logo DACC
PAOLA PLACENTINO

2015/2016

2015/2016

 

 

Si laurea all’Università Iuav di Venezia presentando una tesi sul cantiere delle Procuratie Nuove e le trasformazioni di Piazza San Marco tra XVI e XVII secolo. Nel 2011 consegue il dottorato in storia dell’architettura e dell’urbanistica, presso la Scuola di Dottorato della stessa università, discutendo la tesi sul cosiddetto ‘taccuino di Michelangelo’, un manoscritto del XVI secolo contenente disegni di architettura, antica e moderna.

Dal 2011 collabora alla didattica presso l’Università Iuav in corsi di storia della città e dell’architettura. Attualmente è titolare di un assegno di ricerca presso il DACC per studiare la committenza patrizia veneziana tra XV e XVI secolo.

 

Palazzo Morosini Foscarini Trevisan Cappello alla Canonica:

l’architettura veneziana tra XV e XVI secolo e l’influenza della bottega di Pietro Lombardo (ICAR/18)

Responsabile scientifico: M. Manuela Morresi

 

Il palazzo è noto per essere appartenuto alla nobildonna Bianca Cappello che lo acquista nel 1577 dalla famiglia Trevisan. L’anno successivo, probabilmente in previsione del suo matrimonio con il granduca di Toscana Francesco I de’ Medici, lo dona al fratello Vettore. A quella data il palazzo è già costituito dalla fusione di due unità immobiliari prospicienti il rio della Canonica e presenta tre soleri.

Allo stato attuale degli studi non si conosce il nome del committente ed il contesto nel quale è stato elaborato sia il progetto del palazzo che il programma decorativo. Le proposte di datazione oscillano tra la fine del Quattrocento ed il primo ventennio del Cinquecento. Anche le più recenti pubblicazioni sui palazzi veneziani si limitano a citare informazioni tratte dalle guide veneziane seicentesche e dal Paoletti. Soltanto da pochi anni, grazie ai restauri ed alla pulitura della facciata eseguiti da TA s.r.l., sono leggibili le tarsie marmoree che ornano il fronte sul rio della Canonica e che non sono mai state oggetto di indagini specifiche.

Obiettivo della ricerca è individuare i committenti, ricomporre il contesto nel quale avviene la realizzazione del palazzo e collocarlo nel panorama veneziano, sciogliendo il messaggio che il committente sceglie di comporre sulla facciata.

Verosimilmente realizzato tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, palazzo Morosini Foscarini Trevisan Cappello alla Canonica è interessante per due ordini di ragioni.  E’ realizzato nel momento in cui a Venezia la tradizione costruttiva e linguistica si mescola con le novità portate dal nuovo linguaggio all’antica, che giunge in laguna attraverso la migrazione di artisti dalla terraferma e dal bacino adriatico. Inoltre la qualità dei marmi e delle tarsie marmoree che compongono il fronte sul rio, permettono di collocalo nella scia di grandi committenze private, come palazzo Dario o palazzo Loredan, che in modi diversi elaborano quanto si era fatto a Venezia a partire dagli anni ’60 del Quattrocento in cantieri di interesse pubblico.

 

Ca’ Trevisan Cappello Morosini Foscarini behind the Doge’s Palace:

Venetian Architecture between Fifteenth and Sixteenth centuries and the influence of Pietro Lombardo’s workshop

 

The palace is known to have belonged to the noblewoman Bianca Cappello who buys it in 1577 from the Trevisan family. Probably because of her marriage to the Grand Duke Francesco I de ' Medici, Bianca Cappello gives her brother Vettore the palace. At that time the palace is composed of two building units overlooking the Rio della Canonica.

At current state of knowledge the name of the customer is unknown as well as the context in which the project of building and the decorative program were born.

The aim of the research is to reconstruct the context in which this commission was established and to indentify the interests and objectives of the ambitious patron. The research will be conducted in venetian State Archive with the analysis of the building, its facade and marble inlays.