Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Vesper No. 7 | Cielo | Autunno-inverno 2022

 

 

Mark Foster Gage

The Architecture of Ouranos

 

Parole chiave

Terra, Ouranos, antichità greca, architettura geotermica, macchina

 

Nell’antichità greca, il cielo veniva per terzo. La prima delle divinità primordiali a emergere dal ribollire del caos fu Gaia, o la Terra, che nella celebre tradizione universale di nascite verginali religiose partorì due figli senza un padre di cui parlare: Ponto, il mare, e Ouranos, il cielo. L’architettura, come ci ricorda l’antichità greca, è strettamente connessa al cielo e potrebbe addirittura essere definita come l’unica creazione umana che si svolge all’interno dello stesso, sfidando dunque la gravità che ci tiene tutti così poco fantasiosamente ancorati a terra. L’architettura, inspiegabilmente, non discute sull’essenza del cielo, ma ha invece un rapporto storico piuttosto intenso con il piano terra. Il progetto Geothermal Futures Lab si interroga su come potrebbe essere un’architettura del cielo: macchine massicce, sostenute dal cielo, si librano sopra la superficie terrestre, evitando così di produrre danni mentre si spostano in continuazione verso nuove fonti globali di energia geotermica. Il calore estratto architettonicamente da Hestia, in questo tempo futuro, non è affatto collegato al suolo, ma piuttosto, ancora una volta, al sostegno offerto dall’abbraccio di suo nonno a lungo dimenticato, Ouranos, dio del cielo.

 

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