Vesper No. 4 | Esili e esodi | Primavera-estate 2021
Flavia
Zelli, Darío Álvarez Álvarez, Miguel Ángel de la Iglesia Santamaría
Lost
L’esilio
comporta una perdita. L’abbandono, forzato, del luogo di appartenenza
origina un senso di rammarico che segna irrimediabilmente popoli interi,
trasmettendo la nostalgia di qualcosa che non si possiede più ma che allo
stesso tempo è tangibile. In tal senso, l’architettura si configura come
strumento privilegiato per risarcire la perdita, permettendo di recuperare la
memoria del luogo e alleviare la nostalgia. Il contributo affronta questa
accezione di esilio attraversando la strategia applicata nel Giardino di
Sefarad: uno spazio simbolico realizzato con l’obiettivo sia di
costruire un tumulo – funzionale alla sepoltura dei resti delle tombe
ebraiche rinvenute accidentalmente –, sia, ma allo stesso tempo, di
progettare un paesaggio commemorativo, in grado di recuperare la memoria,
materializzando l’assenza di ciò che è perduto.
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