Copernicus per il monitoraggio e la conservazione del Patrimonio Culturale
conferenza
3 maggio 2024
Badoer, aula Tafuri
ore 10.30
a cura di Caterina
Balletti, Daniele
Brigolin, Denis
Maragno, Diego
Alejandro Talledo, Sebastiano
Trevisani
organizzato da dipartimento di Culture del progetto
locandina >>
abstract
Le osservazioni della terra (EO) negli ultimi anni sono state sempre più utilizzate insieme ad approcci metodologici e servizi trans e multidisciplinari rivolti allo studio, alla conservazione e allo sfruttamento sostenibile del patrimonio culturale e naturale (CNH). Le nuove tecnologie digitali hanno aperto possibilità per il CNH, impensabili solo pochi anni fa. I dati, gli strumenti e i servizi digitali attualmente disponibili, con particolare riferimento al progetto europeo Copernicus, consentono di caratterizzare e comprendere lo stato di conservazione del patrimonio e hanno aperto orizzonti nuovi per il monitoraggio e la conservazione. Rispetto alle tecniche di rilevamento a terra, l'uso di sensori satellitari offre vantaggi significativi, come la possibilità di misurazioni sistematiche e ripetute.
L’integrazione dei dati multisorgente e multiscala si sta affermando come prassi operativa in molti settori in cui la conoscenza territoriale sinottica può supportare una migliore conoscenza e gestione delle risorse antropiche, naturali e semi-naturali. La disponibilità dei dati satellitari, oggi gratuiti grazie al programma europeo Copernicus, forniti con livello di processamento tale da garantirne un immediato utilizzo anche da parte di utenti non esperti, ha creato grande interesse e importanti aspettative sia da parte dei fornitori di servizi, sia degli utilizzatori finali. La possibilità di impiego di tali dati (ottici e radar) ad alta frequenza temporale consente di pensare a procedure semi-automatiche di monitoraggio, anche alla scala locale, per molteplici applicazioni. L’efficacia di tali applicazioni è aumentata integrando i dati Sentinel con dati provenienti da altri sensori sia montati su piattaforme aeree, come i sistemi SAPR, sia da rilievi in situ georiferiti, eseguiti con i consolidati metodi di rilevamento terrestre.
L’evento, promosso nell’ambito del progetto MERGE “reMote sEnsing integrato per il monitoRaggio e la Gestione del tErritorio”, si propone come occasione di incontro tra ricercatori ed Enti di gestione del CNH. L’obiettivo è presentare e discutere alcune attuali applicazioni che riguardano la documentazione e il monitoraggio del patrimonio oggi a rischio per calamità naturali o per l’azione dell’uomo, oltre alla conoscenza e tutela di nuovi siti di valore culturale.
programma
interventi di
Bernardo De Bernardinis, Maria Vittoria Castellani Copernicus academy
Fulvio Rinaudo CIPA Heritage Documentation
Arianna Traviglia Center for Cultural Heritage Technology CCHT
Federica Romaro, Alberto Lionello Soprintendenza ABAP per il Comune di Venezia e Laguna
Daniele Spizzichino ISPRA
Elena Lenticchia Politecnico di Torino
Carlo Masetto Regione Veneto
seguirà tavola rotonda