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Vesper No. 7 | Cielo | Autunno-inverno 2022

 

 

Roberto Conte

Il cielo al limite dello spazio

 

Parole chiave

Cielo, fotografie, James Turrell, Gestalt, percezione

 

“Il cielo non č pių lā fuori, ma č proprio al limite dello spazio in cui ti trovi. Il senso del colore si genera dentro di te”, cosė James Turrell, le cui opere presentano spesso un dialogo diretto e fondamentale con il cielo. L’artista pone in particolare l’accento sul limite dello spazio in cui la persona si trova e in cui il cielo stesso viene collocato in una posizione quasi “prossima” rispetto al soggetto.

Tale fenomeno č in effetti percepibile a diverse scale: l’impulso che spinge le architetture a staccarsi da terra e opporsi alla gravitā sviluppandosi in altezza porta a disegnare geometrie che si intersecano nel cielo e che con esso dialogano. In coloro che si trovano fisicamente in questi spazi si attiva un processo noto in psicologia della Gestalt come legge figura-sfondo, per cui l’osservatore percepisce gli oggetti del mondo sulla base di uno sfondo in cui essi risaltano, tenendo sempre un elemento in primo piano e un altro in secondo piano. Interessante č osservare come l’architettura, delimitando porzioni di cielo in modalitā impreviste e a volte sorprendenti, attivi a volte una sostanziale inversione percettiva, per cui č il cielo stesso a risaltare su uno sfondo architettonico, mentre in alcuni casi viene a crearsi una sostanziale ambiguitā visiva, non priva di fascino.

 

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