Vesper No. 7 | Cielo | Autunno-inverno 2022
Ludovico Centis
Vita e morte tra le nuvole. Il design e
l’ossessione meteorologica
Parole
chiave
Nuvole, ambiente, biosfera, radioattività, energia nucleare
Gilles Clément e Junya Ishigami, il
paesaggista e l'architetto che più coraggiosamente hanno indagato i limiti
delle rispettive discipline negli ultimi decenni, si sono entrambi interessati
alle nuvole ponendole al centro della propria ricerca come metafore progettuali
fondative del progetto. Clément pubblica nel 2005 Nuages (Nuvole),
diario di bordo di una traversata atlantica a bordo di un cargo; Ishigami
pubblica nel 2010 Another Scale of Architecture, un libro-manifesto per
un’architettura intesa come ambiente. Le nuvole incarnano infatti una
dualità: da un lato, come una sorta di scudo meteorologico, proteggono la vita
sulla Terra e mantengono una temperatura mite che ha permesso all'umanità di
vivere in quasi tutte le aree del pianeta; dall'altro ci ricordano come nel
corso del XX secolo siamo stati portati a mettere in dubbio l'esistenza
dell'uomo come Essere nello spazio “respirabile” a causa prima dei
gas velenosi e poi delle bombe atomiche e delle nubi radioattive.
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