Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Vesper No. 3 | Nella selva | Autunno-inverno 2020

 

 

Francesca Santamaria

Abitare il Real Bosco di Capodimonte

 

Il Real Bosco di Capodimonte, aperto al pubblico dal 1952, è un perfetto esempio di bene architettonico e ambientale ma è anche il polmone verde di Napoli, una delle città più popolose d’Italia. Nato nel Settecento come riserva reale di caccia, oggi ha un’identità ambigua, in bilico tra selva di periferia, giardino storico e verde pubblico. La sua storia dal dopoguerra ad oggi racconta del conflitto tra le esigenze materiali dei suoi fruitori e quelle di tutela del patrimonio, della tensione continua tra uomo e natura all’interno di un bosco urbano, dei cambiamenti nella gestione dei beni ambientali, e riflette al contempo le vicende della città. Per ripercorrere la storia del Real Bosco, inteso come spazio naturale, istituzionale e sociale, si è attinto ad archivi pubblici e privati e interrogato fonti eterogenee, inclusa la cronaca giudiziaria e giornalistica, nonché le memorie familiari e personali della comunità che lo ha attraversato.

 

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