Vesper No. 3 | Nella selva | Autunno-inverno 2020
Alessandro
Gabbianelli
Quarto
Nella città post-industriale, l’abbandono di siti industriali e
di infrastrutture hanno dato vita a una moltitudine di spazi caratterizzati da
una nuova natura, quella che l’ecologo tedesco Ingo Kowarik ha chiamato
“quarta natura”. Questa si riferisce alle specie vegetali pioniere,
alloctone che nascono e crescono in modo spontaneo all’interno di un
contesto urbano aumentandone la biodiversità e dando vita a nuovi ecosistemi auto-organizzati.
Grazie a un importante processo di fascinazione per
il selvatico urbano, il progetto di paesaggio contemporaneo esplora, da qualche
tempo, differenti strategie per sfruttare le potenzialità ecologiche, fruitive
e sociali dei siti urbani dove è presente la quarta natura. La trasformazione
dell’ex stazione ferroviaria Südgelände a Berlino costituisce uno
degli esempi più rappresentativi. Il progetto del parco ha saputo
ri-concettualizzare ed enfatizzare la quarta natura rendendola il materiale principale
attorno al quale impostare la spazialità del parco esaltandone le
caratteristiche ecologiche, estetiche e culturali, e accogliendone il grado di
indeterminatezza.
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