Vesper No. 5 | Moby Dick: avventure e scoperte | Autunno-inverno 2021
William Boelhower
Ocean
In pochi decenni la nave oceanica ha preso il posto della carovana del deserto ed č diventata il vettore principale per il commercio globale, l’esplorazione e l’avventura nell’ignoto. Progettare nuovi modelli nautici e tecnologie di navigazione era essenziale per le ambizioni imperiali delle nazioni occidentali. Questa mentalitą incentrata sul progetto si č estesa alla pianificazione di intere nuove cittą nelle Americhe, portando all’idea che anche i governi statali potessero essere progettati per migliorare la societą civile. Di conseguenza, all’inizio del XVI secolo due nuovi generi letterari sono sorti per catturare gli estremi di questo continuum semantico nave/cittą: l’utopia e il naufragio popolare. Entrambi i generi sono scaturiti contemporaneamente dai primi resoconti di viaggio che attraversano l’oceano e hanno drammatizzato i trionfi e i fallimenti della pianificazione imperiale, l’utopia a terra e il naufragio in mare. Terra e oceano sono considerati spazi antitetici da tempo immemore: come riporta un proverbio italiano, “Chi č in mare naviga, chi č in terra radica”. In effetti, la terra ha convenzionalmente rappresentato valori costruttivi come la patria, i luoghi della memoria, le ricompense dell’agricoltura, i benefici della civiltą e i trionfi dell’abitare urbano. In mare, nessuno di questi fattori č valido.
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