Venezia, 24 gennaio 2020
La
ricerca nella composizione architettonica. La
Scuola di Venezia convegno internazionale a cura di Armando Dal Fabbro e Antonella Gallo con la collaborazione di Luciano Semerani Università Iuav di
Venezia Scuola
di Dottorato Iuav | Dottorato in architettura, città e design 30-31
gennaio 2020 Aula
Tafuri, Palazzo Badoer San
Polo 2468, Venezia |
COMUNICATO STAMPA
Qual è oggi il ruolo della composizione
architettonica e urbana nell’insegnamento e nella pratica
dell’architettura? E quale è l’eredità culturale
dell’architettura italiana nel panorama internazionale? Questi i temi
sui quali alcune fra le più importanti scuole internazionali di architettura si
interrogheranno nel corso del convegno che si terrà il 30 e il 31 gennaio
all’Università Iuav di Venezia, per iniziativa
della Scuola di Dottorato Iuav – Dottorato in
Architettura, città, Design.
Il convegno, curato da Armando Dal Fabbro e
Antonella Gallo, con la collaborazione di Luciano Semerani,
raccoglie i contributi di eminenti studiosi dell’architettura italiana
moderna e contemporanea, di responsabili di dottorati di ricerca provenienti
– oltre che dall’Università Iuav di
Venezia – da sedi quali Florida International University,
Politecnico di Milano, Princeton University of
Architecture, Universitat Politècnica
de Catalunya, La Sapienza Roma, Università di Bari, di Bologna, di Napoli, di
Catania, di Trieste, interessati a portare un loro contributo al dibattito sul
ruolo della disciplina della composizione architettonica e urbana nell’insegnamento
e nella pratica del progetto di architettura.
Introdurrà i lavori la sessione dedicata a
“Identità e continuità nell’architettura moderna italiana”; la
seconda sessione, “La ricerca compositiva nel Dottorato di
Venezia”, traccerà un bilancio e analizzerà lo specifico ruolo della
Scuola di Venezia. Infine, nel corso della sessione conclusiva “Presente
e futuro della Scuola italiana nel quadro internazionale”, i docenti si
confronteranno sull’attualità delle linee di ricerca in atto e sui nuovi
contenuti da perseguire per un loro possibile sviluppo. Sarà avviata
contestualmente una riflessione, come istanza morale e come prospettiva civile,
che potrebbe avere risvolti programmatici sull’attualità
dell’esercizio del mestiere e sulla realtà apparentemente
contraddittoria della scuola.
Lo scopo del convegno è discutere – e
possibilmente individuare – le modalità con cui collocare in un futuro
prossimo l’eredità culturale dell’architettura moderna italiana nel
panorama internazionale, a partire dal ruolo della Scuola di Venezia che aveva conquistato
tra gli anni ‘70 e gli anni ’90 una propria originalità nello
scenario delle scuole di architettura nazionali e internazionali, con il
contributo di architetti come Giuseppe Samonà,
Ignazio Gardella, Carlo Scarpa, Aldo Rossi.
Il convegno è rivolto ad architetti, studiosi delle
arti figurative, di design e di architettura, docenti universitari e ricercatori nelle
discipline dell’architettura e dell’ingegneria,
della storia dell’architettura moderna, a dottorati di ricerca nelle
discipline compositive, a studenti universitari delle facoltà scientifiche e
umanistiche.