Vesper No. 9 | L’avversario | Autunno-inverno 2023
Benjamin Chavardčs, Lorenzo Ciccarelli
L’antagonista perfetto
Parole chiave
Vittorio Gregotti, Paolo Portoghesi, moderno, postmoderno, architetto
intellettuale
Il contributo
prende in esame le figure di Vittorio Gregotti (1927-2020) e Paolo Portoghesi
(1931-2023) presentati dalla storiografia, e da loro stessi, come alfieri di
schieramenti fieramente inconciliabili: da una parte il moderno
dall’altra il postmoderno; da una parte l’adesione alla regola dall’altra
l’esaltazione della deroga; da una parte il razionalismo dall’altra
il manierismo; da una parte la Neue Sachlichkeit dall’altra l’Art
Nouveau; da una parte Leon Battista Alberti dall’altra Francesco
Borromini; da una parte Milano dall’altra Roma; da una parte la Biennale
di Venezia del 1976 dall’altra quella del 1980.
Consapevoli
della complessitą dei due personaggi, delle sfumature culturali e
dell’evoluzione teorica e figurativa di cui si sono fatti portatori, il
contributo isola e discute alcuni frammenti del vasto mosaico che hanno
intessuto per argomentare come, superata la stagione delle polemiche, due
architetti che si credevano irriducibilmente lontani possano essere invece
interpretati come affini se paragonati al contesto della pił stringente
contemporaneitą.
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