Vesper No. 6 | Magic | Primavera-estate 2022
Ilaria Bussoni
Conoscere senza sapere. Il cantiere estetico del fare
mondo
Il reincanto sembra essere la premessa contemporanea
di qualunque pensiero dell’emancipazione. Diversamente dal passato,
quando la critica allo stato di cose muoveva le leve della causalitā a partire
da numeri e misure, quando la teoria sociale della trasformazione si pensava in
analogia al motore e la previsionalitā della salvezza o della dannazione era
calcolabile, la reazione al presente sembra richiedere un incipit di
tutt’altro tenore. Non sorprende dunque che il sensibile sia la cornice
di riferimento dentro la quale si riconoscono esperienze del fuori,
prassi di nuove alleanze con il vivente o persino l’inorganico che si
configurano come alternative sovrapposte e mischiate all’ontologia
prevalente. Alteritā radicali, ma non totalizzanti. E non č un caso che il
giudizio estetico – proprio perché relazionale e conoscente – sfoci
in un ribaltamento del canone prevalente e nel superamento della convenzione.
Tra le pratiche giardiniere, il reincanto si darā non per l’estasi dei
profumi o l’impatto dei colori dei fiori, ma nella capacitā di fare mondo
a partire dalla percezione sensibile di essere parte di una medesima forza
vitale.
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