Fare
ricerca
Moduli intensivi di avvicinamento alla
ricerca per studentesse e studenti delle lauree magistrali Iuav
2 > 15 settembre 2024
Scuola di dottorato Iuav
Dedicati a studentesse
e studenti dei corsi di laurea magistrali Iuav.
Crediti
formativi: 4 CFU nella tipologia D/F.
I cfu per le filiere di Architettura e Pianificazione verranno
riconosciuti esclusivamente in tipologia D.
Le adesioni
dovranno essere inviare all’indirizzo email della persona referente,
indicando:
- cognome e
nome
- numero di
matricola
-
denominazione del corso di laurea magistrale
- breve
lettera motivazionale (5-10 righe)
- eventuale
specificazione delle competenze richieste
La scadenza
inizialmente prevista per il 30 aprile 2024 è stata
prorogata al 7 maggio 2024
incontro
informativo
mercoledì
17 aprile ore 17
collegati alla diretta streaming >>
locandina >>
moduli
Controcampo. Sguardi sulle forme di una
filiera
di Eugenia Morpurgo e Amerigo Alberto Ambrosi
date 2>8 settembre 2024
luogo:
Fondazione Querini Stampalia, Palazzo Badoer, Venezia
numero partecipanti: minimo 4, massimo 15
contatto per adesione: emorpurgo@iuav.it
abstract: il workshop propone una incursione
sulle tecniche e pratiche agricole ed ecologiche della filiera del grano
(Triticum durum/Triticum aestivum) per la produzione alimentare e di manufatti.
Verranno affrontati i temi del suolo e della biodiversità come indici di
valenza ecologica per filiere e forme del territorio. L’approccio
incrociato tra Design e Urbanistica sarà il mezzo attraverso cui affrontare la
transcalarità proposta da una singola specie declinata su più livelli e nelle
diverse forme.
Il
workshop si articolerà tra escursioni ed interviste, lezioni frontali tenute da
ospiti esterni e momenti di confronto e lavoro sia di gruppo che individuale.
Un
primo incontro presso la fondazione Querini Stampalia introdurrà il tema delle
fonti storiche e fonti contemporanee. In seguito, verranno sperimentate diverse
tecniche di rappresentazione per l’analisi di filiere contemporanee.
Grazie al lavoro di campo entreremo a contatto due diverse realtà produttive
che hanno diverse implicazioni spaziali e sociali.
L’esperienza
proposta è un invito per gli studenti e le studentesse ad esplorare alcune
delle diverse forme che il territorio assume attorno ad unico elemento come il
grano: tecnologie, spazi della logistica, processi industriali ed artigianali
diverse declinazioni di prodotti, pratiche agricole, suoli.
Ragionando sul significato di parole come estrarre, conservare ed abbandonare
cercheremo di costruire
un glossario della ricerca che rifletta sulla transizione da pratiche
rinnovabili a pratiche rigenerative.
Paesaggi energetici. Micro-storie per due
aree di bonifica dell’Alto Adriatico
di Camilla Cangiotti
date:
9-15 settembre
luogo: Venezia - Oasi Cà di Mezzo, Codevigo (PD) - Oasi Vallevecchia di Brussa, Caorle (VE)
numero partecipanti: minimo 6, massimo 12
contatto per adesione: ccangiotti@iuav.it
abstract: caratterizzato da un insieme di
conoscenze, il workshop è organizzato in diverse attività all'interno delle
quali vengono sviluppati approcci e metodi di ricerca, al fine di esplorare la
portata, la rappresentazione e il futuro della progettazione del fragile
contesto dei paesaggi della bonifica dell’Alto Adriatico, in relazione
alle sfide poste da un lato dal cambiamento climatico, dall’altro dalla
transizione energetica verso la neutralità climatica. Dopo una prima immersione
nella storia naturale, sociale e tecnologica delle modificazioni di questi
territori negli ultimi 500 anni, si propone un affondo su due aree
particolarmente rilevanti per sviluppare una riflessione sulle transizioni
energetiche ed ambientali emergenti e una comprensione degli aspetti critici
e/o potenziali dei paesaggi di bonifica. Inoltre, si prevede uno o più incontri
con la società di consulenza e ingegneria Thetis Spa che sviluppa specifiche
esperienze nel campo dello sviluppo sostenibile e dell’ingegneria
ambientale, con l’applicazione di tecnologie per l’ambiente,
l’adattamento ai cambiamenti climatici, operando nella Laguna di Venezia,
sistema socioeconomico ed ambientale che ha mantenuto la sua identità nel
cambiamento.
Michelucci e lo spazio sacro: due chiese in
Veneto
di Giona Carlotto, Alessia Scudella, Claudia Giorgi e Pietro Legnani
date:
9-15 settembre
luogo:
Longarone (BL) - Arzignano (VI) -
Venezia
numero partecipanti: minimo 6, massimo 10
contatto per adesione: gcarlotto@iuav.it
abstract: per studiare un edificio è
necessario un confronto tra ambiti di ricerca differenti, che abbiano come
punti di partenza il sopralluogo, l’analisi delle soluzioni adottate
dall’architetto e la ricerca d’archivio.
Oggetto
del workshop è l’analisi di due chiese, San Giovanni Battista ad
Arzignano e Santa Maria Immacolata a Longarone, progettate
dall’architetto italiano Giovanni Michelucci (1891-1990).
L’obiettivo è quello di accompagnare gli studenti ad approfondire il
concetto di composizione dello spazio sacro espresso da Michelucci nella
progettazione dei due edifici. Si propongono, a questo scopo, visite guidate
alle due chiese, durante le quali saranno analizzati il contesto urbano e
paesaggistico e le soluzioni compositive adottate dall’architetto.
Durante le visite, è prevista la consultazione di materiale grafico
d’archivio e la spiegazione di come esso possa essere utilizzato per
comprendere il processo creativo dell’architetto.
Il
workshop si concluderà con il ridisegno delle due architetture o di parti di
esse al fine di realizzare un fascicolo che dovrà contenere fotografie,
immagini di disegni mostrate durante le visite e un piccolo testo critico, che
unisca riflessioni di tipo storico, compositivo e relative al contesto
territoriale nel quale l’architettura è inserita. Il materiale raccolto
potrà essere oggetto di una piccola mostra per il ciclo delle attività promosse
dalla Biblioteca Iuav.
La riscrittura della città contemporanea:
tra spazi di lavoro e ciclabilità
di Samuel Fattorelli
date:
2-8 settembre
luogo: Venezia - Marghera (VE)
numero partecipanti: minimo 3, massimo 6
contatto per adesione: sfattorelli@iuav.it
abstract: il workshop propone una ricerca sulla città metropolitana di Venezia, nel quadro più ampio dello studio sulla riscrittura della città contemporanea. Nel caso studio scelto sono presenti numerosi spazi di lavoro dismessi o sottoutilizzati, che potrebbero essere reinterpretati in chiave di riuso condiviso, a partire dall’introduzione di attività e servizi connessi a pratiche collettive e alla mobilità attiva in bicicletta. Spazi come quelli nati a supporto di piccole produzioni artigianali e magazzini per il deposito di merci, divenuti obsoleti per le contemporanee forme di logistica, particolarmente presenti negli ambiti intermedi tra il centro urbano e i luoghi della produzione sorti durante il 900 tra Mestre e Marghera, un territorio in transizione che si confronta con il suo passato produttivo. Saranno indagate possibili occasioni di riattivazione e riciclo a partire dalle forme di ciclismo compresenti: urbano pendolare, vacanziero ed esplorativo, connesso alla logistica e alla distribuzione di merci. Nel workshop interverranno ricercatori e professionisti esperti nella progettazione e pianificazione, nella rigenerazione urbana e innovazione sociale. Verranno indagate le pratiche connesse alla mobilità attiva come innesco per rimettere in funzione il patrimonio depositato attraverso forme di riscrittura, come per le ciclofficine o le velostazioni, che contribuiscono a costruire capitale sociale ed economico dal basso, o lo sviluppo del turismo slow per la valorizzazione delle filiere produttive agroalimentari. Sarà occasione per interagire con soggetti locali: una ciclofficina, un’azienda di ciclologistica, un’associazione che promuove la ciclabilità sia in chiave ricreativa sia come pratica quotidiana, per diversi city user, residenti, pendolari e corrieri in cargo bike
Gli archivi come strumento di ricerca
di Martina Dussin e Dorotea Petrucci
date:
2-8 settembre
luogo:
MAXXI, Roma
numero partecipanti: minimo 8, massimo 15
contatto per adesione: dpetrucci@iuav.it
abstract: cosa sono gli archivi? Che cosa contengono? Perché sono importanti per la ricerca? Il nostro workshop introduce gli studenti delle lauree magistrali al mondo degli archivi di design e architettura del Ventesimo secolo conservati nel museo del MAXXI, Roma. Gli studenti avranno la possibilità di poter consultare in prima persona le fonti d’archivio e in piccoli gruppi, si lavorerà per capire come interpretare, rielaborare e utilizzare fonti archivistiche ai fini della ricerca scientifica. Il programma, soggetto a variazioni, si svolgerà a grandi linee come riportato.
Loose Ends / Questioni irrisolte. Indagine
intorno al Padiglione del Libro di Scarpa (1950-1988), tra politiche della
memoria, archivio performativo, speculazione finzionale
di Alessandro Tollari e Alessia Prati
date:
2-8 settembre
luogo:
Venezia
numero partecipanti: minimo 4, massimo 20
contatto per adesione: aprati1@iuav.it
abstract: il workshop propone una
ricerca del Padiglione del Libro edificato nel 1950 da Carlo Cardazzo su
progetto di Carlo Scarpa per i Giardini della Biennale. Demolito nel 1988 a
causa di un presunto incendio non doloso avvenuto nel 1984, il padiglione è
completamente sostituito nel 1991 da quello ancora oggi visibile di Electa
dell’architetto James Stirling.
La
natura fantasmatica dell’edificio, scomparso nella sua materialità e nei
ricordi, è posta al centro di un’indagine transdisciplinare, che intende
approfondire e connettere le dimensioni del fare ricerca, i processi di
creazione artistica e le forme della comunicazione, facendo luce sulle posture
e sulle istanze politiche celate dietro i processi memoriali.
Come
riattivare un passato scomparso quando anche i suoi resti sono labili,
frammentari, inaccessibili, irrapresentabili? È possibile, attraverso gli
strumenti ermeneutici della performance, ri-presentificare un’assenza,
come un fantasma che interroga il nostro presente? E cosa accade se lasciamo,
come suggerito dalla critical fabulation di Hartman, che sia la finzionalità a
riempire i vuoti documentali, a riscrivere la storia, oltre i binomi
noto/ignoto e vero/falso? Una rilettura ucronica di un cold case può
disvelare speculazioni impreviste e paradossali, ma persuasive
nell’indicare inedite piste per osservare criticamente le politiche socio-culturali
del presente e immaginare quelle del futuro.