Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Vesper No. 8 | Vesper | Primavera-estate 2023

 

 

Sara Marini

Vesper

 

Parole chiave

Vesper, specchiatura, ombra, crepuscolo, cecità

 

L’ottavo numero di “Vesper” è dedicato al tema Vesper, insiste quindi su una doppia specchiatura: quella insita nella figura del numero otto e quella tra contenuto e nome del contenitore. I vespri e il progetto del tempo, il crepuscolo, il binomio Occidente e Oriente, il doppio come condizione e come strategia, Venere e Venezia, il tramonto come direzione propizia, il disegno delle ombre, il camouflage, Vesper Lynd e il cocktail Vesper (entrambi invenzioni della penna di Ian Fleming) sono la costellazione di punti che si propagano dal termine vesper e che “Vesper” 8 vuole illuminare.

Guardare dentro il crepuscolo equivale a sciogliere evidenti differenze e distanze, corrisponde a confondere i confini degli oggetti e a mettere alla prova le certezze dello sguardo, immergendo quest’ultimo dentro l’imbrunire del “contemporaneo”. La cecità è un atteggiamento necessario per leggere la realtà, come già proponeva José Saramago; Giorgio Agamben precisa che per stare dentro il proprio tempo è necessario costruirne una sfasatura, un anacronismo: non vedere le luci ma saperne rilevare le oscurità; Umberto Eco ricorda che considerando il buio è possibile conciliare un “senso affettuoso del concreto e una danza di sublimi astrazioni”.

 

 

 

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