Vesper No. 1 | Supervenice | Autunno-inverno 2019
Luca Trevisani
Costum
car commando. Ovvero non tutti i viaggi sono vacanze
Poco dopo la mezzanotte dell’8 maggio 1997 un gruppo di otto
uomini in divisa mimetica conquista il cuore di Venezia assaltando il Campanile
di piazza San Marco alla guida di un bizzarro mezzo militare.
Custom
Car Commando è il racconto critico di quel traumatico viaggio
insurrezionale, scritto delineando i legami espliciti e quelli latenti che
intercorrono tra quell’emblematico tumulto lagunare e la grammatica della
ribellione scritta dalle arti visive nel Novecento, l’iconografia
dell’autocostruzione, la pirateria situazionista e l’immaginario camp
così come codificato da Kenneth Anger.
Viaggiare è assecondare il richiamo di un centro gravitazionale. Il
memorabile gesto iniziatico degli indipendentisti veneti è stato un
pellegrinaggio politico, un rituale esplosivo, un progetto di scrittura
pubblica che disobbediva alle retoriche normative, un disturbo dei miti
condivisi sviluppato appropriandosi delle etichette e i codici
dell’happening e dell’arte pubblica: delinearne la genealogia
significa indagare la trasfigurazione del linguaggio dell’arte nel
quotidiano, e definire la barriera tra l’aggressività simbolica e quella
reale.
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