanto impostate e in parte redatte le schede di ogni singolo progetto conservato in archivio riferibile ai progetti grafici complete di bibliografia e riferimenti ad altri fondi archivistici, che saranno rese disponibili e inserite nella piattaforma online Xdams della Fondazione Cini. 

 

 

Risultati

Il tema del ruolo degli archivi digitali è al centro di un’ampia riflessione, che riguarda tanto la metodologia della ricerca storico-artistica quanto le possibilità offerte dalle tecnologie digitali. All’interno di questo dibattito il design rappresenta un campo di indagine fondamentale per indagare il ruolo del progetto, per animare e rendere accessibili patrimoni, restituendone il loro valore storico, culturale, sociale ed economico.

Gli esiti di questo anno di attività si possono così riassumere.

Come prima cosa è stato possibile ricostruire una prospettiva completa e integrata rispetto al lavoro di progettazione grafica di Ettore Sottsass Jr. grazie a un esteso lavoro di studio sui dossier progettuali conservati all’interno dell’archivio, insieme alla corrispondenza e a un’analisi della collezione integrale di volumi dedicati all’architetto donata insieme all’archivio.

In questa fase di ricostruzione del lavoro, durata alcuni mesi, è stata avviata anche la consultazione mirata dei fondi conservati presso diverse istituzioni che conservavano materiali relativi al lavoro grafico di Sottsass Jr., oltre allo studio di tutti i progetti all’interno dell’archivio veneziano che avevano vicende storiche in comune con quelli selezionati, oppure che condividevano con questi momenti di studio e sperimentazione, in modo da poter collegare tra di loro anche schede e progetti all’interno dello stesso fondo, partendo da una ricerca storica ad ampio raggio della figura di Sottsass.

Una volta ricostruiti tutti i collegamenti, percorsi e connessioni, la ricerca si è concentrata su un confronto con lo staff del Centro ARCHiVe per integrare le tecnologie digitali con l’obiettivo di rendere leggibili e riunire fondi dispersi oppure difficilmente accessibili, e arrivare quindi a ricostruire modalità progettuali, dinamiche di committenza e produzione, così come percorsi di comunicazione e fruizione. Questa fase ha previsto anche momenti di formazione specifici su software e tecnologie utilizzate dal centro.

L’archivio si è rivelato infatti capace di restituire la specificità del lavoro di Sottsass Jr. in tutte le sue declinazioni, offrendo la possibilità di ricostruire tutte le differenti fasi del rapporto tra architetto e committente, tra designer e industria, così come le connessioni tra diversi progetti sviluppati tanto in ambito artistico quanto a partire da precisi incarichi professionali.

In questo senso la prospettiva storico-critica si è dimostrato uno strumento fondamentale per individuare e capire la natura e la quantità dei temi che attraversano l’attività di Sottsass Jr., e andare oltre i numerosi e differenti panorami già ricostruiti fino ad oggi, sia attraverso un approccio biografico sia a partire da specifici ambiti, cronologie e materiali.

Un archivio accessibile, quale quello che si prevede di offrire al pubblico al termine di questi anni di lavoro, rappresenterà una risorsa fondamentale, sia per la ricerca che per modelli di sperimentazione progettuale.

 

 

Pubblicazioni

 

Marco Scotti, “Una questione di scelte. Lo CSAC per Luca Vitone”, in Luca Vitone. Il Canone, a cura di Marco Scotti e Francesca Zanella, catalogo della mostra tenuta allo CSAC Università di Parma dal 6 settembre al 18 ottobre 2020, All Around Art, 2020, pp. 15-19

 

Marco Scotti, “Tra pieni e vuoti”, in Massimo Bartolini, On Identikit, a cura di Marco Scotti e Francesca Zanella, catalogo della mostra tenuta allo CSAC Università di Parma dal 16 febbraio al 22 marzo 2020, All Around Art, Milano, 2020, pp. 24-31

 

Marco Scotti, “Tra esposizioni, deposito e archivio: l’artista come curatore delle collezioni museali? Il caso di Stefano Arienti e Massimo Bartolini al Museion di Bolzano”, “piano b”, V. 4, N. 1 (2019), Sulle tracce del museo, a cura di Stefania Zuliani e Antonella Trotta, dicembre 2019

 

Marco Scotti, Ettore Favini. Tra spazio urbano e natura in Nouvelles flâneries, a cura di Valentina Rossi, Silvana editoriale, Milano, 2019, pp. 93-9

 

 

Co-finanziamento

Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia