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Vesper No. 7 | Cielo | Autunno-inverno 2022

 

 

Massimo Palma

Lenz e Lesabéndio. Il progetto contro il cielo in Celan e Scheerbart

 

Parole chiave

Abisso, vetro, poesia, progetto, collettivo

 

Nel discorso su Il meridiano (1960) Paul Celan commenta un passo del Lenz di Georg Büchner. E spiega: “Chi cammina sulla testa, Signore e Signori – costui ha il cielo come abisso sotto di sé”. Celan rivendica il poetico – e la sua stessa oscuritā – come luogo abissale sotto cui stare “in vista di un incontro che muove da una distanza o estraneitā che forse ha inteso progettare”.

Quarantasette anni prima di Celan, Paul Scheerbart, teorico dell’architettura di vetro, aveva scritto un “romanzo asteroidale” accompagnato dalle illustrazioni di Alfred Kubin: Lesabéndio (1913) era la storia fantastica di una strana popolazione celeste, la cui progettualitā consiste nell’unificare il sopra e il sotto del suo asteroide.

Il contributo indaga la dimensione politica del “progetto anti-celeste” di due grandi autori di lingua tedesca, entrambi vigili sui materiali di costruzione contro un cielo saputo come abisso, sfondo maggiore di ogni economia umana.

 

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