Vesper No. 1 | Supervenice | Autunno-inverno 2019
Milovan Farronato
Ultra
Simeone lo Stilita e il suo esilio in verticale a quattordici metri
d’altezza durato trentasette anni. Un anno in meno della tortuosa
edificazione della dimora senza fine, e senza apparente senso, di Sarah
Winchester nel nord della California. La penitenza cosģ fuori scala
dell’anacoreta e l’ipertrofia architettonica dell’ereditiera
per esorcizzare un’irrinunciabile paura. La morte per accumulo senza
sosta dei fratelli Collyer e gli Hikikomori. L’Isola delle Rose e
l’epicureo lįthe biósas. Il mito di Sisifo e l’immagine di Priapo,
il mostruosamente smisurato. I portatori di ferro nella Siria del V secolo e le
mappe di Mark Lombardi (in compagnia delle onnivore letture che le hanno rese
possibili): costellazioni e nebulose di punti, pattern formulati da linee
intricate, archi e circonferenze che hanno illustrato precocemente la natura e
l’essere in atto dei legami tra finanza globale e terrorismo
internazionale. I giochi di guerra in totale solipsismo di Kim Jones, vittima e
carnefice a sequenza alternata. L’autismo presunto di Andy Warhol, la sua
parrucca e le sue Time Capsules.
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