Vesper No. 2 | Materia-autore | Primavera-estate 2020
Luigia
Lonardelli
Maria
Lai. Disperdersi nell’opera
Maria Lai (Ulassai, 1919 - Cardedu, 2013) con la sua opera ha
attraversato tutta la ricerca artistica del secondo Novecento italiano, la sua
capacitā immaginifica ha saputo traghettare il suo lavoro verso le nuove
pratiche comunitarie del nuovo millennio. Pur rimanendo volutamente appartata
dal sistema di accreditamento internazionale, Lai ha sviluppato un personale
esperanto che alla consapevolezza del linguaggio e della tradizione del suo
contesto di provenienza, l’Ogliastra, ha sapientemente unito
l’elaborazione di un lessico universalmente comprensibile in cui la
Sardegna diventa metafora di una condizione di insularitā personale e collettiva.
L’articolo prende in esame la scelta e il trattamento di alcuni materiali
utilizzati da lei prediletti, leggendoli come testimonianze di un atteggiamento
che rivendica l’anonimato della mano dell’artista e la scelta di
intraprendere un percorso di deculturizzazione e unlearning funzionale a
definire un territorio di ricerca libero da ogni precondizionamento identitario
e linguistico.
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