Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Struttura della forma, architettura e/è musica, spazio e/è suono

 

ciclo di lezioni dedicato a Enrico Fontanari

con lezioni/seminari a più voci

 

3, 10, 17, 24, 31 maggio 2022

Cotonificio, aula M2
ore 14 > 18

 

responsabile scientifico Maura Manzelle

responsabile esterno Letizia Michelon Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste

 

locandina >>

 

 

introduzione

 

Architettura e musica, linguaggi incrociati fin dagli albori della civiltà, sono veicoli di messaggi universali, che non necessitano di particolari sovrastrutture culturali per essere compresi ed apprezzati.

 

Le loro strutture semantiche sono affini, sovrapponibili, accomunate fin dal lessico e dalla sintassi impiegate nei loro contesti. Concetti quali composizione, costruzione, colore, ritmo, armonia, proporzione e silenzio compaiono quindi in entrambe le arti (discipline), con un portato di significato ricco di analogie nei rispettivi contesti.

 

Rilevante è peraltro anche il richiamo al sistema di riferimento cartesiano, traslato dal contesto dell’architettura al linguaggio musicale, dove vengono utilizzati termini quali altezza, senso spaziale, verticalità e orizzontalità, mescolando così i campi propri delle due discipline: il tempo per la musica e lo spazio per l’architettura. Possiamo quindi parlare di architettura della musica e di musica dell’architettura.

 

Goethe a questo proposito dice che "La musica è architettura liquida; L'architettura è musica congelata "; ed ancora, tra gli altri, Le Corbusier scrive a proposito dei caratteri comuni alle due arti che “Architecture et musique sont sœurs, très intimes …, l’architecture est dans la musique, la musique dans l’architecture”.

 

Un altro solido legame, quasi un connotato genetico, tra musica ed architettura è rappresentato dal loro comune approccio compositivo basato sulle discipline matematiche.

 

Il workshop si propone di approfondire la fitta rete di relazioni che intercorrono tra l’arte dei suoni e l’arte dei volumi grazie a cinque incontri dal taglio pluridisciplinare che si concentreranno su altrettante esperienze emblematiche.

I contributi a più voci, arricchiti dalla partecipazione di ospiti prestigiosi, desiderano contribuire a un tipo formazione trasversale e culturalmente eterogenea, necessaria per orientarsi all’interno della sempre maggiore complessità dialettica del sapere.

 

 

programma

 

Il percorso inizia esplorando la prima architettura multimediale della nascente era elettronica, il Padiglione Philips, commissionato a Le Corbusier per l’Esposizione Internazionale del 1958 a Bruxelles. La collaborazione tra l’architetto svizzero e due artisti d’avanguardia quali Edgar Varèse per la musica e Jannis Xenakis per il design e gli aspetti tecnici, conduce a una identificazione dell’ambiente con il Poème électronique rappresentato al suo interno.

 

Verrà poi analizzata l’architettura della Basilica di San Marco a Venezia e la sua profonda influenza sulla struttura della musica polifonica, a cui è indissolubilmente legata.

 

Per lo svizzero Livio Vacchini, protagonista del terzo seminario, elemento fondamentale dell’architettura è il ritmo, così prepotentemente indagato da uno dei suoi autori preferiti, Igor Stravinskij.

 

Il quarto appuntamento è una riflessione sui paesaggi sonori, territorio di indagine inaugurato da Murray Schafer sul finire degli anni Sessanta a partire da esperienze musicali e artistiche delle avanguardie del primo Novecento e che oggi interessa sempre più da vicino questioni proprie del progetto architettonico e della rappresentazione.

 

La centralità e il ruolo dell’ascolto saranno introdotte da Letizia Michielon in una prospettiva storico-filosofica, da Francesco Bergamo in relazione all’evoluzione della nozione di paesaggio sonoro e con ospiti attivi negli ambiti musicologico, performativo e della sound art.

 

Il viaggio si conclude con un seminario sulla composizione parametrica nell’ architettura di Kengo Kuma e in musica attraverso l’intervento di due ospiti del panorama giapponese e internazionale.

 

Il Workshop si svilupperà attraverso lezioni ex cathedra e un lavoro seminariale di rielaborazione.

Durante il workshop verrà fornita bibliografia.

 

 

crediti formativi universitari

 

2 cfu tipologia D/F

Per le filiere di Architettura e Pianificazione i cfu verranno riconosciuti esclusivamente in tipologia D.

 

Per studenti Iuav regolarmente iscritti per l’anno accademico 2021/2022 ai corsi di laurea:

> tutti i corsi triennali e magistrali dello Iuav

 

 

calendario

 

3 Maggio 2022, ore 14 > 18

Iannis Xenakis, Edgar Varése e Le Corbusier: Il Padiglione Philips

Maria Bonaiti Università Iuav di Venezia                                 

Letizia Michielon Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste

Alvise Vidolin Centro di Sonologia Computazionale di Padova

 

10 Maggio 2022, ore 14 > 18

La Basilica di San Marco e la musica polifonica

coordina: Letizia Michielon Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste

Mario Piana Università Iuav di Venezia                        

Marco Gemmani direttore Cappella Marciana

Rodolfo Baroncini Conservatorio Statale di Musica "Antonio Buzzolla" di Adria

 

17 Maggio  2022, ore 14 > 18

Struttura della forma. Livio Vacchini e la Poetica della musica di Igor Stravinskij

Maura Manzelle Università Iuav di Venezia

Letizia Michielon Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste

 

24 Maggio 2022, ore 14 > 18

Paesaggi sonori

Francesco Bergamo Università Iuav di Venezia – Centro studi Sound Studies Hub

Letizia Michielon Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste

Giulia Vismara

 

31 Maggio 2022, ore 9 > 13

Kengo Kuma e la composizione parametrica

Nicola Maniero

 

Elaborati finali

È richiesto agli studenti iscritti un elaborato finale sotto forma di relazione scritta (corredata di immagini) o di elaborazione musicale o di progetto di spazio

Tali elaborati saranno consegnati al Responsabile del Corso entro il 15 giugno 2022.

 

 

informazioni

manzelle@iuav.it