Vesper No. 1 | Supervenice | Autunno-inverno 2019
Angela Vettese
Biennial
La Biennale di Venezia, fondata nel 1895, è stata la prima mostra di
questo genere. La sua formula è basata su di una mostra centrale e molti eventi
satellite, sparsi nell’intera laguna, tra cui i Padiglioni Nazionali sono
la parte più discussa ma anche quella con maggiore successo: in quanto
“mostra multicellulare”, evita il punto di vista unico di un
curatore singolo. Essa è andata allargando la sua influenza nella città di
Venezia ed è stata lo stimolo efficace per la nascita di molte fondazioni
private dedicate alle arti contemporanee. Benché spesso criticata, specialmente
per il suo rifiuto di negare l’idea di Nazione, ha dimostrato di essere
un buon veicolo per lo sviluppo culturale ed economico della città. In
particolare, la sua capacità di portarvi attitudini artistiche sperimentali, si
incontra con la vocazione della città medesima: nonostante Venezia abbia una
reputazione di legame ossessivo con il passato, in effetti è potuta
sopravvivere e ancora sopravvive in quanto centro culturale nel mondo grazie
alla sua capacità di mescolare l’antico al nuovo, in un vivace
sovrapporsi di stili e idee. Il contributo mostra sia l’inclinazione
della Biennale di ripensare le pratiche curatoriali, sia il suo modo di
reinterpretare un incessante sguardo verso il futuro che, in modo
controintuitivo, caratterizza la città fino a ora.
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