Vesper No. 9 | L’avversario | Autunno-inverno 2023
Kengo Kuma con Marco Vanucci
Artigianale e computazionale. L’altra
modernitā
Parole chiave
Kengo Kuma, modernitā, artigianato, architettura giapponese, Hiroshi
Hara
Alla fine del
XX secolo, la computazione e la produzione digitale (tecnologie Cad/Cam) hanno
introdotto un cambiamento paradigmatico nello sviluppo tecnologico,
soppiantando la produzione industriale serializzata: la personalizzazione di
massa a costo marginale nullo resa possibile dalle macchine digitali ha aperto
la strada a una nuova forma di produzione che unisce la variabilitā
dell’artigianato e l’efficienza delle macchine meccaniche.
L’opera di Kengo Kuma, in linea con la tradizione architettonica
giapponese in cui l’edificio č costituito di parti intercambiabili, si č
imposta all’attenzione internazionale per aver sfidato l’idea di
un’architettura oggetto in cui l’unitā del tutto prescinde
l’articolazione delle singole parti. La sua architettura ha come scopo di
ristabilire un rapporto con il luogo e di esperire lo spazio con tutti e cinque
i sensi. L’intervista ripercorre la sua carriera intellettuale e
professionale, mettendo in evidenza gli anni della sua formazione in Giappone, tra l’apprendimento
dell’artigianato tradizionale e le sperimentazioni che lo hanno
proiettato nell’avanguardia internazionale.
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