Vesper No. 5 | Moby Dick: avventure e scoperte | Autunno-inverno 2021
Caterina Padoa Schioppa
“Giochi semplici e molto seri”
Siamo sicuri che nel processo di semplificazione procedurale – come effetto secondario, non premeditato, della odierna pandemia – non stiamo drasticamente abdicando a cercare nel concetto deleuziano di “realtā virtuale” quella dimensione problematica, intensiva del progetto, attraverso cui siamo in grado di espandere il processo creativo, assecondare i principi di insorgenza e demolire o costruire nuove categorizzazioni formali? L’attuale radicale virtualizzazione delle relazioni puō diventare un’opportunitā per il progetto? Per tentare di portare a questi interrogativi spunti di riflessioni rileggiamo le ricerche di frontiera (anche tra le discipline) di alcuni protagonisti del made in Italy – Munari, Musmeci, Leonardi, Mari, Dardi – che con le loro “strutturazioni seriali”, con i giochi ripetitivi (intesi come pratica simbolica) concepirono il progetto in senso didattico, come luogo dove sperimentare l’arte della cedevolezza.
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